Il cambiamento climatico c’è e lo si vede anche in Abruzzo. In esclusiva le proiezioni di Bernardi fino alla fine dell’inverno meteorologico

ROMA – L’altro giorno abbiamo voluto dedicare un articolo alla nevicata di Sulmona semplicemente per fare capire, a chi non ancora lo accetta, che il cambiamento climatico nel mondo in generale ( lo dice e ribadisce la piattaforma Copernicus) c’è ed è evidente.



Una nevicata a larghe falde quella che ha caratterizzato il vissuto della popolazione peligna che nulla toglie alla teoria del riscaldamento globale, ma piuttosto aggiunge visto che una simile precipitazione in altri tempi a Sulmona avrebbe fatto sorridere i caldofili e deluso gli amanti della dama bianca.
Eh, sì… perché le circolazioni di aria fredda, che hanno caratterizzato i tre episodi di quest’anno e che sono state accompagnate da altrettante aree cicloniche, fino a qualche decennio fa avrebbero visto apportare al suolo decine e decine di centimetri di neve su tutto l’entroterra abruzzese e non il nulla come negli ultimi tre anni.



Per tre anni consecutivi, infatti, la città di Sulmona non la si è vista neanche imbiancata da un sottile velo di neve quando anni addietro portava la gente a lamentarsi per l’incapacità che si aveva di liberare le strade da ingenti accumuli della precipitazione più amata dai bambini.
Questo stato di cose se da un lato ha fatto felici le casse del comune, che per tre volte di fila non si è visto sottrarre neanche un centesimo dal capitolo dedicato al piano annuale antineve, dall’altro ci mette di fronte a una situazione che non era mai capitata prima.
E se è vero com’è vero che un indizio non fa una prova tre ne fanno, o ne dovrebbero fare, una certezza.
Il video che ha postato sul suo canale YouTube il meteoman Stefano Bernardi, e che vi invitiamo a seguire, non ci rassicura per niente circa la possibilità che un evento nevoso degno di nota possa entrare a fare parte della storia contemporanea delle aree interne abruzzesi di bassa quota. In compenso, però, di pioggia ne è caduta abbastanza da fare stare tranquilli,almeno per quest’anno, i contadini della zona.
Della serie…chi si contenta, gode.