Il Wwf contro la cattura e soppressione cinghiali a Punta Aderci: chiesto al Comune l’utilizzo di sistemi ecologici e preventivi

VASTO – “Basta con la cattura dei cinghiali nella Riserva naturale regionale di Punta Aderci. Serve un approccio serio e scientifico, non scorciatoie inutili”.

Lo chiede il Wwf Abruzzo al Comune di Vasto.

L’associazione esprime forte preoccupazione e contrarietà rispetto all’intenzione dell’amministrazione di procedere al blocco e successiva soppressione dei cinghiali all’interno della riserva attraverso l’uso di trappole tipo ‘Pig Brig’.

“L’eliminazione dei cinghiali all’interno di Punta Aderci rappresenta una scorciatoia inefficace, già ampiamente contestata – fa sapere il Wwf regionale – nel piano triennale di gestione e controllo dei cinghiali approvato per le riserve regionali marina di Vasto e Punta Aderci”. L’associazione aveva già espresso critiche sulle modalità di censimento svolte in sole tre giornate primaverili e i contenuti del piano che risulta carente dal punto di vista scientifico e tecnico, volutamente impostato sull’uccisione dei cinghiali.

“Prima di ricorrere a piani di abbattimento o a sistemi di cattura e soppressione – aggiungono dal Wwf Abruzzo -, è fondamentale condurre un’analisi approfondita dei metodi ecologici e orientare gli interventi verso strategie di prevenzione fondate su criteri scientifici. Solo attraverso una sperimentazione concreta delle tecniche di prevenzione, al momento ancora carente nelle riserve vastesi, sarà possibile individuare soluzioni realmente efficaci e rispettose dell’equilibrio ambientale”.

Il Wwf torna a chiedere al Comune un approccio serio e strutturato che includa: l’uso di recinzioni elettrificate, dissuasori acustici e visivi per prevenire danni alle colture riducendo il rischio di incidenti stradali; la bonifica dei rifiuti che costituiscono uno dei principali attrattori; nuovi monitoraggi della densità della specie, trasparenza sulle azioni già svolte e sui risultati effettivi.