De Cesare assessore “anti Papa” allo sport. Il Pd di Avezzano: «Provocazione alla città. Sindaco unico responsabile»

AVEZZANO – Delega dell’assessorato allo Sport a Lorenzo De Cesare, provocazione alla città la cui responsabilità politica ricade interamente sul Sindaco di Avezzano, Di Pangrazio II. Lo sostiene il Pd di Avezzano che, con una nota a firma della segretaria Anna Paolini, critica aspramente la decisione e ricorda due elementi: De Cesare è colui che su Facebook ha messo in ridicolo due volte questa città. In un primo caso con un post, secondo il Pd al limite del Vilipendio al Capo dello Stato, con esternazioni a dir poco discutibili contro il Presidente della Repubblica, Mattarella. Il secondo episodio risale al Natale dello scorso anno quando lo stesso De Cesare pubblico il famoso post offensivo contro Papa Francesco, suscitando una valanga di polemiche e una sorta di richiesta cumulativa di dimissioni o dimissionamento…

Partito Democratico
Anna Paolini

Questa la nota del Pd Avezzano della segretaria Anna Paolini: «Il circolo di Avezzano del PD critica il conferimento della delega allo sport all’assessore De Cesare, reputandolo la persona meno idonea a ricoprire l’incarico. Il tema delle infrastrutture sportive- sostengono al Pd di Avezzano – è fondamentale per la rinascita della nostra Città. Non è possibile che una realtà grande come Avezzano non abbia a disposizione strutture importanti dove poter far crescere i giovani e permettergli di praticare attività sportiva in modo sicuro e soddisfacente. Il lavoro da svolgere è tanto e delicato. Bisogna essere capaci di relazionarsi con il Coni e con tutti gli enti preposti al fine di trovare le risorse adatte per porre in essere un articolato progetto di costruzione di impianti sportivi. Il Sindaco Di Pangrazio cosa fa? Dopo aver provato a tenere per sé la delega senza successo, la affida ad uno dei suoi uomini di fiducia, dimenticando che il signore in questione pochi mesi fa ha messo in ridicolo l’intera Città di Avezzano, pubblicando sui social un attacco insensato e “disarticolato” contro il Papa, ottenendo rimostranze anche da parte della Curia. Il De Cesare d’altronde non è nuovo a queste gravi gaffe sui social – insistono i Democratici di Avezzano – : è noto, prima delle offese al Papa, per aver scritto improperi al limite del vilipendio nei confronti del Presidente della Repubblica. Di fronte a cotanto rappresentante delle Istituzioni il dovere del Sindaco sarebbe stato quello di revocargli ogni delega e invece viene premiato con un’ulteriore: si può certamente dire che questo gesto, di cui porta la responsabilità politica il Sindaco Di Pangrazio, suona come una provocazione alla città. Va detto poi che nei mesi di incarico ricoperto, l’Assessore in questione non ha saputo portare risultati rilevanti alla sua azione politica e che egli è proprietario di uno degli impianti sportivi privati della Città. Che cosa si ritiene che farà De Cesare quando si tratterà di incentivare l’utilizzo delle strutture comunali? Saprà adottare provvedimenti che potrebbero andare anche a discapito dell’impresa privata? Si vedrà. Nel frattempo rimane il rammarico per l’incapacità dell’attuale Amministrazione comunale di trovare figure professionali nuove ed adeguate a ricoprire i ruoli apicali. Una vera amarezza – conclude Anna Paolini e il Pd di Avezzano – pensando alle potenzialità della Città di Avezzano mai espresse proprio per l’incapacità dei suoi amministratori».

Una cosa è certa, presunto conflitto di interesse a parte, un imprenditore di strutture sportive come assessore allo sport in effetti potrebbe far sorgere qualche ulteriore polemica, quello che fa discutere è il senso intimo che da sempre caratterizza lo sport. Rispetto reciproco fra avversari, rispetto delle regole, senso sano della competizione, crescita nella cultura della lealtà e della correttezza, in gran parte vano a cozzare con i pensieri “facebookiani” del neo assessore allo sport del Comune di Avezzano. Ma siamo certi che Di Pangrazio II saprà spiegare anche questo alla città. Attendiamo l’Angelus del Sindaco. Dal balcone del Comune, ovviamente.

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