Giancarlo Giannini, Patty Pravo, Marco Masini: questi alcuni degli artisti che illumineranno il palcoscenico del 41° Festival Internazionale di Mezza Estate di Tagliacozzo

TAGLIACOZZO – Il simbolo della XLI edizione del Festival di Mezza Estate è un ricciolo barocco. Quel ricciolo è icona di cultura, mutazione, cambio di punto di prospettiva, abolizione della razionalità assoluta, sfarzo, nobiltà, esplosione espressiva. E’ quanto avverrà nello splendido borgo di Tagliacozzo, dal I sino al 22 agosto quando, nell’ ambito del cartellone musicale, balletto, teatro, firmato dal Direttore Artistico, Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, in essere da ormai ben nove anni, impreziosito da all stars, di rilievo internazionale, andranno ad inserirsi spazi dedicati alla scrittura, alle arti visive, trasformando, così, il cuore d’Abruzzo in tòpos, in oasi creativa, un concetto che ha superato la prova del tempo e al quale potrà accadere solo di divenire ancora più alto, spirante e ispirante.
Traguardo importante quello della quarantunesima edizione, con un cartellone e un format di successo, che sarà preludio a quella che andrà inserirsi in una casella privilegiata per la programmazione di l’Aquila città della cultura del prossimo anno, grazie alle istituzioni, in primis il Ministero della cultura, la Regione Abruzzo, il Comune di Tagliacozzo, e la sinergia con istituzioni quali la Sinfonica Abruzzese, resident orchestra e l’ Accademia musicale di Alto perfezionamento vocale “Daltrocanto” diretta da Donata D’Annunzio Lombardi. Il Festival di Mezza Estate diventa così un “modus vivendi”, costruito in tanti anni, per continuare a godere delle ragioni estetiche dettate dalla direzione artistica e generale di Jacopo Sipari e Luca Ciccimarra, nonché dal Sindaco Vincenzo Giovagnorio e dalla sua delegata alla cultura Alessandra Ricci, che implica una particolare qualità d’animo, un’educazione all’amore, che è giusto il contrario di quanto oggi, comunemente accade in un mondo, in cui ci sentiamo sempre più soli.
Il cartellone verrà inaugurato venerdì primo agosto, alle ore 21,30, nel Chiostro di San Francesco, con l’esecuzione della Messa da Requiem di Wolfgang Amadeus Mozart, per il Concerto celebrativo del Giubileo della Speranza, forse, la testimonianza più alta del genio mozartiano, una scelta forte quella del direttore artistico, per inaugurare un festival estivo, ma dovuta , dove “Morte” può per molti, siano o no credenti, essere la più dolce delle parole, ma può significare anche strazio, indurre a inane ribellione contro gli ingiusti decreti del Fato. Accostata ai tempi d’oggi, la parola può significare soltanto “strazio” per un impoverimento del mondo e per la negazione dell’Uomo, che è la guerra.
Sul podio dell’ Isa ci sarà Amos Talmon, da Tel Aviv, segno che la musica crea ponti e cancella i confini, coi solisti Giada Borrelli, Ester Esposito, Francesco Lucii e Manuel Pollinger con l’International Opera Choir preparato da Giovanni Mirabile. Ma pare dire Georges Bizet, del quale il 2 agosto, verrà celebrato alle ore 21,15, il 150° anniversario dalla morte, che il male non esiste, pervenuto per vie misteriose e insondabili a una sorta di momento epifanico: c’è solo l’infelicità. Carmen, che pure compie 150 anni, e vedremo in forma di Balletto, con la compagnia del Varna State Opera Ballet, è un essere in fuga, è l’espressione compiuta e dolente dei sentimenti, delle passioni, delle lacerazioni, del disagio di vivere che agitano l’animo umano e che fanno di Carmen un mito tanto moderno, tanto vicino.
Il 3 agosto, alle ore 18, verrà vissuto il vernissage di Contemporanea 25 nella splendida cornice del Cortile d’arme del Palazzo Ducale alle ore 19, a cura di Emanuele Moretti e Cesare Biasini Selvaggi con opere di Concetta Baldassarre e Annu Palakunnathu Matthew. A seguire, il Balletto dell’Opera di Varna presenterà un’altra gemma del repertorio ballettistico, sempre nel chiostro di San Francesco alle ore 21,15, Cinderella di Sergej Prokofiev, una grande ricchezza di spunti lirici e amorosi, cui si accompagnano una garbata ironia, colorata talvolta di inflessioni genuinamente umoristiche, un’orchestrazione brillante, godibilità melodica e una grande vivacità ritmica.
Lunedì 4 agosto ancora nel chiostro di San Francesco, per le celebrazioni del cinquantenario dell’orchestra Sinfonica abruzzese, sarà il pianista Alessandro Deljavan, la special guest, il quale eseguirà il Concerto per pianoforte e orchestra n. 1 in si bemolle minore, op. 23 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, con i suoi celebri accordi iniziali e la limpida inventiva melodica e brillante à la russe che intride ogni suo movimento. Concerto monografico, con Rafal Janiak, sul podio che completerà il programma con la Sinfonia n°5 in mi minore del genio russo, tipicamente decadente, oltre all’affascinante ricchezza melodica, la vaporosa e duttile ricerca timbrica, nonché lo straordinario vitalismo orchestrale oscillante fra il colorismo di Borodin e il gusto, denso e raffinato, di Rimskij-Korsakov.
Il 5 agosto, nel chiostro di San Francesco alle ore 21,15, il Festival propone Note di Gusto– musimenù all’italiana per voci recitar-cantanti, ensemble e batteria di cucina, 20 ricette regionali raccolte e trascritte dalla tradizione orale popolare da Roberta Vacca, con un testo di Guido Barbieri, liberamente tratto dal Satyricon di Petronio Arbitro, in coproduzione con Festival Le Corti dell’Arte di Cava de’Tirreni, con il Conservatorio di Musica “Gesualdo da Venosa” di Potenza e con Associazione R. D’Ambrosio. Una nuova commissione del Festival di Tagliacozzo che si inserisce nella volontà di promuovere la musica contemporanea. Il direttore Sergio Lapedota guiderà l’Ensemble Gesualdo contemporanea e i solisti dell’Accademia Adalo, Lucrezia Ianieri, Rebecca Sois e Sergio Campobasso. Non ci si sposterà di location e orario, il 6 agosto, per l’omaggio di Pietra Montecorvino ed Eugenio Bennato con l’orchestra dell’ Isa diretta da Dian Tchobanov a Pino Daniele.
Se la canzone napoletana è figlia della poesia lo è in particolare la grande romanza italiana, che vivrà il 7 agosto in Visioni all’alba del Novecento, con Francesco Paolo Tosti e i grandi poeti del suo tempo in cooproduzione con l’Accademia Adalo, l’istituto nazionale Tostiano di Ortona, un’idea di Donata D’Annunzio Lombardi, che la poesia la porta nel cognome e nella voce, con i suoi allievi Lorenzo Martelli, Ginevra Gentile, Daniela Esposito, Simona Ritoli, Rosanna lo Greco, Francesco Lucii e Yu Ding.
Un sax sopra le righe ascolteremo l’8 agosto sempre nel chiostro di San Francesco, quello di Federico Mondelci, immaginiamo in tripla veste alto, soprano e direzione, alla testa dell’Orchestra dell’Isa, per eseguire pagine da West Side Story di Lenny Bernstein e quindi omaggiare Nino Rota ed Ennio Morricone.

Quando la parola si fa contenitore di suoni sale in cattedra Giancarlo Giannini, atteso nel Chiostro il 9 agosto per un racconto in musica, in duo con la fisarmonica di Davide Cavuti in Io, il cinema e D’Annunzio. Il 10 agosto Serena Autieri sarà Raffaella Carrà , ancora una prima nazionale con l’orchestra dell’Isa diretta dall’eclettico Roberto Molinelli, concerto seguito il giorno successivo da una Broadway Celebration, ovvero i temi dei più amati musical americani. “Voglio cantare e si nun canto moro,/ E si nun canto me sento murire. /Me sento fa’ nu nureco a lu core/Nisciuno amante me lo po’ sciuglìre”. In questi versi di Libero Bovio, è racchiusa tutta l’esplosione passionale del sentire musicale partenopeo. E’, la canzone napoletana, la storia di un popolo che attraverso altissimi versi e musica immortale, si è posto in cammino, cantando il suo sentire, i suoi contrasti, la sua bellezza, la sua libertà, il suo amore, aprendosi ad ogni contaminazione, pur mantenendo intatta la propria inconfondibile identità, misteriosa e sfuggente.
Sarà Eduardo De Crescenzo, il 12 agosto, in duo con il pianista Julian Oliver Mazzariello a raccontarci la passione del popolo napoletano per la musica. Il 13 agosto ritorna Roberto Molinelli alla testa dell’orchestra ISA per un omaggio alla voce e all’universo musicale di Mia Martini, mentre il giorno successivo il Festival ospiterà il Cinzia Tedesco Quartet per l’esecuzione delle musiche dal vivo del film No direction di Martin Scorzese.
Doppio appuntamento il 16 agosto alle ore 12, nella Faggeta di Marsia con le sigle dei Cartoons dai Flinstones a Lupin III, in chiave jazz con Francesco Bearzatti , Nico Gori, Andrea Rea, Daniele Sorrentino e Igor Caiazza, mentre la sera si ritorna nel chiostro per Karima Canta Autori, un omaggio alla canzone italiana, con un trio d’appoggio che schiererà Frassi, Evangelista e Guerra.
La tempesta d’estate sarà scatenata dal violino di Abigeila Voshtina alle ore 6 del 17 agosto dinanzi al Santuario della Madonna d’Oriente. Antonio Vivaldi rappresenta in pieno il ricciolo barocco del manifesto, sua l’ansia onnicomprensiva, il demone bruciante che spinge il musicista ad una continua sperimentazione. La sua musica assumerà tra le dita della Voshtina e l’orchestra d’archi Suoni del Sud, i tratti di magnetici affreschi sonori o ambisce, grazie alla forza del suo potere evocativo e della sua logica formale, a conquistare una proprietà narrativa e una pregnanza illusionistica di tale intensità da trasfigurare l’astratto gioco dei suoni nella vividezza visiva e gestuale di un evento teatrale. Da Vivaldi a Silvia Mezzanotte che vedrà salire sul podio, alla testa dell’Isa di cui è direttore principale il Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, per evocare le regine del pop, Mina, Mia Martini, Gloria Gaynor, Annie Lennox e Liza Minelli.
Il 18 agosto, sarà cabaret con Valentina Persia, mentre l’appuntamento successivo saluterà l’omaggio a Lucio Dalla di Pierdavide Carone, un progetto originale, interamente affidato per gli arrangiamenti e la direzione a Luca Gaeta, che guiderà l’orchestra Sinfonica Suoni del Sud.
Tutti ai piedi della bicentenaria fontana dell’obelisco il 20 e il 22 agosto per il gran finale del festival, che vedrà in piazza Duca degli Abruzzi, una regina e un re della musica italiana, Patty Pravo e Marco Masini, due diverse generazioni, melodie senza rughe, come le parole e il ritmo, in uno spazio sinestetico dove alberga il Genius loci, poiché “L’arte nel suo mistero le diverse bellezze insiem confonde”.
L’Assessore regionale alla Cultura, Roberto Santangelo, esprime il proprio apprezzamento per la 41ª edizione del Festival, sottolineandone la capacità di rinnovarsi nel tempo, restando fedele alla propria vocazione culturale. Una iniziativa che rende omaggio a grandi protagonisti della musica e dello spettacolo italiano e rafforza il ruolo strategico di Tagliacozzo e delle aree interne abruzzesi nel panorama culturale nazionale. Per l’Assessore Santangelo, si tratta di un’iniziativa di alto valore simbolico, che si inserisce con coerenza nel percorso verso L’Aquila Capitale Italiana della Cultura 2026.
“Sono orgoglioso di presentare ai Concittadini e ai graditi Ospiti della nostra realtà Territoriale il programma del Festival Internazionale di Mezza Estate 2025, giunto quest’anno alla 41a edizione. L’intenso lavoro condotto, fin dal termine della passata edizione ad oggi, dal Direttore artistico Maestro Jacopo Sipari ha prodotto un nuovo cartellone di appuntamenti di assoluto prestigio e di particolare importanza, per non smentire il livello di programmazione che di anno in anno si rinnova e si conferma in qualità artistica e pregio culturale. Le dovute attestazioni, per la qualità degli spettacoli e per le numerosissime presenze di pubblico delle ultime edizioni, sono giunte dal Ministero del Beni e delle Attività culturali e del Turismo e dalla Regione Abruzzo per cui ringrazio di cuore per l’attenzione e la sollecitudine l’Assessore alla Cultura dott. Roberto Santangelo. Parimenti devo ringraziare gli sponsor privati: fondazioni, associazioni e attività imprenditoriali e commerciali, che sempre più aderiscono con entusiasmo e partecipazione alla buona riuscita del nostro Festival. Ciò significa che l’impegno profuso dall’Amministrazione comunale per questa importante Manifestazione è la giusta strada per una rivalutazione a diversi livelli non solo della Città di Tagliacozzo, porta turistica e culturale d’Abruzzo da e per Roma, ma per le Aree interne della nostra Regione che l’anno venturo vedrà il Capoluogo L’Aquila essere Capitale italiana della Cultura. Non da meno, anche quest’anno, Contemporanea Ventiventicinque, giunta alla XII edizione, propone un programma di grande prestigio con tre progetti: il primo con l’artista indiana Annu Palakunnathu Matthew che valorizza l’eroicità della terra d’Abruzzo durante la II Guerra Mondiale, allorché molte persone vennero salvate dai nostri avi corregionali; quindi l’allestimento della prima mostra biografica dell’artista peligna Concetta Baldassarre e infine la celebrazione di alcuni importanti artisti sul campo nazionale; il tutto nel monumento identitario e più amato della nostra Città: il Palazzo ducale Orsini-Colonna. La nostra offerta culturale è dunque ampia e di altissimo livello e Tagliacozzo vuole assurgere sempre più a Città che accoglie, che opera per la pace, che educa a quel senso di “disciplina interiore, di possesso della propria personalità e conquista di coscienza superiore, per la quale si riesce a comprendere il proprio valore storico, la propria funzione nella vita, i propri diritti, i propri doveri”. Vincenzo Giovagnorio, Sindaco della Città di Tagliacozzo
“Si rinnova anche quest’anno il consueto appuntamento del Festival Internazionale di Mezza Estate giunto alla sua XLI edizione, fiore all’occhiello e cuore pulsante della nostra offerta culturale e sicuramente uno degli appuntamenti più attesi dell’estate tagliacozzana e abruzzese. La nostra città torna ad essere palcoscenico indiscusso di arte, musica e parole in cui si incontrano generazioni e linguaggi diversi, dove le eccellenze nazionali ed internazionali si mescolano, combinazione vincente e occasione straordinaria per farsi sorprendere da tutto ciò che ancora non conosciamo. Sotto la guida instancabile ed appassionata del Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli il nostro festival ha saputo affermarsi come una delle manifestazioni sicuramente più attese ma anche e soprattutto più prestigiose del panorama artistico e culturale del nostro territorio. L’edizione di quest’anno ne è la conferma: una programmazione unica che ha saputo coniugare eccellenza artistica e apertura al grande pubblico con una sola missione: portare cultura di qualità, accessibile, partecipata ed inclusiva che sia in grado di parlare a differenti pubblici con un unico e significativo linguaggio: quello dell’emozione. Investire nella cultura significa non solo organizzare eventi ma anche rafforzare il senso di appartenenza, valorizzando il patrimonio materiale ed immateriale, promuovendo il dialogo tra le diverse generazioni, favorendo anche lo sviluppo economico locale oltre che turistico. E’ un bene comune e pilastro fondamentale della vita democratica e civile di una comunità e come tale deve essere tutelata, incentivata e resa accessibile a tutti perché ogni iniziativa culturale – piccola o grande che sia – è un seme di futuro. E una città che coltiva cultura è una città che ha scelto e sceglie di essere viva. Noi come Amministrazione Comunale crediamo fortemente in questo investimento spinti dal desiderio di valorizzare ciò che rende unica la nostra città: la bellezza del paesaggio, la forza della storia, la vitalità creativa. Il Festival è l’emblema di questo connubio e noi siamo felici di condividerlo con tutti voi con curiosità ed un pizzico di stupore, perché solo così la cultura smette finalmente di esserci distante e torna ad essere voce autentica e vitale del nostro tempo. Un ringraziamento speciale va a tutti coloro che rendono possibile questo grande progetto: al Direttore artistico Jacopo Sipari di Pescasseroli, mente ispiratrice del Festival ed anima artistica di un progetto che unisce eccellenza ed innovazione, all’assessore alla cultura dott. Roberto Santangelo per il sostegno concreto e costante alle politiche culturali del territorio, al Sindaco dott. Vincenzo Giovagnorio che con visione e convinzione continua ad investire nella cultura come leva di crescita e coesione, alla Consigliera Comunale che mi ha preceduta Dott.ssa Chiara Nanni che con dedizione e determinazione ha portato Tagliacozzo ed il suo Festival alla ribalta della scena culturale nazionale ed internazionale, allo staff organizzativo, all’info point nelle persone di Giacomo e Massimo, ai partner istituzionali e privati, ai tecnici, agli artisti e soprattutto a voi, affezionato pubblico che ci sostenete ogni anno con entusiasmo e affetto sincero. Tagliacozzo è pronta ad emozionarsi e a farvi emozionare di nuovo!”
Avv. Alessandra Ricci, Consigliere comunale con delega alla cultura
“Quarantuno anni da ricordare che testimoniano la longevità di un Festival che ha regalato sempre tanto alla nostra amata Regione. Abbiamo lavorato molto per vedere anche il nostro Festival inserito tra le grandi rassegne italiane cercando di offrire un prodotto artistico di assoluto livello, attraverso l’inserimento di artisti di grande prestigio. Tutto questo perché Tagliacozzo, e con esso l’Abruzzo intero, appaiano sempre con maggior forza nell’universo culturale europeo”.
M° Jacopo Sipari di Pescasseroli, Direttore Artistico F.I.M.E.
“L’enorme impegno produttivo che, in generale, richiede l’organizzazione di eventi culturali di grande portata come – in questo caso- un Festival, è difficilmente immaginabile dai non addetti ai lavori. È perciò importante che il pubblico sappia quanto lavoro, sacrificio e dedizione tutti – e voglio sottolineare tutti – coloro che collaborano alla realizzazione di tali eventi impiegano per un solo fine, decisamente alto, che è la soddisfazione del pubblico stesso, prima ancora che la propria. Mi piacerebbe sancire questa considerazione con una metafora attinente al nostro Festival, ovvero che la Musica, quella più spettacolare, è frutto dell’impegno armonioso di tante persone, nei fatti un’opera “orchestrale”.
Dr. Luca Ciccimarra, Direttore Generale F.I.M.E.
“Da sette anni, insieme, spalla a spalla, e da quest’anno con rinnovato impegno e fiducia per il prossimo triennio, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese e il Festival Internazionale di Mezza Estate di Tagliacozzo sono pronti per questa nuova avventura nel cinquantesimo anno di attività dell’ISA. A Tagliacozzo, davanti a un pubblico sempre attento e coinvolto, la nostra Orchestra ha condiviso il palcoscenico con decine di artisti, solisti e musicisti di incredibile talento con i quali si è sempre instaurata una dinamica di grande e proficua intesa, merito anche dell’atmosfera unica che il borgo esprime. Abbiamo grandi progetti per questa edizione, a partire dal programma dell’inaugurazione durante il quale eseguiremo il Requiem di Mozart con la direzione di Amos Talmon, quindi il secondo concerto celebrativo del 50° anniversario ISA, che proporremo a Tagliacozzo sotto la direzione del M° Rafal Janiak e ospite il pianista Alessandro Deljavan, dopo i festeggiamenti a l’Aquila il 17 luglio, proprio con il nostro direttore principale M° Jacopo Sipari di Pescasseroli, con il talento cristallino del pianista Giuseppe Albanese per un programma musicale monografico, di straordinaria intensità emotiva e virtuosismo, composto dal celeberrimo Pëtr Il’ič Čajkovskij. Come sempre, concerti in grado di intercettare il gusto del grande pubblico, quali gli omaggi a grandi artisti pop italiani che ancora tanto hanno da dare. Ricorderemo Pino Daniele con Pietra Montecorvino ed Eugenio Bennato, Raffaella Carrà con la prima nazionale di un programma commissionato dal Festival all’eclettico Roberto Molinelli con la partecipazione di Serena Autieri. Molinelli firma con il suo estro creativo anche l’omaggio a Mia Martini. Concluderemo con una grande voce, nostra amica, Silvia Mezzanotte poliedrica artista di grande classe ed eleganza insieme alla quale celebreremo il talento di tante regine della musica. Molteplici, dunque, gli elementi che ci permettono di confermare che la collaborazione fra istituzioni del territorio è strumento di crescita comune a vantaggio delle comunità. Anche per questa edizione, il dialogo con la Direzione del Festival ha prodotto grandi risultati che, siamo sicuri, sapranno attrarre il grande pubblico. per questo esprimiamo un sincero e profondo ringraziamento a Jacopo Sipari di Pescasseroli, direttore artistico del Festival e direttore musicale della nostra Orchestra. Con lui, ringraziamo sentitamente il Sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio, per la determinazione e l’entusiasmo con le quali, ogni anno, si rinnova la magia del Festival Internazionale di Mezza Estate”.
M° Ettore Pellegrino, Direttore Artistico Istituzione Sinfonica Abruzzese