“Il centrodestra nega aiuti a studenti che hanno bisogno”

Questa la denuncia a firme congiunte dei “Giovani Democratici Abruzzo” e del “Movimento Giovanile della Sinistra Abruzzo”, che aggiunge “Negano a chi ha bisogno e li concedono ai redditi alti o altissimi”.

Una dura presa di posizione dei movimenti di centrosinistra nel frangente universitario. Tuonano infatti:”Ritirare l’emendamento della vergogna e stabilire una soglia ISEE per aiutare tutti i bisognosi. Questa volta si è decisamente passato il segno della decenza.”

La contestazione nasce dopo la lettura dell’emendamento stilato dal centrodestra, contenuto nel Progetto di Legge 118/2020 in materia di aiuti post emergenza COVID-19. “Il centrodestra sceglie da che parte stare, negando l’aiuto di 500 euro per gli studenti fuori sede, ai più indigenti e meritevoli, per garantirlo a chi proviene da famiglie con redditi alti o altissimi.”

L’emendamento 186 al testo, presentato il 14 maggio (a firma Bocchino, D’Amario, Santangelo, D’Incecco, Sospiri, Testa, Quaresimale), propone infatti di destinare il contributo di 500 euro “agli studenti abruzzesi fuori sede non beneficiari alla data del 30 aprile 2020 di borse di studio o altre contribuzioni previste per le medesime finalità”.

Spiegano i giovani dem quindi:”Sostanzialmente viene ad essere introdotto da questo emendamento un criterio di reddito al contrario, escludente proprio nei confronti dei più deboli, per il quale fra uno studente con 250.000€ di ISEE e uno figlio di disoccupati beneficiario di borsa di studio, il primo sarebbe l’unico a vedersi accreditati 500 euro dalla Regione Abruzzo.”

Si capisce già da questa breve spiegazione il perché questo emendamento possa essere ritenuto “vergognoso e indegno di un Paese in cui uguaglianza sostanziale e diritto allo studio sono princìpi sanciti dalla Costituzione”, come viene precisato dal movimento del settore universitario.

Inoltre, aggiungono:”L’emendamento però risulta altresì vergognoso perché veicola esplicitamente il principio per il quale la borsa di studio sarebbe un sostegno escludente rispetto ad altre forme di aiuto economico in questa drammatica emergenza. Ricordiamo ai consiglieri firmatari che le borse di studio sono un mezzo strutturale di garanzia del diritto allo studio che nulla hanno a che vedere con situazioni emergenziali come quella ingenerata dalla pandemia di COVID-19. Esse inoltre sono destinate al vitto e alle spese di studio in senso stretto, non al pagamento dei canoni di locazione residenziali. La maggioranza si renda conto velocemente della illogicità vergognosa di questo emendamento e lo ritiri
votando a favore di quello presentato dai consiglieri del Partito Democratico su proposta dei Giovani Democratici e del Movimento Giovanile della Sinistra, che propone di erogare il sostegno a tutti gli studenti abruzzesi fuori sede e non abruzzesi fuori sede in Abruzzo (a condizione che non ricevano già analoga forma di sostegno dalla loro regione di residenza) con ISEE non superiore ai 23.508,78€, per dare un aiuto
concreto a chi ne ha davvero bisogno e fare dell’Abruzzo una regione in cui si possa rimanere a studiare anche dopo questa drammatica emergenza. Invitiamo anche la maggioranza a finanziare davvero questa manovra, con almeno 5 milioni di euro che
servirebbero ad aiutare almeno diecimila studenti, e non con quel milione di euro proposto in un altro emendamento della maggioranza (il 183), sufficiente per appena duemila universitari fuori sede, che suona
come una ennesima presa in giro a questa categoria. La Regione Abruzzo aiuti chi ha davvero bisogno di essere sostenuto, e non sia il bancomat dei soliti privilegiati sperperando denaro pubblico.”

Marsilio sempre più sotto attacco dall’opposizione, che hanno evidenziato più volte i limiti dei provvedimenti del governatore. Che la gestione del Covid rappresenti un ostacolo insormontabile per il Governatore della Regione? Opposizioni sul piede di guerra, mentre l’Abruzzo cerca di rialzarsi per l’ennesima volta. Questo il quadro per la volata verso la fine della fase 2.

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