Festival dello Sviluppo Sostenibile, al MuNDA presentazione del volume di Paola Tagliente “Dalle mappe storiche al WebGIS”

L’AQUILA – Il Museo Nazionale d’Abruzzo partecipa alla IX edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile, la più grande iniziativa italiana di sensibilizzazione della società civile sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, presentando il 23 maggio alle 16.30 il volume di Paola Tagliente Dalle mappe storiche al WebGIS. L’Aquila. Approcci metodologici allo studio delle città attraverso le fonti cartografiche.

“La sostenibilità ci riguarda da vicino. Molto da vicino”. La campagna di questa edizione del Festival, promosso dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile Ets (ASviS), ruota attorno al concetto di vicino, o meglio #moltodavicino: i protagonisti siamo tutti noi, con l’obiettivo di considerare sempre prioritari la sostenibilità e i 17 obiettivi dell’Agenda 2030.

L’evento proposto dal MuNDA ha una chiara ed esplicita attinenza con i temi dell’Agenda 2030 ed è riferibile alla combinazione di due dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile, il n. 6. Acqua pulita e servizi igienico sanitari e il n. 11. Città e comunità sostenibili. “L’acqua è, difatti, un elemento essenziale per la nascita e lo sviluppo di una città, non solo per implicazioni simbolico-religiose, ma soprattutto perché funzionale al mantenimento delle condizioni di vivibilità”, scrive l’autrice nel suo libro.

INTERVENGONO

Federica Zalabra, Direttrice del MuNDA

Paola Tagliente, autrice

Francesca Fausta Gallo, docente di Storia moderna e Direttrice del Dipartimento di Scienze politiche dell’Università degli Studi di Teramo

Alfonso Forgione, docente di Archeologia cristiana e medievale dell’Università degli Studi dell’Aquila

La proposta della presentazione dei risultati di una ricerca finanziata con fondi europei nell’ambito di un dottorato in Storia dell’Europa dal Medioevo all’Età contemporanea dell’Università di Teramo, costituisce l’opportunità di sottoporre all’attenzione dell’opinione pubblica il tema dell’acqua e quello della qualità della vita delle comunità in contesti urbani sostenibili.

Incentrato sulla città dell’Aquila, realtà urbana da secoli traumatizzata e continuamente sottoposta ad eventi naturali che ne hanno sconvolto l’assetto anche dal punto di vista sociale, lo studio è confluito nell’edizione del volume Dalle mappe storiche al WebGIS. L’Aquila. Approcci metodologici allo studio delle città attraverso le fonti cartografiche, edito per Aracne nell’ottobre 2024.

Il lavoro dimostra come la presenza dell’acqua sia stata dirimente nella scelta del sito in cui è stata fondata la città e come abbia rappresentato da sempre per essa una risorsa fondamentale e trainante dal punto di vista socio economico. A riprova di questo, vengono portate testimonianze da fonti scritte, da fonti cartografiche, sia storiche che contemporanee, confluite in prodotti digitali che hanno come protagonista l’acqua e le fontane aquilane.

Tali prodotti sono un esempio di output multimediale che può essere utile per vari scopi. Primo fra tutti, per avvicinare la cittadinanza alla propria storia ed alle proprie tradizioni. L’Aquila, infatti, e soprattutto il suo centro di fondazione medievale, a distanza di oltre 15 anni dall’ultimo devastante sisma, appare ancora come un cantiere urbano da cui, soprattutto le nuove e nuovissime generazioni, rischiano di restare perennemente distanti e della cui importanza e bellezza sono pressocché inconsapevoli.

In secondo luogo, possono costituire la base scientifica per la costruzione di percorsi tematici legati all’acqua, alle fontane e allo sviluppo delle attività legate a questa preziosa risorsa, utili per migliorare l’offerta di contenuti culturali destinati ai turisti, attualmente i principali fruitori delle bellezze architettoniche e storico artistiche della città. Ma è la “comunità di territorio” che potrebbe trarre il maggior beneficio da una nuova coscienza di sé e da un rinnovato desiderio di cura dei propri luoghi e delle proprie tradizioni.

Si tratta quindi, di una occasione propizia per diffondere la cultura della sostenibilità, stimolare un cambiamento culturale e, auspicabilmente, politico.

Paola Tagliente è archeologa medievista e dottore di ricerca in Storia moderna, dagli anni ’90 ha partecipato e diretto attività di scavo e di ricerca archeologica in Italia e all’estero, in particolare in Grecia, Turchia ed Ucraina. Ha collaborato alle attività di ricerca delle Università di Bari, di Matera, di Lecce, della Tuscia, di Siena, di Monpellier e del Texas.

Autrice di numerose pubblicazioni scientifiche, è stata Borsista di Ricerca della Regione Puglia, tutor del Master Interdisciplinare in Diagnosi e Conservazione dei Materiali Archeologici del CNR e del Master in Archeologia Preventiva e Management del Rischio Archeologico della LUISS Business School, e Cultore della Materia in Archeologia Medievale ed in Archeologia dell’Età Moderna dell’Università degli Studi di Lecce.

Attualmente collabora allo sviluppo di progetti nel campo delle digital humanities con il centro di ricerca interdipartimentale HistoryLab dell’Università degli Studi di Teramo e con gruppi di progettazione su tutto il territorio nazionale nel campo della tutela archeologica e del paesaggio.

Il suo volume su l’Aquila è frutto del lavoro iniziato nell’ambito del dottorato di ricerca in Storia dell’Europa dal Medioevo all’età contemporanea dell’Università di Teramo, proseguito poi all’interno dell’attività di HistoryLab.

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.