I riti del solstizio d’estate: “comparatico” e dono di “sciacquajje” a Pescara e al Museo delle Genti d’Abruzzo

“Riannodare il rapporto con le nostre tradizioni culturali e con l’essenza dell’intero territorio” così come afferma l’antropologa Adriana Gandolfi, presidente di ASTRA Associazione di Amici del Museo delle Genti d’Abruzzo e “conservare e divulgare i beni culturali del territorio con le loro peculiarità etnoantropologiche nonché il recupero di una rinnovata consapevolezza dell’antica cultura agro-pastorale”, come sostenuto dal presidente della Fondazione Genti d’Abruzzo, Emilio Della Cagna,  sono di certo ottime ragioni per dar vita ad un evento celebrativo della festa solstiziale di San Giovanni Battista attraverso un “comparatico” e lo scambio di un dono, appunto gli sciacquajje“,  

Il “comparatico” è un rito – e a tutti gli effetti lo è – nel corso del quale tra due persone, ma in questo caso tra due sodalizi, si dà vita ad un serie di rituali che legheranno per la vita i due soggetti.

E proprio il “comparatico” è quanto ASTRA e Fondazione Genti d’Abruzzo costituiranno per rinsaldare la loro unione attraverso la specialissima donazione di un paio di antichi orecchini, denominati sciacquajje“, che andrà ad incrementare la già importante collezione che anima le grandi sale del Museo delle Genti d’Abruzzo.

Gli “sciacquajje sono un gioiello emblematico dell’arte orafa abruzzese, che frequentemente ricorre nelle opere pittoriche di Francesco Paolo Michetti, indossati dalla moglie, donna Annunziata; la loro particolare foggia li accomuna agli oggetti apotropaici: quelli che venivano utilizzati per scacciare la malasorte, il malocchio e quant’altro di cattivo potesse colpire una persona.

Gli orecchini sono costituti da un semicerchio al quale è di solito unito una mezza luna e una serie di piccoli pendenti che, con il movimento della camminata, urtandosi, producono un suono di delicati campanelli; è quel suono ad allontanare il male. L’atto del dono e il dono stesso assumono un significato ancor più denso se lo scambio avviene nel corso della festa di S. Giovanni Battista: il 24 giugno.  

E proprio a Pescara l’evento del “comparatico” viene drammatizzato in una cerimonia tradizionale che si aprirà alle cinque del mattino, nello spazio di spiaggia dietro la Nave di Cascella, con l’intervento musicale del Maestro Mario Canci, direttore di Abruzzo etnOrchestra “La figlia di Jorio”. 

Celebrando la nascita del sole gli aspiranti “compari” e “commari” bagnandosi con  acqua di mare si scambieranno un mazzolino di fiori di campo ed erbe aromatiche chiamato “ramajette”, recitando la formula dell’eterna amicizia:

Cumbar’e cummarozze, facemece a cumbare, si male ce vulem’ a lu ‘mberne ci ni ieme, si bene ce purteme ‘mbaradise ci artruveme!”

La Nave di Cascella

Alle 19, nella sala “Favetta” del Museo delle Genti d’Abruzzo la cerimonia di donazione degli “sciacquajje” ed il proseguimento del rituale di comparatico tra i presenti.

Seguirà, alle 20,30 una cena ai profumi solstiziali (su prenotazione) preparata dallo chef del Caffè Letterario “I cinque sensi”.

È una data magica, quella del 24 giugno, in particolare la notte tra il 23 e il 24, i cui riti sopravvivono dalla notte dei tempi;

nel solstizio d’estate avviene un passaggio fondamentale nella vita delle culture contadine: dall’inverno freddo, buio, improduttivo, si passa all’estate calda, solare, portatrice di messi e frutti.

Fuoco e acqua ne sono gli elementi primari e fondamentali.

Il fuoco, acceso in grandi falò, brucia le ultime legna dell’inverno; l’acqua viene preparata con erbe diverse per lavarsi e purificarsi e per offrirsi alla nuova bella stagione pronti a “rinascere”.

È proprio in questa data che “si esprime tutta la ricchezza delle tradizioni abruzzesi” afferma Letizia Lizza, direttrice del Museo delle Genti d’Abruzzoe per la nostra istituzione quest’anno si tratta di un’occasione davvero speciale che ci permette di rinnovare il rapporto con ASTRA e di acquisire un gioiello di particolare importanza artistica e antropologica”.

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