È morta Gianna Mion, la donna vicentina a cui fu restituita la torta di compleanno rubata dai soldati americani durante la II Guerra mondiale

L’anno scorso, per i suoi 90 anni, le è stata restituita la torta da quegli stessi commilitoni che oggi si sono offerti volontari per portare la sua bara

AVEZZANO – Quella che vi andiamo a raccontare è una piccola e dolcissima storia che si innesta nella Storia grande della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo.

A darci lo spunto è la morte di Meri Mion, al secolo Gianna Mion ma che tutti conoscono come Meri, avvenuta il 5 marzo scorso, donna di Vicenza al centro di una storia incredibile.

È il pomeriggio del 28 aprile del 1945, il nord Italia è nel pieno della battaglia finale per la cacciata dell’esercito di Hitler e la cattura di gerarchi e dirigenti fascisti.

Per le contrade del nord Italia ormai transitano centinaia di colonne dell’esercito degli Stati Uniti d’America che, dopo l’insurrezione ordinata dal Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia, sta mettendo fine alla guerra e alla dittatura mussoliniana.

A Vicenza ci sono gli uomini della 88esima e 91esima divisione di fanteria che stanno portando avanti gli ultimi combattimenti in corso Santi Felice e Fortunato e Piazza Castello per liberare la città.

Il 28 aprile, però, è anche il giorno del tredicesimo compleanno di Meri Mion e la madre le prepara una torta che, come si faceva a quei tempi, mette fuori, sul davanzale della finestra per farla raffreddare.

Quella torta, però, Meri non la mangerà mai.

Sì, perché alcuni soldati di uno dei battaglioni impegnati a Vicenza, vede la torta, non resiste e la prende per condividerla con i commilitoni. Soldati americani sì, ma affamati e stanchi esattamente come tutti gli altri. E si sa, in guerra e in amore tutto è lecito.

La delusione è grande, anche perché fare una torta di quei tempi non era esattamente la cosa più semplice del mondo.

Ma la storia della “torta rubata” torna in mente ad alcuni di quei soldati statunitensi che, lo scorso anno, in occasione del novantesimo compleanno di Meri, a 77 anni da quei giorni bellissimi e tremendi, hanno deciso di tornare a Vicenza e incontrare Meri per farle degnamente gli auguri per quell’importante traguardo e per… restituire il maltolto.

Il sergente Peter Wallis, di Seabeck, Washington, dichiarato in un concorso miglior combattente del Comando Europeo di gestione delle installazioni, ha portato la torta a Meri Mion, emozionata e commossa.

Presente anche il colonnello Matthew Gomlak, comandante della Guarnigione Americana in Italia.

Centinaia di persone, tra cui soldati italiani, carabinieri, veterani statunitensi, veterani italiani e molti cittadini hanno assistito alla cerimonia ai Giardini Salvi, molto vicino al luogo dove l’88/a Divisione di Fanteria combatté in città il 28 aprile 1945.

Meri Mion, quel giorno, ha ringraziato l’esercito Usa, che si è ricordato di lei: «Domani – ha detto Meri – mangeremo quel dolce con tutta la mia famiglia, pensando a questo giorno meraviglioso che non dimenticherò mai».

Il 5 marzo scorso, come detto all’inizio, Meri, alla soglia dei 91 anni, si è spenta dopo una breve malattia. E i suoi amici americani non sono voluti mancare.

Al funerale, infatti, i soldati della guarnigione italiana dell’esercito americano si sono offerti volontari come portatori di spade al suo funerale, in un gesto di sostegno alla sua famiglia, in segno di rispetto e amicizia verso quella ragazzina che, in quei furibondi giorni dell’aprile ’45, perse una torta di compleanno ma trovò amici che l’hanno ricordata per tutta la vita.