“Domina Bianco” a Pietrarubbia: le opere di Annalisa Guerri e Marika Ricchi in mostra

Si inaugura domenica 3 luglio alle ore 17 presso il Museo di Arte Contemporanea a Pietrarubbia in provincia di Pesaro – Urbino una mostra dall’intrigante titolo: DOMINA BIANCO; l’esposizione resterà visitabile fino al 3 settembre.

La prestigiosa location – già ex sale espositive del Centro Trattamento Artistico Metalli diretto da Arnaldo Pomodoro – apre le porte, ancora una volta, alla rassegna di Segni della Scultura 2022 la cui apertura è affidata alle due giovani affermate artiste, Annalisa Guerri e Marika Ricchi, che allestiscono a cura di Pino Mascia e con la curatela e la presentazione di Giorgia Bergantin.

Un importante momento di confronto tra le artiste che si muovono e “muovono” la materia con garbo e solidità dando vita ad opere che offrono, all’occhio dell’osservatore, la possibilità di cogliere un evidente senso estetico che, esaltato dalle peculiarità delle opere, suscita emozioni e sorpresa.

Di Annalisa Guerri riproponiamo la critica di Meer Art, della quale condividiamo il punto di vista: “Gli equilibri delle sculture di Guerri realizzati attraverso materie differenti come la porcellana, il gres, la paperclay, la terracotta, utilizzando smalti e cotture specifiche, sono solo apparentemente precari: essi cercano di trattenere quell’insostenibile mutevolezza delle cose che caratterizza ogni esistenza, diventandone traccia sensibile, materica, duratura e finita”.

Fogli sovrapposti che sembrano di carta, quasi pronti a volar via al primo soffio di vento, come le nostre esistenze ma che, a ben guardare son  di ceramica; eppure,  trasmettono delicatezza e leggerezza che non è mai sinonimo di superficialità.

Quasi michelangiolesco il rapporto che l’artista Marika Ricchi intrattiene con un marmo, duro e resistente per antonomasia ma che sotto le sue “carezze” assurge a forme dall’aspetto figurativo che celano significati profondii; ancor più quando sono avvicinate ad altra materia – corde, ferro, vetro, legno – che rinforzano il messaggio non solo artistico che l’artista invia.

I suoi piedi – particolare anatomico prediletto dei suoi interventi artistici – riprendono medelli classici e antichi ma ciò che trasmettono è veramente contemporaneo.

Così Mariaimma Gozzi in Il Progresso Magazine:” I piedi che ella scolpisce e pone in essere non sono mai statici, anzi avvezzi al movimento; …sono piedi che narrano una storia, la loro storia singolare o comune che sia, di certo mai vana; compiono passi forzati su di un suolo scomodo, lontano dalla loro patria, capaci di rammentare la sofferenza degli oppressi, il cammino di uomini perseguitati e destinati alla transumanza”.

Annalisa Guerri, nata a Roma, vive e lavora a Sulmona.

È artista e docente di Discipline Plastiche presso i Licei Artistici.

Laureata in Design presso l’Università La Sapienza di Roma, in seguito ottiene il Diploma Accademico in Scultura presso l’Accademia di Belle Arti di L’Aquila. 

Nel frattempo alla adolescenziale passione, quella della ceramica della pittura e dell’illustrazione naturalistica, aggiunge approfondendo gli studi nelle tecniche di modellazione della porcellana e delle argille ad alta temperatura presso lo studio dell’artista finlandese Pirjo Eronen.

Nel 2009 viene selezionata per una residenza d’artista presso il Guldagergaard International Ceramic Research Center in Danimarca e nel 2013 partecipa a una seconda residenza d’artista presso l’Yingge Ceramics Museum di New Taipei City in Taiwan.

Ha partecipato a numerose mostre in Italia e all’estero tra cui la XVI edizione delle Vaselle d’Autore, curata da Nino Caruso; la 54° Biennale di Venezia nel Padiglione Italia a Roma; nel 2016 a Imaging the Blue and White presso l’Yingge Ceramic Museum di Taiwan; la I Biennale di Arte Contemporanea di Frascati e nel 2015 a “La Scultura Contemporanea in Italia” tenuta presso la Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma. Parallelamente all’attività di scultrice, si dedica all’insegnamento delle tecniche della ceramica tenendo workshop e corsi presso istituti pubblici e studi privati in Italia e all’estero e di approfondimento su tecniche ceramiche sperimentali come la paperclay e la stampa su ceramica presso la Galleria Nazionale di Arte Moderna di Roma.

Marika Ricchi nata a Cesena, a Bologna consegue il Diploma di I livello presso l’Accademia di Belle Arti indirizzo scultura e successivamente frequenta la Scuola di Alta Formazione per le Tecniche di Lavorazione Artistica dei Metalli al Centro TAM di Pietrarubbia e il corso di scultura del Biennio Specialistico all’Accademia di Belle Arti di Urbino, in cui ha anche lavorato come tutor per la sezione di scultura e conseguito per l’a.a. 2014- 2015 il diploma di II livello.

Vincitrice della borsa di studio ‘Franco Zeffirelli’, ha perfezionato la sua formazione presso l’Academy of Art della Newington Cropsey Foundation di Hastings on Hudson (NY) e l’Art Student’ s League di New York.

L’esordio è del 2014 quando è invitata a partecipare alla Biennale d’arte creativa nella chiesa di San Salvatore di Viterbo.

Nel 2015 esordisce poi, con la sua prima personale “Un letto comodo”, è invitata a partecipare alla Biennale di scultura di Piazzola sul Brenta, (Vicenza) e propone “Nutrimentum” mostra riproposta all’ interno della Fortezza borbonica di Civitella del Tronto.

La seconda personale è del 2017 alla Rocca Rangoni di Spilamberto (Modena). Una nuova ricerca che vede il marmo come cardine essenziale di opere concettuali di grande suggestione. Numerose in questi anni sono le partecipazioni a importanti mostre collettive come per il “Premio Arte 2017″a Palazzo Reale di Milano, Biennale di Soncino 2017, Premio Nocivelli 2017, Garten 2016, presso villa Rovere di Correggio (Reggio Emilia), il Premio Combat di Livorno e il premio Catel di Frascati.

A Pietrarubbia, presso il Palazzo Gentilizio, si possono contemplare molte opere donate da Pomodoro. Ma il lascito più importante, è il centro TAM Trattamento artistico Metalli, una scuola di alta formazione per la lavorazione dei metalli artistici come oro, argento, ottone, bronzo.

Dal 2007 è dichiarata Polo Formativo di Alta Formazione delle Marche.  

Durante alcuni anni la direzione artistica fu seguita personalmente dallo stesso Arnaldo Pomodoro, passò ad Eliseo Mattiacci e successivamente all’artista Nunzio Di Stefano; le lezioni sono tenute da specialisti qualificati e artisti di calibro internazionale.

Le opere eseguite dai ragazzi provenienti dalle accademie d’arte di tutta Italia vengono esposte a Pietrarubbia o presso il Parco naturale del Sasso Simone e Simoncello, giustificando l’epiteto con cui si definisce la zona, ovvero “museo a cielo aperto”.

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