Fegatelli (Fiom-Cgil) risponde all’assessore Magnacca e chiede pubbliche scuse: “Io creo panico? Solo citazioni. La bomba l’ha sganciata Imparato, non un sindacalista bolscevico”

Da sinistra in alto: fegatelli, Magnacca, Jean Philippe Imparato (foto di Alexander Migl) e lo stabilimento di Atessa
CHIETI – In merito alla vicenda sdello stabilimento Stellantis di Atessa, per il quale, su Il Fatto Quotidiano, Jean-Philippe Imparato, responsabile per l’Europa di Stellantis, ha dichiarato che “Stellantis potrebbe chiudere alcuni stabilimenti italiani, tra cui quello di Atessa”, replica del segretario Fiom-Cgil di Chieti, Alfredo Fegatelli all’assessore regionale alle attività rpoduttivie, Tiziana Magnacca, che lo aveva accuataook di roportare notizie infondate e che creano panico.
Durissima la risposta di Fegatelli che, oltre a riportare le fonti, attacca frontalmente la Magnacca.
“L’assessore Tiziana Magnacca non è nuova a clamorose sviste. Indimenticabile quel 23 luglio 2024, quando si fece riprendere mentre leggeva il Sole 24 Ore per annunciare assunzioni in Sevel.
l giorno dopo la stessa azienda comunicava la cassa integrazione. Una perfetta sintesi del rapporto tra propaganda e realtà.
Oggi, forse ancora scossa dalla vicenda Arap, dove persino la sua stessa maggioranza ha preferito prenderne le distanze, si è distratta e si lancia in un’accusa surreale: sostiene che starei generando “panico” e diffondendo notizie infondate.
Chiariamolo una volta per tutte: seguo da anni l’evoluzione del settore automotive e non ho mai dichiarato che l’ex Sevel fosse destinata alla chiusura. Mi sono limitato a riportare fedelmente le parole di Jean‑Philippe Imparato, responsabile Europa di Stellantis: «Ogni punto che non faccio mi costa 50 milioni. Il rischio massimo che ho è di 2 miliardi e mezzo fra 2-3 anni. Questo lo pago una volta, la seconda volta chiudo Atessa».
Altro che allarmismo: questa è la realtà industriale che bussa alla porta. Se l’assessore non ha colto la portata della frase, può rivedere l’intervista a questo link: https://www.rainews.it/tgr/abruzzo/video/2025/07/stellantis-jean-philippe-imparato-atessa-rischio-chiusura1e63dfb1-fc2b-4a7b-8cdb-775283da3b28.html
Se oggi qualcuno si scandalizza perché ho riportato una dichiarazione, forse non dovrebbe prendersela
con me, ma con chi quella frase l’ha pronunciata, a meno che non si tratti, inconsapevolmente, di una forma di sudditanza psicologica.
Del resto, non stiamo parlando di un sindacalista bolscevico, ma di un manager di primo livello, abituato a pesare le parole. E se quelle parole disturbano, il punto non è che io le abbia ripetute: il punto è che a dirle è stato Jean‑Philippe Imparato, che fino a prova contraria è tra i più stimati dalla stessa assessora.
La verità è che in questi anni, (dal 2019) qualcuno ha preferito non ascoltare chi, con elementi concreti, cercava di spiegare cosa stava realmente accadendo nel settore automotive in Abruzzo.
E oggi si finisce nel mirino non per delle opinioni personali, ma per aver riportato fatti e dichiarazioni ufficiali.
Quanto alla mia esistenza in vita, posso rassicurare l’assessore che a certificarla sono le Lavoratrici e i Lavoratori che ogni giorno incontro. Non ho bisogno di urlare o inventare scenari irreali: mi limito a fare il
mio dovere, dicendo le cose come stanno, anche quando molti fanno finta di non sentire.
La differenza tra un sindacalista e un politico? È semplice: per il primo, le parole hanno un significato; per il secondo possono diventare un’interpretazione. E poiché l’assessore mi ha attribuito la frase sulla chiusura dello stabilimento di Atessa, che non ho mai pronunciato, mi aspetto delle scuse pubbliche”.