Due parroci aggrediti in chiesa a Pescara in un solo giorno: gli episodi nella Cattedrale di San Cetteo e in quella della Chiesa del Mare. Arrestato uno dei due aggressori

PESCARA – Due aggressioni in chiesa i danni due storici sacerdoti operanti a Pescara in un solo giorno. Indaga la Polizia che sta cercando di mettere insieme i pezzi della storia.

Tutto è iniziato in mattinata, intorno alle 11, quando un uomo, sembrerebbe con accento pugliese, si sarebbe introdotto nella Chiesa di San Cetteo con l’intenzione di rubare qualcosa.

Nella Cattedrale pescarese, in quel momento, c’era il parroco Don Francesco Santuccione, la cui presenza, però, non ha scoraggiato l’intruso che, per tutta risposta, avrebbe colpito al volto il religioso con un pugno.

Quindi, il malintenzionato è fuggito prima che le cose gli si complicassero facendo perdere le sue tracce. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Squadra Volante di Pescara e i soccorritori del 118 che hanno preso in cura Don Francesco che ha riportato un lieve trauma facciale.

In corso indagini per identificare il responsabile del gesto e se abbia rubato qualcosa ed eventualmente cosa.

Poche ore dopo la scena si è ripetuta, con alcuni particolari differenti, in un’altra parrocchia di Pescara, quella della Chiesa del Mare, della quale è parroco l’84enne Don Vincenzo Amadio, sacerdote molto conosciuti e attivo in città dove, ovviamente è conosciutissimo.

Due uomini sono entrati nella chiesa chiedendo l’elemosina. Don Vincenzo ha dato loro gli spicci che aveva a disposizione, ma uno dei due, mentre l’altro si allontanava, evidentemente non soddisfatto da quanto avuto, ha iniziato a dare in escandescenze colpendo e minacciando, poi, il parroco.

Anche in questo caso subito è partito l’allarme e sono giunti gli agenti della Volante di Pescara che, in questo secondo caso, grazie alla testimonianze e agli elementi raccolti, hanno potuto identificare il responsabile dell’aggressione, trovato a piedi su Corso Umberto I.

L’uomo, un 45enne del posto, stando a quanto appreso, non avrebbe nemmeno potuto essere in giro visto che sarebbe colpito dalla misura cautelare degli arresti domiciliari per altro reato. Ovviamente, subito dopo l’arresto, l’uomo è stato condotto in carcere.