Eseguito un ordine di carcerazione dalla Polizia di Stato, nei confronti di un pregiudicato albanese

Avezzano – Il Personale del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Avezzano ha eseguito un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di Milano nei confronti di V.A., 33enne albanese, pregiudicato ritenuto socialmente pericoloso.

Il provvedimento è scaturito a seguito della raccolta di gravi indizi di colpevolezza che hanno permesso di riconoscere l’uomo quale autore di numerosi reati di natura predatoria e contro la persona, che hanno destato particolare allarme sociale.

Il giovane, ricercato dalle Forze di Polizia in tutto il territorio nazionale, si è costituto presso gli Uffici del Commissariato accompagnato dal proprio legale di fiducia,.

Dopo le formalità di rito è stato accompagnato presso la Casa di Lavoro di Vasto (CH) dove sconterà una pena residua di 6 mesi di reclusione, atteso che in precedenza aveva già subito un lungo periodo di detenzione.

             Inoltre, il personale della Squadra Anticrimine dello stesso Commissariato ha denunciato per indebito utilizzo di libretti postali elettronici una dipendente di un ufficio postale della cittadina marsicana.

            Le indagini, scaturite a seguito di una segnalazione di Poste Italiane, hanno evidenziato che la donna ha impiegato i codici di accesso ai libretti postali elettronici di alcuni clienti per eseguire dei prelievi indebiti sui depositi.

            In particolare è stato accertato che la donna, adducendo falsi problemi di connessione, chiedeva ai clienti, presentatisi per una operazione di  prelievo, di  procedere al reinserimento del codice di accesso al libretto postale eseguendo così un altro prelievo all’insaputa dell’utente. Solo al successivo accesso, compiuto anche dopo diversi giorni, il titolare riusciva ad accorgersi della fraudolenta transazione.

            Le indagini dei poliziotti dell’Anticrimine di Avezzano, eseguite in collaborazione con  l’ufficio Frodi dell’Ente, hanno permesso di individuare almeno sette prelievi eseguiti, con la modalità di cui sopra, tutti la scorsa estate, proprio nel periodo in cui sono state raccolte le denunce delle parti offese.

            Si evidenzia che Poste Italiane S.P.A. nei confronti della citata dipendente ha proceduto immediatamente al trasferimento ad altro incarico già dopo i primi accertamenti.

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