I pendolari sui bus Pescara-Chieti arrabbiati con Tua: “Tempi di percorrenza lunghissimi, prezzo alto e troppe fermate. Aumentare le No stop”

PESCARA – Pendolari teatini arrabbiati con la Tua del presidente Gabriele De Angelis a causa di una serie di disagi sulla linea, soprattutto quella di ritorno, fra Pescara e Chieti.

Troppe fermate, un’ora di percorrenza per tornare da Pescara a Chieti prezzo del biglietto che sta causando il trasloco dei pendolari sui treni visto che, sostengono, il costo è praticamente identico, ma la comodità di viaggio è tutta un’altra.

Alla luce della storica rivoluzione del Trasporto pubblico Abruzzese e della città di Pescara, quindi, alcuni abitanti della città di Chieti che utilizzano giornalmente il servizio di trasporto pubblico portano alla luce le loro principali perplessità, cercando anche di dialogare con l’azienda di trasporto pubblico Abruzzese, a Tua, appunto.

Eliminando la Linea 8 che portava all’aeroporto, attraversando Via Tiburtina, sostengono che non si faciliterà affatto la percorrenza di chi agevolmente e rapidamente vorrebbe tornare verso Chieti. Servirebbe, secondo pendolari e abitanti di Chieti, aumentare i servizi della Linea Chieti-Pescara No Stop.

“È insostenibile – ci comunicano i viaggiatori   – impiegare un’ora di percorrenza per tornare verso la propria città. Da molti anni infatti la Linea Chieti Pescara è scelta come unica soluzione per tutti i turisti che vogliono andare verso l’aeroporto, ed eliminando la linea 8 sarà l’unica soluzione di trasporto per raggiungere via Tiburtina.

Anche gli operatori di esercizio (gli autisti insomma) lamentano un sempre più forte stress lavorativo legato ai tempi di percorrenza e al numero di fermate, che spesso non sono neanche visibili.

Questa dunque la richiesta dei cittadini, aumentare di poco le corse della Linea NO STOP, oppure creare un altro sistema efficiente per raggiungere Chieti (fare meno fermate su alcune corse).

Molti pendolari inoltre – concludono nella loro denuncia -, scelgono sempre di più di viaggiare con il treno a causa del prezzo quasi uguale del biglietto e per la comodità del trasporto.