Giunti a L’Aquila due “pusher” dell’est europeo estradati in Italia

L’AQUILA – Lo scorso 23 e 22 ottobre, D.B. 30enne macedone  e S.I. 31enne albanese, sono giunti in Italia, in stato di arresto, presso l’aeroporto di Roma Fiumicino, accompagnati dal personale del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia della Direzione Centrale della Polizia Criminale.

I due soggetti sono destinatari del provvedimento di custodia cautelare in carcere disposto dall’Autorità Giudiziaria di L’Aquila al termine di  una complessa ed articolata attività investigativa svolta dagli investigatori della locale Squadra Mobile in materia di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti.

Lo scorso 27 aprile, infatti, in occasione dell’esecuzione dei citati provvedimenti restrittivi, adottati nei confronti degli appartenenti ad un’organizzazione dedita allo spaccio di cocaina e hashish in questo capoluogo, i due malviventi si erano resi irreperibili.

La dedizione dei poliziotti aquilani, che hanno svolto mirate indagini e accertamenti utili a rintracciare i due soggetti, e l’eccellente coordinamento operato dal Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia hanno consentito di ottenere l’arresto e la successiva estradizione in Italia dei due indagati che, attualmente, sono stati condotti nelle case circondariali di Rebibbia e Teramo, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Continuano le ricerche dell’utlimo soggetto, anch’egli di nazionalità albanese, gravato dallo stesso provvedimento cautelare.

Il Questore di L’Aquila, Gennaro CAPOLUONGO,  nell’esprimere soddisfazione per il risultato ottenuto, ha ribadito l’importanza strategica della collaborazione internazionale tra le Forze di polizia e la ferma intenzione della Polizia di Stato di L’Aquila di utilizzare al meglio tutti gli strumenti previsti dall’ordinamento giuridico per garantire l’esecutività dei provvedimenti adottati dalla Magistratura.  

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