Eventi di fine anno, dopo il grande successo dei Subsonica anche Alfa incanta il pubblico di Pescara: “Che bello aprire qui il 2025”
PESCARA – “Che bello essere a Pescara per il primo concerto del 2025”. Ha esordito così, ieri sera, il giovane Alfa, la star protagonista del concerto di Capodanno promosso dal Comune in abbinata all’evento del giorno prima con i Subsonica che ha registrato un successo che è andato oltre le aspettative.
Pieno di grinta, Alfa ha intrattenuto il pubblico per un’ora e trenta, dal palco allestito nell’area di risulta dell’ex stazione: anche stasera sono arrivati in migliaia (ventimila, ha detto lo stesso Alfa) e l’artista ha coinvolto con grande energia e simpatia i presenti, ad esempio presentando un brano che non ha ancora ultimato. E ha scherzato sugli eccessi a tavola, parlando dell’hangover da smaltire.
“Spettacolo meraviglioso, anche stasera”, dice l’assessore agli Eventi Alfredo Cremonese sottolineando l’entusiasmo di Alfa. “Un bell’impatto sulla città, con il centro pieno, senza alcun tipo di problema. Sono davvero molto soddisfatto e ringrazio il sindaco, la giunta e il consiglio comunale che mi hanno dato fiducia per portare avanti un lavoro che mette Pescara al centro degli eventi nazionali. Con questi appuntamenti si promuove l’immagine di Pescara e si crea economia per la città, per questo bisogna continuare ad investire sugli eventi tutto l’anno”.
Così ha voluto commentare il concerto di Alfa e gli eventi di fine anno e Capodanno il Sindaco di Pescara, Carlo Marsi: “Ieri, primo giorno dell’anno, a Pescara, ho assistito a qualcosa di speciale, molto di più di un concerto di grande successo. Ho percepito un momento di svolta, un cambio di paradigma della nostra società.
Un artista di 24 anni, che ha scelto come nome d’arte la prima lettera dell’alfabeto greco (usata anche per indicare i giovanissimi), un cantante con la faccia pulita, gli occhi dolci, i modi gentili ed educati. Con una maglia dedicata a Pescara ha coinvolto nel suo sogno, migliaia e migliaia di persone, certamente oltre 20.000, accorse in città per ascoltarlo, e tra loro c’erano tanti giovani.
Ecco, per me Alfa rappresenta un’avanguardia che immagina un mondo migliore e vuole partecipare alla costruzione di quel mondo, è un simbolo di speranza, è l’opposto della deriva nichilista che ci travolge, è l’alternativa vincente a una realtà virtuale che risucchia le anime e i cervelli dei nostri giovani, catturati da personaggi (reali o inventati) negativi, prepotenti, violenti, che aumentano disagio, angoscia e solitudine.
Se questo ragazzo, portatore sano di positività, sorrisi e gioia, riesce a riempire le piazze, a mettere insieme famiglie, amici, persone di età diversa, parlando di sentimenti, è chiaro che non tutto è perduto, che dobbiamo credere ancora di più nei nostri giovani, impegnandoci per dare loro una prospettiva che li coinvolga e li veda protagonisti.
La rivoluzione che dobbiamo compiere deve rimettere al centro i valori veri della vita, l’amicizia, la solidarietà, l’amore, la condivisione, lo spirito di comunità, e poi l’impegno per una crescita sana, con le soddisfazioni dello studio, dello sport, del lavoro, dello sviluppo personale. Solo così potremo sconfiggere la deriva della solitudine che i nostri ragazzi vivono pur stando in gruppo, quella solitudine che trasforma i gruppi in branchi.
Può bastare un giovane che canta i buoni sentimenti? Può bastare un concerto? Sì, può bastare per avviare un percorso e se quelle migliaia di persone cominciano a camminare insieme, consapevoli che oggi è il momento giusto e che la strada giusta è sempre davanti a noi, anche per chi si sente smarrito.
Ringrazio Alfa, per quello che dice, per quello che rappresenta, perché ieri l’ho visto come una bella scintilla per avviare una rivoluzione gentile nella generazione Alpha. Io non mi tiro indietro, come sindaco: la nostra amministrazione c’è stata, c’è e vuole continuare ad esserci.
Abbiamo creato un servizio che si chiama Politiche giovanili, un servizio che ha promosso iniziative concrete, non slogan, ha in attivo diversi interventi e prevede il potenziamento con altre misure per concedere spazi sempre maggiori ai giovani.
Dalla crescita e dal coinvolgimento dei nostri giovani dipende la possibilità di avere una collettività migliore. E siamo in prima linea per esserci”.