Elezioni di Pescara annullate. Carlo Costantini: «Il Tar accerta che il risultato elettorale non era genuino». Il Pd: «Fatto gravissimo. Si vada fino in fondo»

PESCARA – Immediate anche le reazioni dell’opposizione sulla vicenda delle elezioni comunali parzialmente annullate a Pescara.

L’ex candidato Sindaco Carlo Costantini e i dirigenti del Pd regionale, con i parlamentari Fina e D’Alfonso, parlano di risultato non genuino, non veritiero, di fatto gravissimo sul quale andare fino in fondo, soprattutto per il rispetto che Pescara e i pescaresi meritano.

Questa la posizione espressa da Carlo Costantini dopo la sentenza del Tar Abruzzo – Sezione di Pescara, il quale ha convocato uan conferenza stampa domani alle 10,30 nella sala consiliare del Municipio di Pescara.

«Il Tar di Pescara ha annullato le elezioni del Sindaco e del Consiglio Comunale di Pescara ed ha accertato che il risultato elettorale che ha consentito a Masci di vincere al primo turno non è attendibile, non è genuino e non è veritiero.

Alla Procura della Repubblica di Pescara, alla quale il TAR ha trasmesso la sentenza e l’intero fascicolo processuale, spetterà il compito di accertare se si è trattato di brogli o solo di irregolarità, per quanto gravissime.

I giudici amministrativi, pur applicando nella massima estensione il principio di conservazione dei risultati, hanno ravvisato in accoglimento del ricorso gravissime irregolarità in nessun modo sanabili, disponendo quindi un nuovo voto in 27 sezioni. Un ringraziamento sincero va alle ricorrenti e agli avvocati Gianluigi Pellegrino, di Roma, e Luca Presutti, di Pescara».

Durissime l parole che arrivano dal Pd che commenta la vicenda con il segretario regionale Daniele Marinelli, i parlamentari Luciano D’Alfonso e Michele Fina e la segretaria provinciale di Pescara Carmen Ranalli.

«La sentenza del TAR che annulla l’esito delle elezioni comunali di Pescara dell’8 e 9 giugno 2024 fotografa una situazione di inaudita gravità.

Il provvedimento pubblicato oggi certifica anomalie e violazioni sistematiche in decine di sezioni, manomissioni dei plichi, assenza di verbali e irregolarità nella tracciabilità che, nella sostanza, azzerano la credibilità democratica dell’intero voto e dei suoi risultati.

Non siamo di fronte a semplici errori: si tratta di un colpo durissimo alla trasparenza delle istituzioni, senza precedenti nella storia della città su cui è indispensabile andare fino in fondo perché venga fatta completa chiarezza e si delineino tutte le responsabilità».