Federconsumatori, Adoc e Adiconsum Abruzzo: «No all’aumento delle tasse, sì a una sanità efficiente. Mobilitazione contro la manovra iniqua della Regione»

L’AQUILA – Le associazioni dei consumatori Federconsumatori Abruzzo, Adoc Abruzzo e Adiconsum Abruzzo aderiscono e sostengono la manifestazione del 3 aprile all’Aquila, promossa da CGIL, CISL, UIL e UGL, per dire NO all’aumento delle addizionali Irpef e chiedere un cambio di rotta nella gestione della sanità regionale.
«Perché scendiamo in piazza.
Aumento insostenibile delle tasse:
La Regione Abruzzo pretende di risanare il deficit sanitario di 181 milioni di euro caricando i cittadini con 45 milioni di tasse in più, colpendo soprattutto i redditi medi (28.000-50.000 euro) con aliquote aumentate del 2%. Intollerabile, in un contesto di servizi pubblici al collasso.
Sprechi e inefficienze:
Solo una piccola parte delle addizionali Irpef finanzia la sanità.
Il resto viene disperso in “spese superflue”, mentre la Regione accumula ritardi nell’uso dei fondi PNRR destinati alla sanità.
Servizi sanitari inadeguati:
Liste d’attesa interminabili, CUP inaccessibili agli anziani (28% della popolazione), carenze diagnostiche e “turismo sanitario” forzato. I cittadini pagano due volte: con le tasse e con le cure private.
Le nostre richieste
- Bloccare l’aumento delle addizionali Irpef e rivedere la rimodulazione iniqua, che penalizza le famiglie.
- Utilizzare i fondi PNRR invece di gravare sui contribuenti.
- Tagliare gli sprechi e riorganizzare la sanità: potenziare la prevenzione, le cure territoriali e l’assistenza agli anziani.
- Garantire trasparenza nella gestione del bilancio sanitario, coinvolgendo sindacati e cittadini nelle decisioni.
L’appuntamento, quindi, è per il 3 aprile 2025 alle ore 14, a L’Aquila, davanti alla sede del Consiglio Regionale (Piazza Palazzo)
Chiediamo alla Regione di ascoltare il territorio – dichiarano i rappresentanti di Federconsumatori, Adoc e Adiconsum – .
Non si può risolvere un deficit creato da anni di mala gestione con nuove tasse. Servono coraggio per tagliare gli sprechi, competenza per spendere i fondi europei, e rispetto per chi paga già troppo per servizi scadenti. Il 3 aprile saremo in piazza per non lasciare soli gli abruzzesi».