Esame di Stato nel secondo ciclo di istruzione: 3) Modalità svolgimento del colloquio

Bene. Completate le operazioni di ammissione all’Esame di Stato, nominate le Commissioni, non resta che affrontare la prova.

INIZIO COLLOQUI

L’art. 2 dell’ormai nota O.M. 53 stabilisce che la sessione dell’Esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione ha inizio il giorno mercoledì 16 giugno alle ore 8:30. In realtà, le commissioni si sono già riunite a partire dal lunedì 14 giugno per verificare la presenza di tutti i commissari, per esaminare i documenti dei candidati e provvedere alla predisposizione e alla assegnazione dei materiali da presentare ai candidati all’inizio di ciascuna giornata di colloqui.

SVOLGIMENTO DEL COLLOQUIO

Ogni giornata possono essere esaminati, di norma, cinque candidati ed è ragionevole ipotizzare per ciascun colloquio, una durata approssimativa di circa un’ora; la commissione si occuperà di equilibrare i tempi dedicati ad ciascuna fase del colloquio.

Quest’anno scolastico, come già il precedente, vi sarà un’unica prova d’esame costituita da un colloquio – le cui articolazione e modalità di svolgimento sono definite nell’art. 18 dell’O.M. – e che si compone di quattro distinte fasi:

a) Il colloquio prende avvio con la discussione dell’elaborato, concernente le discipline d’indirizzo individuate e rese note in un precedente articolo. Contenuto e forma dell’elaborato dovranno essere coerenti ed integrati con le stesse discipline di indirizzo e, in una prospettiva pluridisciplinari potranno contenere apporti di altre discipline o di competenze individuali o, ancora, dell’esperienza di PCTO svolta durante il triennio (nel riquadro sottostante le indicazioni per comunicazione dell’argomento e riconsegna dell’elaborato svolto);

b) la discussione di un breve testo della letteratura italiana, in poesia o in prosa, articolo di giornale o altro, che sia stato oggetto di studio nel corso del quinto anno e sia stato inserito all’interno del Documento del Consiglio di classe (pubblico e reso noto mediante affissione all’albo web della scuola);

c) l’analisi da parte dl candidato di un materiale – di diversa tipologia (scritto, immagine, opera d’arte e altro) – che consenta la trattazione di nodi concettuali che caratterizzano le diverse discipline, sviluppata in un rapporto multidisciplinare; in tale fase, il candidato potrà fare riferimento alle conoscenze maturate nell’ambito delle attività di Educazione civica evidenziate nelle diverse discipline;

d) esposizione dell’esperienza di P.C.T.O. attraverso una breve relazione o altra modalità scelta dal candidato.

PROGETTO ESABAC

Per le sezioni di Progetto ESABAC le prove ufficiali, sono sostituite da una prova orale in Lingua Francese e una prova orale sulla DNL – STORIA – viecolata in francese.

DISCIPLINA NON LINGUISTICA (CLIL)

Nel corso del colloquio potranno essere valorizzate anche le conoscenze e le competenze della disciplina non linguistica (DNL), veicolate con metodologia CLIL, se il docente fa parte della commissione d’esame.

CANDIDATI CON DIVERSABILITÀ – CANDIDATI CON D.S.A. O BES

I candidati con Diversabilità ammessi all’esame svolgeranno la prova con valore equipollente o non equipollente secondo quanto stabilito dal Consiglio di classe e coerentemente con le indicazioni contenute nel P.E.I.

Lo svolgimento dell’esame, se in presenza o in modalità telematica, sarà deciso dal consiglio di classe anche dopo aver sentito la famiglia e la decisione resa nota alla commissione d’esame. Qualora, dopo l’insediamento della commissione, sopravvenissero esigenze diverse rispetto a quanto definito in precedenza, sarà il Presidente a dare attuazione alle nuove decisioni.

Gli studenti con D.S.A. e con altri Bisogni Educativi Speciali, sono ammessi all’esame sulla base del P.D.P. (Piano Didattico Personalizzato) e su di esso la Commissione individua le modalità di svolgimento della prova d’esame.

Per i D.S.A. è consentito l’uso degli strumenti compensativi ricompresi nel PDP e la valutazione potrà avvenire previo adattamento della griglia di valutazione ministeriale (presentata più sotto).

Per i B.E.S. non sono previste misure dispensative ma sono concessi gli strumenti compensativi pur utilizzati nelle prove orali in corso d’anno.

VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO

A conclusione di ciascun colloquio, la commissione esegue la valutazione e assegna fino ad un massimo di quaranta punti, tenendo a riferimento indicatori, livelli, descrittori e punteggi di seguito indicati:

VALUTAZIONE FINALE

Ora facciamo un esempio pratico; il mio tesoretto di credito è di 50 punti; al colloquio raggiungo li punteggio di 33; il punteggio complessivo sarà 85/100 occorre tener conto che il massimo conseguibile è 100/100 e il punteggio minimo per superare l’esame è pari a 60/100.

E’ facoltà della commissione – definendone i criteri – procedere alla integrazione del punteggio complessivo (bonus) fino ad un massimo di punti 5, per i candidati che abbiano conseguito un credito di almeno 50 punti e una risultato nella prova d’esame pari almeno a 30. Nell’esempio dato, ricorrendo le due condizioni necessarie 50 credito e 33 colloquio, la commissione potrà assegnare da 1 a 5 punti, portando così il punteggio da 80/100 a 81 o 82 o 83 o 84 o 85; questo dipenderà dal modo in cui la commissione stabilirà, con precisi criteri, di ripartire il punteggio integrativo.

Allo stesso modo, la commissione può procedere, motivatamente, all’attribuzione della lode a patto che ricorranno le seguenti condizioni:

  1. Il candidato abbia conseguito autonomamente il punteggio di 100/100;
  2. Abbia conseguito il credito massimo attribuibile (60) con l’unanimità del consiglio di classe;
  3. Abbia conseguito il punteggio massimo per la prova del colloquio.

ASSENZE DEI CANDIDATI

Qualora un candidato sia nell’impossibilità di effettuare la prova anche in videoconferenza per grave e documentato motivo, gli è data facoltà di sostenere l’esame in altra data purché nel tempo previsto dal calendario ed entro la data di chiusura dei lavori della commissione.

Qualora non sia possibile sostenere la prova d’esame entri i tempi suddetti, il candidato potrà chiedere di sostenere la prova in un’apposita sessione straordinaria, rivolgendone richiesta al Presidente.

Qualora il candidato, avendo dato avvio alla prova, sia impossibilitato a completare il colloquio, il Presidente stabilisce secondo quale modalità la prova debba proseguire o essere completata.

La miglior risposta, agli esami, è quella che il professore non si aspetta!

IN BOCCA AL LUPO A TUTTI I CANDIDATI!

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