Il M5S riporta l’attenzione sulla gestione della sanità: duri Pettinari, Marcozzi e Taglieri

Il MoVimento 5 stelle continua ad accentrare il suo dibattito in Regione sul tema sanità. La tematica, al centro dell’interesse come poche volte nella storia moderna, risulta essere ancora afflitta da diverse problematiche, che i pentastellati portano avanti.

Sul fronte del personale sanitario si muove Domenico Pettinari, Vicepresidente del consiglio regionale, che dichiara:”

Ci sono storie belle che dimostrano la tempra e la forza di noi abruzzesi anche quando tutto intorno è difficile. Ce lo hanno dimostrato i nostri medici ed infermieri che ogni giorno svolgono un lavoro straordinario in corsia, con i pochi mezzi che hanno a disposizione, ma senza perdere mai il coraggio e la voglia di salvare persone. Penso all’ospedale di Penne, e porto questo esempio per un motivo specifico. A causa dei numerosi tagli attuati dalla politica di centro destra e centro sinistra il San Massimo non aveva più il reparto di rianimazione. In un momento come questo avrebbero potuto alzare le mani perché senza strumenti. Ma fonti interne all’ospedale, autorevoli fonti, mi hanno informato che in sole due ore, grazie all’aiuto e all’abnegazione di tutto il personale, dai coordinatore fino all’ultimo degli OSS, il reparto è stato riattivato garantendo quattro postazioni. Un reparto che era chiuso ormai da sette anni circa. Lo hanno fatto sacrificando il tempo dato alle proprie famiglie, lavorando con turni di 24 ore e garantendo assistenza ai malati sette giorni su sette. Il San Massimo di Penne è tra gli ospedali che è stato più colpito dalla mannaia della politica, ma nonostante tutto il suo personale non si è mai tirato indietro ha lavorato nel silenzio aiutando tanti malati.
A loro va il mio personale ringraziamento. E da loro lo estendo a tutti gli infermieri, i medici e il personale sanitario di ogni grado che in questi momenti difficili sono stati costretti a sopperire la carenza di una politica che ha applicato drastici tagli e una dirigenza troppo spesso confusa e senza una visione a lungo termine. Queste persone che tanto hanno fatto avendo poco o nulla in mano sono eroi dei nostri giorni e spero che se lo ricordi bene chi è al Governo di questa Regione e gestisce la sanità pubblica, perché se c’è qualcosa da imparare da questa pandemia è che la sanità va tutelata, la salute è un diritto di tutti e non possiamo mai più farci trovare impreparati”

Taglieri e Marcozzi invece riaccendono le critiche sul dibattito sanità pubblica-privata. Il Capogruppo M5S in Regione Abruzzo Sara Marcozzi interviene in merito alle questioni che riguardano la Giunta regionale e la sanità privata. “L’ordinanza numero 28 di Regione Abruzzo, in cui si annunciano accordi di collaborazione con le cliniche private, va nella direzione opposta rispetto a ciò che l’emergenza Coronavirus avrebbe dovuto insegnarci, cioè che la sanità pubblica è sacra e, soprattutto, deve essere messa nelle condizioni di poter operare sul territorio nel migliore dei modi. Noi lo abbiamo ripetuto anche nel corso dell’ultimo Consiglio regionale, abbiamo invitato la Giunta a fare tutte le valutazioni del caso per rendere ancora più efficiente il pubblico e, di tutta risposta, la prima reazione è stata quella di chiudere accordi di collaborazione con le cliniche private accredite per l’assistenza ospedaliera”.

“Oltretutto i numeri che registriamo adesso in Regione, testimoniano come non ci fosse alcuna urgenza di correre dal privato già in questa fase”, aggiunge il Vice Presidente della Commissione Sanità Francesco Taglieri. “Come certificato da uno studio pubblicato da Panorama, gli abruzzesi, tra i cittadini di tutte le Regioni italiane, si sono dimostrati i più attenti nel rispettare le misure restrittive emanate dai Decreti del Governo Conte. Ciò ha consentito di contenere al massimo i contagi da Coronavirus e affrontare l’emergenza con numeri inferiori rispetto a quanto le previsioni lasciassero intendere. Per questo dobbiamo ringraziare i nostri cittadini, perché è il distanziamento sociale lo strumento più efficace per limitare i nuovi casi da Covid-19. A maggior ragione, non si capisce il motivo per cui fosse necessario impegnare già adesso i privati con accordi che dovranno comunque essere onorati, anche nel caso in cui non dovesse esserci necessità di intervenire. In altre Regioni d’Italia, dove i numeri sono peggiori rispetto a quelli che registriamo noi, l’intervento del privato è inevitabile, ed è giusto che il governo nazionale abbia previsto anche questa tipologia di intese. Ma in Abruzzo la situazione è diversa, e con investimenti mirati nella nostra sanità possiamo impiegare soldi pubblici dove è realmente necessario. Sia per l’emergenza attuale che per il futuro”.

“Invece di affrettarsi a chiudere accordi con i privati – conclude Marcozzi – la Giunta Lega-FDI farebbe bene ad analizzare la situazione territoriale, vedere quali sono le necessità e muoversi di conseguenza. Per esempio, riaprendo quelle strutture che negli anni sono state tagliate, anche dallo stesso centro destra, attualmente al governo della Regione, nel corso della Giunta Chiodi. Quindi il Presidente Marsilio e l’Assessore Verì pensino prima a queste strutture e a utilizzare l’emergenza per rafforzare veramente la sanità pubblica e semmai, solo in un secondo momento, a intervenire su quella privata. Il Coronavirus ci sta insegnando che bisogna andare oltre l’ordinario per affrontare emergenze straordinarie, e che dovremo farci trovare pronti nei prossimi anni. La sanità pubblica è sicuramente lo strumento migliore che abbiamo a disposizione. Renderla più forte significa fare l’interesse dei cittadini, ed è questo il primo dovere di un buon Governo regionale”.

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