Emergenza Coronavirus e lavoro. Scatta la Cigo legata alla prevenzione per 500 dipendenti

85% di scioperanti alla LFoundry sulla vicenda connessa al Covid-19. Sindacati pronti ad altre iniziative

AVEZZANO – Probabilmente quando si deciderà di chiudere tutte le fabbriche e le attività produttive non essenziali in questo momento, sarà una mera ratifica di ciò che sta già avvenendo.

Nella Marsica, ad esempio, sono già 500 i dipendenti, di aziende diverse, che sono stati posti dalle proprietà in Cigo, Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, con il codice Covid-19, ovvero ferma produttiva per prevenzione della diffusione del virus.

Molte altre, probabilmente, lo faranno nei prossimi giorni. Questo, intanto l’elenco, delle aziende che hanno già disposto il provvedimento: Hydro + Kromoss – Aielli – CIGO, fino al 28.03.2020 (2 settimane); Assut Europe + Euroconic s.r.l. +Silver Service + STS: richiesta per 9 settimane da oggi, salvo rientro anticipato, Coronavirus permettendo; Fiamm – Siapra S.p.A.: per adesso 2 settimane a partire dal 23 marzo, solo parziale, un reparto. Oltre a queste medie ci sono poi tantissime piccole e piccolissime aziende (forse per 120-150 persone) che hanno chiesto 9 settimane di Cigo-Covid-19, fino al 20 maggio prossimo.

Il Nucleo Industriale di Avezzano

In questo panorama brilla, per inspiegabile controtendenza, la LFoundry di Avezzano dove la Direzione Aziendale non solo non ha voluto ridurre la linea di produzione e mettere il 50% del personale in Cigo, ma dove sono state compresse, su autonoma decisione della stessa Direzione Aziendale, le pause. Su questi temi è scattato lo sciopero che nei turni di ieri sera ha raggiunto l’85% di partecipazione.

Antonello Tangredi

“E’ un ottimo risultato ma voglio sottolineare altri due passaggi di questa vicenda incredibile – dice Antonello Tangredi, segretario territoriale Fim-Cisl – . La Direzione Aziendale ha cercato di ricorrere alle precettazioni ma ha avuto una grave amnesia. Non ha provveduto a fare la comunicazione, con i nominativi dei precettati, né alla Prefettura, né alle organizzazioni sindacali e nemmeno alla Rsu. Ma non finisce qui – conclude Tangredi – . Faremo attente verifiche per vedere se gli scioperanti sono stati e/o saranno rimpiazzati dai lavoratori interinali. In caso positivo il ricorso per attività antisindacale sarà inevitabile”.

Ci auguriamo che il principio che sta alla base dell’ #IORESTOACASA venga compreso anche dai dirigenti della LFoundry di Avezzano. Il virus ha bisogno di cellule viventi per propagarsi. Meno gliene forniamo e meglio è. Quindi, se per una volta si potesse evitare di mettere al primo posto il dio profitto, il dio denaro e il dio interesse, e si volesse porre la Salute Pubblica, il bene delle persone, al collettività, allora, forse, questa brutta esperienza non sarà stata del tutto negativa.

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