Il “Video della Domenica” di Espressione24. Porta Napoli a Sulmona: Quando le pietre parlano di noi

SULMONA – Nata nel cuore del Medioevo, quando Sulmona si fortificava sotto il Regno angioino, Porta Napoli fu costruita per proteggere la città, ma soprattutto per accoglierla. Per secoli vide passare uomini, carri, mercanti, soldati. Ma vide anche passare speranze.

Un aneddoto dell’Ottocento racconta che questa fosse la “Porta dei Matrimoni”: si dice che gli sposi, prima di dirigersi alla vicina chiesetta della Madonna della Pace, attraversassero l’arco in cerca di fortuna e solidità per il loro amore. Non erano le pietre a benedire – pensavano – ma ciò che esse rappresentavano: stabilità, radice, protezione.

E qualcuno sostiene che certi rilievi e simboli, forse di origine romana, incisi sulla facciata, richiamassero proprio il mistero del destino e della fortuna.

Un invito alla città: fermarsi e ricordare.

Oggi, nel tempo della corsa, Porta Napoli ci parla di sosta.

Mentre tutto ci spinge a guardare avanti, questo arco ci invita a guardare dentro. A chiederci chi siamo, da dove veniamo, dove stiamo andando.

Ogni cittadino, passando sotto di essa, dovrebbe chinare leggermente il pensiero, come si fa davanti a ciò che merita rispetto.

Ogni amministrazione dovrebbe vederla come un impegno: custodire, non abbattere; valorizzare, non dimenticare. Perché una città che distrugge i propri simboli – che siano porte, piazze, o stadi storici – perde un pezzo di sé.

… e… un invito al viaggiatore.

“A te che arrivi a Sulmona, turista o pellegrino, non attraversare in fretta.

Fermati sotto Porta Napoli. Ascolta il rumore antico del silenzio.

Non cercare lontano ciò che forse insegui da sempre: fortuna, pace, identità.

Qui, tra queste pietre, è custodito un messaggio semplice:

la felicità non è altrove. È nel riconoscere ciò che abbiamo,

nel ringraziare ciò che siamo”.

VIDEO DI MAURO NARDELLA