Il Sindaco di Tagliacozzo oggi in Commissione Regionale Sanità. Giovagnorio: «Perdere questo ospedale sconfitta per tutto il territorio»

TAGLIACOZZO – Ospedale “Umberto I” di Tagliacozzo, è fissato per oggi pomeriggio, a partire dalle 14,30, il confronto fra la Regione Abruzzo, in particolare l’assessore alla sanità Nicoletta Verì e il Presidente Marsilio, con il Sindaco di Tagliacozzo, Vincenzo Giovagnorio.

Il primo cittadino, che nei gironi scorso ha pesantemente polemizzato con la Regione per la sostanziale chiusura del nosocomio tagliacozzano, infatti, è stato convocato nella sala “G. D’Annunzio” del Palazzo dell’Emiciclo a L’Aquila, insieme ad altri sindaci, in audizione alla riunione della V Commissione regionale “Salute, Sicurezza Sociale, Cultura, Formazione e Lavoro”.

La discussione, ovviamente, verterà su criticità e problematiche insorte con le disposizioni del nuovo Piano della “Reingegnerizzazione della governance sanitaria – Rete ospedaliera”.

Vincenzo Giovagnorio

«Per la prima volta – ha dichiarato il Sindaco Giovagnorio – ho l’occasione, a nome dell’Amministrazione comunale della Città di Tagliacozzo e di tutte le Amministrazioni della Marsica e di altri Comuni che hanno adottato la mozione a salvaguardia dell’Umberto I, di illustrare all’Assemblea della Commissione regionale le nostre ragioni e i motivi per cui il Codice di presidio è giusto che venga reinserito nel Piano di riordino della rete ospedaliera.

 Abbiamo proposto, infatti, che il paragrafo inerente la struttura di Tagliacozzo, venisse emendato e che si riconfermasse sul nuovo piano quel codice, ora cancellato, che ci dà titolarità di ospedale e ci garantisce la sopravvivenza del presidio.

Dopo 40 anni di battaglie, diversamente – prosegue -, l’Ospedale di Tagliacozzo non sarà più tale.

Il Consigliere regionale di Fi, Simone Angelosante, si è fatto carico di presentare l’emendamento, con l’appoggio dei colleghi Consiglieri del suo Gruppo e di altri Consiglieri regionali.

Se cancellano l’ospedale di Tagliacozzo – conclude Giovagnorio – sarà una perdita dell’intero territorio marsicano, provinciale e regionale!».