“Disobbedisco” mostra e laboratori all’Aurum di Pescara

PESCARA – Giunta a Pescara dopo aver  ricevuto il suo battesimo espositivo  presso il Salone degli Incanti a Trieste, la mostra “Disobbedisco – La rivoluzione di D’Anunzio a Fiume 1919-1920” curata da Giordano Bruno Guerri e dedicata all’impresa fiumana di Gabriele D’Annunzio cento anni fa, sarà visibile presso i saloni dell’Aurum fino al 31 dicembre, arricchita dagli approfondimenti e  dalle attività curate da Maria Fantoni e Valeria Gambi.

La  Fondazione Genti d’Abruzzo ha predisposto un progetto in cui sono ricompresi sia visite guidate per adulti sia laboratori per bambini ; le visite guidate saranno calendarizzate mensilmente e potranno essere effettuate anche su richiesta a partire da domenica 25 ottobre alle ore 16,30 e poi ancora il 15 novembre e il 13 dicembre. La prenotazione è obbligatoria e si potrà rivolgere alla mail   didattica@gentidabruzzo.it  oppure chiamando il 3939374212 solo il mercoledì dalle 10 alle 12,30.  Analogamente ci si dovrà prenotare per le due attività di laboratorio dedicate ai  bambini molto particolari: sabato 21 novembre e sabato 19 dicembre dalle 16,30 alle 19.

I laboratori, coerenti con i contenuti della mostra sono “Crea la tua medaglia fiumana” in cui i bambini verranno guidati a realizzare con la tecnica dello sbalzo un simbolo di onorificenza e “Un artista per amico. Adolfo De Carolis e Gabriele D’Annunzio” dove  potranno realizzare una litografia ispirata proprio all’arte del De Carolis che aveva  prodotto xilografie  per la “Francesca da Rimini”  e per “La figlia di Iorio di cui aveva eseguito anche la locandina, i bozzetti e i costumi. La mostra  ospita  reperti e cimeli che ricordano l’impresa di Fiume, provenienti da collezioni pubbliche e private ma in particolare, dalla Casa-Museo del Vittoriale di cui Giordano Bruno Guerri è il custode del luogo e della memoria.  Essi consentono di respirare l’aria  di quei tempi e rivivere quel particolare contesto storico in cui fu protagonista indiscusso Gabriele D’Annunzio.  Dopo il trattato di Parigi  che aveva concluso la 1^guerra mondiale, Fiume  era rimasta all’impero asburgico, decisione che aveva  fatto parlare per l’Italia di “vittoria mutilata”,  poiché manchevole della città  e  faceva sentire traditi gli ideali risorgimentali e il sacrificio dei soldati caduti  al  fronte.

D’Annunzio, che per la sua natura  libertaria e interventista, mal aveva sopportato tale perdita, nel  settembre del 1919 con un gruppo di  “legionari” a cui si unirono anche soldati regolari, entrò in Fiume dichiarandone l’annessione al Regno d’Italia. Il Governo italiano non appoggiò assolutamente l’azione anzi!  Sta di fatto che D’Annunzio e i suoi tennero Fiume fino alla firma del Trattato di Rapallo novembre 1920 che proclamava Fiume città libera. Nel Natale dello stesso anno, D’annunzio si arrese e lasciò  spazio alle truppe italiane.

 Il Vate aveva compiuto un’impresa che andava ben oltre la semplice operazione militare; era, il suo, piuttosto un esperimento culturale-storico-politico-futurista che culminò con la stesura della Carta del Carnaro, rivoluzionario documento  costituzionale di stampo libertario tendente al socialismo in cui si proclamava il territorio fiumano Stato indipendente e  proclamandovi la Reggenza Italiana del Carnaro.

Si ricorda che al Museo delle Genti d’Abruzzo, per la rassegna “Weekend al Museo “, sabato 24 p.v. dalle 16:30 alle 19:00 , dedicato a bambini e ragazzi dal 7 ai 12 anni, si terrà il laboratorio “Pop (he)art: l’arte che colpisce il cuore di tutti!” Oggetti e icone contemporanee, familiari e condivisi, diventano quadri pop, realizzati con la sensibilità dei giovani allievi. Per le restrizioni anticovid è obbligatoria  la prenotazione alla mail  didattica@gentidabruzzo.it .

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