Giustizia. I senatori Fina e Di Girolamo: “Riunione in Regione sui tribunali imbarazzante”. Marsilio: “Regione in prima fila per soluzione definitiva”

L’AQUILA – Polemica al calor bianco fra opposizione e maggioranza sulla questione tribunali abruzzesi a rischio chiusura. Un botta e risposta estremamente duro, infatti, sta rimbalzando in queste ore.
Alla petizione lanciata dal senatore Pd Fina, hanno risposto i maggiorenti del centrodestra Liris, Sigismondi, Testa e Verrecchia. A loro, quindi, hanno ribattuto lo stesso Fina con la collega sulmonese del Movimento Cinquestelle Gabriella Di Girolamo e la direzione regionale dello stesso Partito Democratico col segretario Daniele Marinelli.
La risposta al centrodestra dei senatori Michele Fina e Gabriella Di Girolamo


“Avevamo accolto con soddisfazione e alte aspettative l’invito alla riunione indetta per questo pomeriggio dal Presidente Marsilio sulla annosa vicenda riguardante la chiusura dei Tribunali abruzzesi. Contavamo di avere notizie sulla proroga e sulla legge, tante volte annunciata, per la definitiva tenuta in vita delle sedi di Avezzano, Sulmona, Lanciano e Vasto: niente di tutto questo.
Ci siamo ritrovati in una riunione imbarazzante durante la quale non si è comunicato nulla di nuovo, se non ulteriori promesse di sollecitazioni al Governo nazionale. Alla precisa domanda degli ordini professionali e dei sindaci presenti sulla definizione dei tempi non c’è stata alcuna risposta: si è avuta la netta sensazione che si stia pestando l’acqua nel mortaio nel mentre si avvicina il termine del 31 dicembre e con esso la definitiva chiusura.
Unica voce singolare quella dell’avvocato d’ufficio del Governo, candidato a sindaco per il centrodestra della città di Sulmona, Luca Tirabassi, che ha dimostrato una volta di più quanto prediliga la sua personale campagna elettorale alla battaglia per il territorio e per il Tribunale di Sulmona.
Da strenuo difensore della sua parte politica si è avventurato in un comizio a difesa del Governo Meloni, ignorando che nell’occasione il suo ruolo avrebbe imposto anzitutto la difesa degli interessi dell’ordine che presiede e la volontà di tenere unito il fronte territoriale.
Invece si è avventurato in una polemica sul passato, ignorando tra l’altro che l’originaria riforma della geografia giudiziaria è stata votata dai parlamentari la 16ª legislatura, compresi gli Onorevoli del PdL Giorgia Meloni e Marco Marsilio. Ormai, come avevamo ampiamente previsto, la confusione dei ruoli in Tirabassi regna sovrana.
Insomma, dopo la riunione odierna a Palazzo Silone, la preoccupazione è crescente e sempre più giustificata: se un Presidente di Regione chiama sindaci, ordini professionali e parlamentari ad un vertice è giustificato aspettarsi un annuncio decisivo e la comunicazione di una determinazione del Governo rilevante. E invece siamo di nuovo con un pugno di mosche tra le mani.
Noi non abbandoneremo la battaglia e continueremo a chiedere al Governo e alla Regione di rispondere delle loro responsabilità”.
La controreplica del Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio

“La questione dei tribunali non provinciali resta una priorità nell’agenda della Regione e dei nostri rappresentanti in Parlamento. È necessario un impegno unitario per scongiurare la chiusura e garantire ai cittadini un servizio essenziale e per questo coinvolgerò Parlamento e Governo nazionale.
Continueremo a portare avanti una battaglia condivisa, affinché venga riconosciuta la specificità del nostro territorio e il valore strategico di questi presidi di giustizia.
Ho raccolto le sollecitazioni e confermo il mio impegno per arrivare a una soluzione definitiva. Ora tornerò a interloquire con il Ministro della Giustizia e il Presidente del Consiglio per individuare lo strumento migliore per garantire il loro futuro.
Sono fiducioso nel percorso avviato, perché ha fondamenta solide e non ci sono condizioni che giustifichino passi indietro rispetto al lavoro fatto finora. Anche noi viviamo con urgenza questa vicenda e comprendiamo le preoccupazioni espresse.
Farò ulteriori passi avanti, rafforzato dalla mobilitazione unanime e coesa di tutto il territorio, che ringrazio. È questa unità di intenti che deve continuare a sostenerci nella battaglia per la difesa dei tribunali abruzzesi”.
Il durissimo “j’accuse” della direzione del Partito Democratico Abruzzo con Daniele Marinelli

“Il caos regna sovrano nel centrodestra abruzzese a proposito della paventata chiusura dei tribunali di
Lanciano, Vasto, Sulmona e Avezzano.
Dopo aver promesso per anni che il governo Meloni avrebbe risolto il caso con congruo anticipo, a nove mesi dalla scadenza del termine Marsilio si accorge che le cose non stanno andando bene e tira fuori dal cilindro una riunione con i sindaci interessati e i parlamentari abruzzesi.
L’esito dell’incontro è un vuoto pneumatico, contornato dalla solita serie di “diremo, faremo” cui ci
ha abituati questa classe dirigente regionale. Arriva solo qualche balbettio in merito a possibili
proroghe o a una norma per la revisione della geografia giudiziaria, ma di soluzioni concrete non
c’è traccia.
E’ ora che il centrodestra si dia da fare per rimediare a una situazione che, qualora fosse confermata,
pregiudicherebbe in maniera grave la giustizia in Abruzzo”.