Gli abiti di Eugenio Carbone nel corto “Cosenza in testa” di Caterina Misani

Si sono appena concluse, iniziate il 4 settembre, le riprese del cortometraggio di Caterina Misasi “Cosenza in testa”, primo di una serie di video musicali che intendono mostrare e valorizzare i luoghi caratteristici della Calabria, ricca di bellissimi e nascosti borghi.

Proprio in occasione delle riprese del corto, gli eredi di Eugenio Carbone hanno concesso l’utilizzo di alcune sue opere sartoriali, provenienti dall’archivio storico dello stilista. Susy Carbone e Ginevra Losito Carbone – rispettivamente figlia e nipote, nonché erede artistica di Eugenio Carbone – non solo hanno concesso l’uso degli abiti ma si sono rese disponibili a partecipare come costumiste per la realizzazione del video che è stato girato a Cosenza, città nel cuore di Eugenio Carbone dove aprì la sua prima sartoria, per volare poi a Roma dove diede inizio al suo percorso artistico e creativo nel mondo dell’Alta Moda.

Le creazioni rese disponibili appartengono alla collezione Autunno Inverno del 1987; il costume ideato in occasione del musical “Forza, venite gente” che – interamente dipinto e cucito a mano, sarà indossato durante l’ultima scena del video, dall’attrice Elisabetta Misasi.

Nel primo video, appunto dedicato a Cosenza, la ballerina Vera Dragone, in punta di piedi, raggiungerà i luoghi più suggestivi della città il Duomo, il Castello Normanno-Svevo, Villa Rendano e il Chiostro di Santa Maria delle Vergini.

Eugenio Carbone
Sarto, modellista e stilista di Alta Moda, conciliò questa sua attività che svolse con alta competenza di tecnica sartoriale, con quella di pittore, con la quale mostrò la sua eclettica attività artistica. Ricevette numerosi premi e riconoscimenti, tra tutti ricordiamo l’ultimo, del 2002 in occasione dell’esposizione d’arte “Moda italiana 1950-1980”, organizzata sotto l’alto Patronato dell’Ambasciatore d’Italia Cappello, presso Villa Radetzky a Lubiana (Croazia), premio conferitogli per l’opera, a tema Moda, dal titolo “Abito drappeggiato su manichino con cappello, violino e vaso”.

Affinché la sua arte non andasse persa, scrisse un manuale “Fondamenti di stilismo e modellismo per la progettazione libera su manichino” dove presenta un metodo didattico specifico per la formazione dei giovani stilisti; la nipote Susy Losito Carbone, che ha seguito i seminari e i corsi dove Carbone era docente, si sta dedicando a portare avanti il progetto creativo affinché non vada dimenticata la volontà e l’arte del nonno.
