Feder.Agri Marsica: «Subito un tavolo di concertazione sull’agricoltura sociale»

AVEZZANO – L’agricoltura al centro del sistema produttivo e di rilancio sociale delle aree interne ed in primis della Marsica. Feder.Agri Marsica lancia un appello alle istituzioni e alle parti sociali perché si faccia subito un tavolo di concertazione sul tema dell’agricoltura sociale affinché sia messa al centro di un piano di crescita della zona interna dell’Abruzzo.

Sergio Venditti

Così Sergio Venditti per la Feder.Agri Marsica: «La Feder.Agri della Marsica, dopo il seminario di Trasacco rilancia Il tema centrale dell’agricoltura sociale. Il settore primario ha dimostrato, oggi più che mai, di essere essenziale per tutti i cittadini-consumatori, ma anche per la strategia di sviluppo della nostra Terra. Ora non solo il bacino altamente produttivo del Fucino, ma anche la sua area pedemontana, va sostenuta, con un’efficace promozione di tutte le sue produzioni di pregio, attraverso i diversi strumenti di finanziamento, a partire dal PSR e dai Gal. In particolare essi hanno riservati anche a tutti i soggetti più fragili e vulnerabili della società, dai portatori di handicap, ma altresì a quelli più deboli e/o espulsi dal mercato del lavoro, in primis giovani e donne, ora anche percettori del reddito di cittadinanza. In tal senso la Feder.agri sollecita un tavolo di concertazione locale in primo luogo con i comuni per presentare credibili progetti utili alla collettività (PUC), oggi ancora pochi, al fine di stimolare la stessa offerta agevolata al privato, per un impiego più produttivo delle risorse destinate al reddito di cittadinanza. In particolare la mancanza di braccianti extra-comunitari, dovuta al blocco da covid-19, ha evidenziato la necessità di incentivare la stessa manodopera agricola locale, favorendone una migliore specializzazione professionale, anche con l’ausilio delle eccellenze di formazione, come |’Istituto “A. Serpieri” della Provincia dell’Aquila. Tutte le istituzioni civili e religiose debbono così dare un loro contributo fattivo, accanto alle essenziali associazioni di categoria, rimettendo al centro il lavoro vero, dignitoso e sicuro».

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