Il significato e la vera essenza del reato di corruzione visto dall’avvocato Antonio La Scala

BARI – Uno dei nostri inviati in Puglia ha avuto il merito e l’onore di incontrare uno dei maggiori esponenti culturali in tema di legalità vale a dire l’avvocato Antonio Maria La Scala, creatore di GENS NOVA nonché presidente del collegio dei Probiviri dell’International Police Association e dell’Anfi, Associazione nazionale finanzieri d’Italia.

La scorsa volta con lui abbiamo discusso dell’utilità del carcere. Oggi, invece, parliamo del reato di corruzione. Il reato di corruzione, secondo l’avvocato Antonio Maria La Scala, opportunamente intervistato da Espressione24 ed il cui video riportiamo di seguito, va visto più come un tradimento nei confronti dello Stato che come un semplice contenuto del Codice penale.

Sempre secondo La Scala tale reato rappresenta il padre di tutti i reati. Crediamo fermamente che ciò che ha riferito ai nostri microfoni dall’avvocato non solo va condiviso, ma fortemente appoggiato.

Lo diciamo perché combattere questa forma di crimine significa mettere tutta l’amministrazione pubblica, e quindi tutti noi, sotto protezione, facendo prevalere la meritocrazia e non i favori che spesso portano il sistema a collassare più che ad emergere.

L’avvocato La Scala (a destra) con il nostro Mauro Nardella

Come si sa, tale reato consiste nell’indebito ricevimento di denaro o altra utilità da parte di un pubblico ufficiale per l’esercizio delle sue funzioni o dei suoi poteri. In sostanza, un pubblico ufficiale, per compiere un atto ufficiale o per non compierlo, riceve un compenso non dovuto.

La corruzione è quindi un reato che si configura quando un pubblico ufficiale, in cambio di un compenso che non gli è dovuto, compie un atto relativo alle sue funzioni o omette di compierlo. Questo compenso può essere denaro, ma anche altra utilità, come una promessa o un favore.

Esistono diverse forme di corruzione, tra cui:

  • Corruzione per l’esercizio della funzione (art. 318 c.p.): il pubblico ufficiale riceve un compenso per compiere un atto ufficiale.
  • Corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio (art. 319 c.p.): il pubblico ufficiale riceve un compenso per compiere un atto contrario ai suoi doveri d’ufficio.
  • Corruzione in atti giudiziari (art. 319-bis c.p.): il pubblico ufficiale riceve un compenso per compiere un atto giudiziario.
  • Induzione indebita a dare o promettere utilità (art. 319-ter c.p.): chiunque induce un pubblico ufficiale a ricevere un compenso non dovuto.

La pena per il reato di corruzione è la reclusione da tre a otto anni.

Espressione24 si unisce a Radio Mola International nella produzione di eventi culturali che, mettendo al centro l’insegnamento dell’avvocato Antonio Maria La Scala, facciano dell’educazione civica un ottimo strumento per fare crescere lo Stato.