Il più piccolo crostaceo di acqua dolce “ritrovato” nel fiume Fino

Montesilvano – Nel fiume Fino, trovato il più piccolo crostaceo d’acqua dolce, il Palaemonetes antennarius (H. Milne-Edwards, 1837), appartenente alla famiglia Palaemonidae. Fino a 40 anni fa era diffuso nel bacino fluviale Tavo, Fino, Saline, ma poi, con il crescere dell’inquinamento, era praticamente sparito e presente solo in alcune cave perifluviali.

fiume Fino

Nella Provincia di Pescara il Fino scorre per circa 15 chilometri. Lambisce: Elice, Città Sant’Angelo, Penne, Picciano e Collecorvino, ed arriva alla località Congiunti, dove confluisce nel fiume Tavo con il quale forma il fiume Saline.

Il monitoraggio zoologico operato dai tecnici della Nuovo Saline Onlus ha permesso il “ritrovamento” di numerosi Palaemonetes antennarius, nell’asta fluviale  in un tratto del basso Fino.

“E’ la quarta specie di crostacei d’acqua dolce censiti nel bacino fluviale monitorato e la seconda specie autoctona osservata. La costante attività di monitoraggio, studio e ricerca, unita alla passione, impegno e professionalità dei tecnici impegnati continua a svelare i tesori zoologici del nostro martoriato e sfruttato bacino fluviale”, precisano dalla Nuova Saline onlus.

“L’attività di monitoraggio fluviale, che include l’analisi entomologica del biotipo acquatico, non si interrompe in inverno. La componente del benthos entomologico dulciacquicolo (insetti che vivono sul fondo del fiume) è un bioindicatore importantissimo per valutare lo stato di salute di un segmento fluviale e questi controlli (e conseguenti analisi) va svolta costantemente nell’arco dell’anno per fornire dati esaustivi. Con costanza, professionalità e passione i tecnici di Nuovo Saline Onlus non mettono in primo piano i sacrifici che questo comporta ma l’importanza del servizio reso al fiume e alla comunità”.

(foto e documentazione di Nuovo Saline Onlus)

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