Il carcere di Sulmona si appresta a divenire il più importante d’Europa e uno dei principali al mondo. Nardella (SPP)- La politica locale supporti adeguatamente le esigenze del maxi penitenziario, non ci si potrà permettere di sbagliare.

Sulmona(L’Aquila)- Il carcere di massima sicurezza di Sulmona si appresta a divenire quello con la più alta concentrazione di mafiosi al mondo e per questo motivo il più importante d’Europa, ovvero uno dei principali al mondo.
La sua capacità rivettiva con l’apertura del nuovo padiglione sarà portata a 650 detenuti complessivi e tutti appartenenti a Cosa Nostra, Camorra, Ndrangheta, Stidda, Sacra Corona Unita, Quarta mafia o mafia foggiana, mafia nigeriana, albanese, etc.
Un Istituto che farà tremare i polsi al solo sentirlo nominare insomma.
Proprio per questo motivo tutti gli attori che dovranno scendere in campo per supportarne il peso devono assolutamente dare il rispettivo, pedissequo contributo.
Ieri è stata la volta dell’assessorato regionale alla Sanità che per il tramite dell’assessora Nicoletta Veri ha fatto intendere che farà tutto quello che ci sarà bisogno di realizzare per garantire il proprio contributo.

Alcuni senatori hanno intrapreso la strada dell’interrogazione parlamentare diretta al ministro Nordio per l’ottenimento di sufficienti garanzie in merito al potenziamento delle competenze spettanti al Ministero della Giustizia, non ultime il miglioramento della logistica e degli organici di polizia Penitenziaria oltre che del Comparto Funzioni Centrali.
Quella che ora si deve dare e molto da fare è la politica locale troppo spesso nel passato portata a tenere, con le debiti eccezioni, un carcere di questa portata ai margini della sua attenzione
Pensare si possa tenere fuori dall’agenda politico-amministrativo una realtà così straordinariamente strategica rappresenterà un grandissimo errore.
Bene farebbero i futuri candidati a mettere soprattutto il carcere peligno al centro del loro programma politico.
La responsabilità in ordine alla adeguata gestione di un apparato così importante non potrà, infatti, che essere anche di chi amministrerà la casa comunale nel cui territorio insiste la Casa di Reclusione.
Personalmente sarò pronto a dare un contributo in merito.

Un messaggio, infine,seppur sono convinto non c’è ne sarà bisogno vista la grande intelligenza che lo contraddistingue, lo vorrei lanciare anche al ill.mo Prefetto affinché il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza da lui presieduto tenga conto dell’avvento oramai prossimo venturo di una bella “gatta da pelare”, il carcere più famoso d’Europa appunto anche perché non ci si potrà permettere di sbagliare.
-Così il Vice Segretario Generale SPP Mauro Nardella-