“Il Natale di una volta” di Maria Assunta Oddi celebra il vero significato della Festa dell’Amore
In questa emozionante lirica piena di memorie, la scrittrice dei Marsi Maria Assunta Oddi, racconta il Natale della sua infanzia vestito di quell’abito eterno che si chiama “Amore”.
In un mondo dove tanti bambini soffrono per la guerra, per la fame, per la mancanza di una famiglia se possiamo godere dell’affetto dei nostri cari non serve desiderare altro.
Natale di una volta.
L’ aria calda seduta
davanti al camino
tenevo stretta tra le mani
gelate dall’inverno nel cortile.
Le stelle mio padre mi portò
a guardare in alto nella serena.
Un velo bianco di brina e luce
immaginai ammantare
il bambino appena nato.
La meraviglia come
vaga inquietudine
ancora oggi nel tempo del disincanto
parla allegorie di stelle e fiori
di arcobaleni e orchestre di usignoli.
L’odore speziato dei dolci
cagginetti riposti nel cesto
in basso alla credenza
profumavano sapori contadini
tra antichi canovacci.
Era un tempo povero
eppur ricco d’eterno.
Tra gli abbracci dei fratelli
giochi interminabili.
Sull’alitare tremulo
del firmamento la casa paterna
nel ricordo bisbiglia amore
di un Dio stupore
incarnato sul calice aperto
del mondo fatto
tabernacolo sacro.
Mia madre assorta
e bruna come la terra
accarezzava con le mani
dell’anima il mio cuore fanciullo
affinché facessi dei silenzi
del mondo e del suo travaglio
splendore loquace d’affetti.
Oh, il senso del mio esistere
è giustificato da quel lucente attimo!
Da lei ho udito per la prima volta
il canto d’amore farsi lode alla vita.
Al suon della sua voce scrivo allegorie
per annodare i segreti nel giubilo
fragrante dei giorni che verranno:
speranza di rivivere nel tesoro
inviolabile del tempo felice
il Natale di una volta.
Ogni volta.
Maria Assunta Oddi