Il paese di Bisegna è a secco dalla “Ferriera”, mentre dall’altra sorgente “Pulciara”, addirittura viene captata acqua anche per altre zone lontane

BISEGNA – Da domenica scorsa, nei rubinetti delle abitazioni di Bisegna non sgorga una goccia d’acqua. Nei tubi dell’adduzione alla sorgente “La Ferriera” (sotto il Paese) non arriva quel prezioso liquido, che poi avrebbe dovuto riempire i serbatori. E ci risiamo, perché non è la prima volta che nelle case della poca gente rimasta a tenere in vita quel bellissimo angolo del Parco nazionale d’Abruzzo, ai tanti problemi si aggiunge anche quello della mancanza di acqua.

Un problema incancrenito, che si trascina da decenni, con provvedimenti tampone all’occorrenza e del tutto occasionali, senza mai mettere in campo un intervento strutturale. E su questo c’è molta confusione, perché dopo tante richieste, anche in occasione dei cosiddetti “forum di ascolto” con le popolazioni a seguito del tanto decantato “contratto di fiume”, non si è riuscito finora a confrontarsi col CAM (ente di gestore) sul quantitativo effettivo di acqua prelevato nel tenimento di Bisegna e condotto altrove. Perché?

La prima scaturigine della “Sorgente” pare da tempo soggetta a flusso discontinuo: ora si dice che pure la sorgente La Ferriera” e a secco. Rimane solo la sorgente “Pulciara”, fortunatamente attiva, da dove viene pompata l’acqua per il serbatoio delle abitazioni della frazione di San Sebastiano dei Marsi e da dove viene anche prelevata acqua, intubata, e indirizzato altrove (anche nell’aquilano?) attraverso una centrale di sollevamento posta quasi a metà della Valle del Giovenco. Sono decenni che si continua a chiedere se: quest’ultima captazione è ancora possibile, vista l’abbondanza di acqua del Gran Sasso?

Da parte del Cam, avvisato dal Comune di Bisegna, si è registrato un pronto intervento con un’autobotte e l’avvio dei lavori per un collegamento “volante”: dalla sorgente “Pulciara” al serbatoio dell’abitato di Bisegna. Intervento tampone?

Intanto c’è mobilitazione anche da parte del Comitato Civico Ponte Giovenco

Ecco la nota.

Silvano Di Pirro

“Il paese di Bisegna da Domenica 17 novembre è completamente senza acqua. praticamente a secco.

Questo disagio non è stato causato da un guasto o da una rottura delle condutture idriche ma al contrario è stato causato dalla totale mancanza di acqua!!  Infatti la sorgente denominata La Ferriera che rifornisce l’impianto idrico di Bisegna si è completamente prosciugata.

Ma la Società che gestisce il ciclo idrico di Bisegna, il CAM, non ha riscontrato nei mesi o addirittura negli anni scorsi il progressivo abbassamento della falda acquifera della falda acquifera la Sorgenza?

I cittadini di Bisegna, già provati da continui e sistematici tagli ai servizi sociali essenziali, da giorni sono costretti a subire una situazione gravissima dovuta appunto alla totale mancanza di acqua!!

Abbandono del territorio e totale assenza di manutenzioni programmate e di cura dei beni comuni alimentano condizioni di vita difficilissime favorendo lo spopolamento.

Chiediamo al CAM di accelerare i lavori in corso per ripristinare in  brevissimo tempo il servizio idrico completo per i cittadini di Bisegna  e chiediamo al Comune Bisegna di seguire costantemente l’andamento dei lavori e di informare i Cittadini circa il ripristino del servizio idrico.

È molto difficile per i Cittadini trovare giustificazioni per una simile situazione!!!” – Silvano Di Pirro, Presidente Comitato Civico Ponte Giovenco.