Disposizioni anno scolastico 2021/2022. Il Prefetto Torraco scrive ai Sindaci

L’AQUILA – Il Prefetto dell’Aquila, Cinzia Torraco ha emanato un comunicato diretto ai sindaci della provincia in materia di pandemia e anno scolastico.

La Prefetto si raccomanda ai Sidnaci affinchè valutino con “massima accuratezza” l’adozione di ordinanze che si pongano in dissenso con le disposizioni primarie emanate attraverso gli ultimi decreti legge del governo, in particolare quelli che disciplinano compiutamente lo svolgimento delle attività didattiche sul territorio nazionale.

Cinzia Torraco

In buona sostanza, dovranno essere osservate le disposizione contenute nei decreti legge del 6.08.2021 n. 111 e del 7.01.2022 n.1. Si richiamano molto sinteticamente i disposti; per il D.L. 6.08.21  n. 111, in vigore dal 1° settembre e attivo fino al 31 dicembre 2021:

  1. le lezioni si terranno prioritariamente in presenza;2) adozione delle misure minime di sicurezza e cioè: utilizzo dei dispositivi di protezione, rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro; ; temperatura corporea non superiore a 37,5°;
  2. possesso e esibizione della certificazione verde COVID 19. Nel  D.L. 7.01.2022 n. 1sostanzialmernte si reitera parzialmente il 111 e viene  introdotto:
  • l’estensione dell’obbligo vaccinale agli ultracinquantenni;al personale delle universita’, delle istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica e degli istituti tecnici superiori e dell’impiego delle certificazioni verdi COVID 19;
  • la gestione dei casi di positivita’ all’infezione da SARS-CoV-2 nel sistema educativo, scolastico e formativo;3) le misure urgenti per il tracciamento dei contagi da COVID-19 nella popolazione scolastica.

Viene richiamato a riguardo, il pronunciamento del T.A.R. Campania, nel decreto 19 del 10 gennaio 2022, che ribadisce che solo e soltanto in mancanza di altra superiore  regola si possono giustificare le ordinanze emergenziali; mentre, nella fattispecie del caso concreto, non c’è alcuna ragione di disciplinare con norma regionale o sindacale, ciò che è già interamente e minuziosamente regolamentata dalle disposizioni superiori.

Quindi, qualunque ordinanza sindacale dovrà necessariamente tener conto della disciplina di rango primario e dovrà, nella necessità, acquisire il parere della competente autorità sanitaria, unica a fornire adatta motivazione all’eventuale provvedimento.

I Sindaci vengono pertanto invitati, qualora abbiano già adottato provvedimenti in difformità, a ritirarli e a ripristinare lo stato giuridico definito dai decreti legge del governo.

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