Grandine sui campi del Fucino, Coldiretti chiede stato calamità: distrutti i raccolti

AVEZZANO – Coldiretti si appella alla Regione Abruzzo per il riconoscimento dello stato di calamità in seguito alla grandinata che ieri pomeriggio ha colpito alcune zone della provincia aquilana, in particolare i territori dei Comuni di Pescina e San Benedetto dei Marsi.
Oggi all’alba, sui terreni devastati, una delegazione di Coldiretti ha constatato danni ingenti: a quanto rilevato ieri in prima battuta si aggiungono oggi le piante di patate, il cui raccolto settembrino risulta compromesso principalmente per la varietà Agria.
“Per le patate in particolare, ma non solo, si teme la cosiddetta asfissia radicale per effetti dell’eccesso di acqua che, al momento, ristagna ancora e che non consentirà una giusta respirazione della stessa pianta – dice il presidente di Coldiretti Pescara, Alfonso Raffaele – Lo scenario di questa mattina è drammatico.
E’ impressionante constatare la forza che in pochi minuti si è riversata sul territorio, al punto da aver spostato i tubi per l’irrigazione. Chiediamo alla Regione di attivare la procedura per il riconoscimento dello stato di calamità”.
Ma oltre alle patate, i danni riguardano anche cipolle, carote, finocchi e insalate varie. “In questo territorio la maggior parte delle aziende hanno la quasi totalità delle loro consistenze aziendali. Il che significa che non possono sperare di raccogliere da altri territori del Fucino non colpiti – dice il direttore di Coldiretti L’Aquila, Domenico Roselli – E’ amaro dover constatare come l’assenza di un serio approccio da parte del mercato assicurativo per il Fucino non abbia messo nelle condizioni gli imprenditori agricoli di avvicinarsi alla tutela del loro reddito attraverso polizze specifiche”.