Elezioni comunali annullate a Pescara. La reazione del Sindaco Masci: «Sentenza sbagliata che travisa i fatti. Ricorso al Consiglio di Stato»

PESCARA – Non si è fatta attendere, come era prevedibile, la reazione del Sindaco di Pescara, Carlo Masci, alla notizia dell’annullamento delle elezioni comunali di Pescara dello scorso anno, con tanto di esercizio limitato all’ordinaria amministrazione a partire da ora.

Masci parla di sentenza sbagliata sia nella ricostruzione che nella valutazione dei fatti, che non tiene conto dell’avvenuto riconteggio dei voti e, soprattutto, della volontà popolare. Contro questo complesso di valutazioni, che Masci definisce un “vulnus” alla democrazia, annuncia il ricorso immediato al Consiglio di Stato.

Questo l’intervento integrale del Sindaco di Pescara, Carlo Masci.

«Prendo atto della sentenza del Tar di Pescara, che ha annullato le elezioni in 27 sezioni su 170 per errori formali dei Presidenti di seggio. A una prima lettura la sentenza appare travisare fatti e numeri, è distorta nelle motivazioni, errata nelle conclusioni, ma soprattutto non rispettosa della volontà popolare, dato che il riconteggio dei voti ha confermato la vittoria al primo turno del sindaco con 494 voti in più del 50% (derivante da una vittoria piena in 163 sezioni su 170, oltre il 95% delle sezioni).

Il Tar ha amplificato a dismisura meri errori di verbalizzazione dei Presidenti, che non dovrebbero mai poter incidere sul voto, considerandoli invece elementi sostanziali e dirimenti per l’annullamento del voto stesso.

Tutto ciò crea un vulnus pericoloso perché non si parla mai dei voti dei cittadini regolarmente risultanti dal riconteggio. Se dovesse passare il ragionamento fatto dal Tar tutte le elezioni italiane dovrebbero essere annullate, perché non contano i voti (in questo caso mai messi in discussione da nessuno), ma gli errori effettuati (sempre) dai Presidenti di seggio successivamente al voto.

Per questi motivi annuncio da subito ricorso al Consiglio di Stato avverso la sentenza affinché venga riconosciuto il voto sostanziale dei cittadini rispetto agli errori formali dei Presidenti, che ci sono stati e ci sono sempre in ogni elezione,

Nel frattempo, come stabilito dal Tar, continuerò serenamente a svolgere il mio ruolo di sindaco, seppur per l’ordinaria amministrazione e per gli atti urgenti e indifferibili».