Danneggiamento ad un passaggio a livello ritarda il treno sulla Roma-Avezzano-Pescara

TAGLIACOZZO – E’ accaduto oggi pomeriggio, alle ore 16 circa, al treno regionale veloce n° 3224 partito da Roma Termini in orario alle ore 14,20 dal binario n° 7.

Ma lasciamo la parola al “Nostro Inviato” (GMDP) sul treno in questione.

“Sono le ore 16 circa, quando il convoglio, lasciata la stazione di Tagliacozzo, accelera rapidamente sulla tratta che conduce alla Stazione Intermedia di Villa San Sebastiano, ma, improvvisamente, giunto all’altezza dell’incrocio sulla via Tiburtina dove ha sede lo svincolo per Colle San Giacomo, in corrispondenza del passaggio a livello, il macchinista è costretto prima a rallentare e poi a fermare il treno perché una delle sbarre risulta mancante e l’altra è, invece, chiusa. In particolare, quella affacciante sull’imbocco dalla Via Tiburtina è mancante, mentre quella opposta è regolarmente abbassata.

La sbarra mancante
La sbarra abbassata dalla parte opposta – destra del treno nel senso di marcia

Per le procedure di sicurezza, mancando personale ausiliario del capotreno, è necessario per proseguire che intervengano le Forze dell’ordine a regolamentare il transito. Il capotreno interviene prontamente, avvisando la centrale operativa che avvia i controlli di routine e procede agli avvisi del caso. Dopo soli quindici minuti giunge la pattuglia radiomobile dei Carabinieri da Tagliacozzo che procede a fa sbloccare il treno bloccato che procede rapidamente per Avezzano dove giunge con circa 35 minuti di ritardo.

La bacheca di segnalazione all’arrivo ad Avezzano

Il capotreno aveva nel frattempo provveduto ad avvisare che erano a bordo passeggeri che dovevano prendere altre coincidenze non solo ad Avezzano ma anche a Pescara.
E’ necessario segnalare che il personale di macchina ha agito con piena aderenza al regolamento sulla circolazione.
Resta da capire, ovviamente, chi abbia asportato la sbarra dal passaggio a livello.
Si teme che la circolazione dei treni successivi possa subire ritardi per effetto della necessità di operare la cosiddetta marcia a vista.


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