Il Cardinale Giulio Raimondo Mazzarino tracciò un intenso percorso di vita

PESCINA – Come fosse un forziere della sapienza, situata nel settore orientale della piana del Fucino e lungo la valle del Giovenco, si adagia preziosa l’amata Pescina, terra ricca di risorse storiche nonché candidata a Capitale della Cultura italiana 2025, giunta tra le dieci finaliste.

In questo posto magico, dove il tempo si racconta tra le pieghe eterne di importanti uomini che, in un certo qual modo, hanno lasciato un segno con delle buone azioni, ricordiamo il Cardinale Giulio Raimondo Mazzarino e l’intellettuale Ignazio Silone, propagandone il loro valore, decisamente intramontabile sulle nobili morali.

Tuttavia, in tal contesto, incentreremo l’attenzione sul Mazzarino che fu un cardinale, politico e diplomatico italiano attivo in particolar modo in Francia, dove servì come Principale Ministro sotto il regno di Luigi XIV. 

Nato a Pescina il 14 luglio del 1602, fu il primogenito di sei figli di Pietro Mazzarino (un nobile siciliano) e di Ortensia Bufalini (una nobildonna umbra). 

Crebbe a Roma, dove studiò nell’ambito Collegio Romano dei Gesuiti, ma senza prendere i voti religiosi in quest’ordine. 

Si laureò nel 1628 a Roma in diritto civile e in diritto canonico presso l’università “La Sapienza”.

Nel suo intenso percorso di vita, fu nominato cardinale – il 16 dicembre 1641 – dal pontefice Urbano VIII ma, non avendo mai preso gli ordini, non gli fu assegnata alcuna diaconia. 

Nonostante ciò, nel 1652, venne nominato vescovo di Metz e nel 1654 gli venne assegnata in affidamento l’abbazia di Cluny.

La Casa Museo di Giulio Raimondo Mazzarino infonde luce al futuro

Il museo del Mazzarino si trova in una palazzina risalente al 1971-1972 per merito dell’ingegnere Gervaso Rancilio ed è collocato nella zona superiore del centro storico di Pescina, a breve distanza dalla tomba di Ignazio Silone. 

All’interno, un ampio salone ospita la biblioteca e viene usufruito benanche come sala lettura e, proprio in questo posto dalle pagine storiche, vi è esposta la copia dell’atto di nascita del Mazzarino.

Inoltre, vi sono anche alcune grandi foto di Pescina prima del sisma. 

Giungendo al salone superiore saremo accompagnati da interessanti dipinti di contemporanei omaggiando il pregevole museo e, tuttavia, anche il dipinto “La rinascita della vita” della qui presente scrivente, è collocato in loco con annessa targa nominativa e didascalia. 

Facendo ingresso nel salone troveremo un’accogliente sala conferenza dove sono esposti numerosi documenti e cimeli relativi alla vita e alle opere letterarie del cardinale. 

Tra i rari cimeli vi è un antico volume manoscritto, donato al museo dal pescinese Antonio Villanucci che tratta la vita del Mazzarino, scritto nel XVIII secolo dal napoletano Luigi Parlati.

Sicché, camminando lentamente tra le vie della città, ci sembrerà di ripercorrere la vita di chi ci ha preceduto e, con il fiato sospeso dalla bellezza e dallo stupore che ci è dato ricevere, ne motiveremo i nostri orizzonti mirando il cielo… poiché quel cielo pescinese essendo scandito dai minuti che oltrepassano il tempo riesce ad infondere, ammirevolmente, della buona luce al futuro.