Dai letti di epoca romana di Aielli nasce L’abbraccio d’Abruzzo

AVEZZANO – Da un’intuizione artistica del maestro orafo Giuliano Montaldi nasce “L’abbraccio d’Abruzzo” l’ultima creazione di Montaldi ispirata ai letti rinvenuti ad Aielli. L’ultima creazione di Montaldi, un abbraccio sentito, emozionante e simbolico, ci riporta indietro nel tempo. Precisamente nel 1936 quando ad Aielli, durante i lavori per la realizzazione di un pozzo, vennero rinvenute quattro tombe di epoca romana. All’interno di due di esse, ben conservati furono trovati due letti funerari in osso. L’opera del maestro Montaldi fa parte della sua fortunata collezione “I love Abruzzo”.

Raffinate le decorazioni di letti in osso animale e del piccolo gruppo dei due fanciulli uniti, Amore con le ali di uccello e Psiche con quelle di farfalla, rimanda alle molteplici valenze, terrene e divine, di un sentimento senza tempo che si scioglie nel tenero gesto dell’abbraccio. La mano sapiente di antichi artigiani rivive oggi nelle creative forme dell’arte orafa abruzzese, grazie a un progetto nato in collaborazione con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell’Abruzzo.

Ad Amore e Psiche che si stringono tra loro, il maestro Montaldi ha voluto dedicare un ciondolo che andrà ad adornare il bracciale, la collana o gli orecchini della collezione dedicata alle bellezze della regione verde d’Europa. Uno studio lungo di ricerca sulle decorazioni originali custodite nel deposito della Soprintendenza a Celano e ancora oggi ammirate da tutti per la loro unicità ha portato a questa creazione che, dopo un lungo periodo di lockdown, assume un significato ancora più intenso e profondo.

“Non si tratta di un gioiello ma di qualcosa di veramente unico”, ha raccontato Montaldi, “un progetto nato da diverso tempo che ha preso vita grazie al sostegno e al contributo della Soprintendenza in un periodo in cui un abbraccio vale più di mille parole. Tutti apprezzano le bellezze d’Abruzzo, ma in pochi conoscono quel patrimonio nascosto ricco di simboli e messaggi da valorizzare. Ringrazio la Soprintendenza d’Abruzzo per aver voluto accompagnare la nascita di questo simbolo della collezione “I Love Abruzzo” che contribuirà a promuovere la straordinarietà della nostra Terra”.

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