Impianto irriguo Fucino, Fina all’assessore regionale Imprudente: «Oggi scadenza, a che punto è il progetto?»

AVEZZANO – Che fine ha fatto il progetto per il nuovo impianto irriguo della Piana del Fucino? A chiederlo è il neo senatore del Pd, Michele Fina, che è anche segretario regionale del partito, all’assessore regionale Emanuele Imprudente, Marco Marsilio.

Come si ricorderà, infatti, nel mese di giugno prese le mosse la polemica dopo che la Regione Abruzzo destinò i ricavi della vendita del magazzino Covalpa a progetti destinati non alla Marsica.

Tra questi quello dell’irriguo del Fucino, se non per primo.

Una situazione alla quale pareva aver messo rimedio la Ministra Carfagna, riaprendo le porte a finanziamenti governativi.

Ma il progetto, a quanto pare, che doveva essere pronto per metà settembre e poi approvato e inviato al governo per il vaglio e l’eventuale finanziamento, a quanto pare deve aver reso un’uscita sbagliata sull’autostrada da Pescara a Roma.

Ammesso che sia mai partito.

A chiedere chiarimenti, dopo averlo già fatto qualche giorno fa, oggi torna il senatore Pd Michele Fina, e proprio nell’ultimo giorno utile per la presentazione al Contratto istituzionale “Acqua Bene Comune”.

«Dopo il preoccupante silenzio seguito alle sollecitazioni di qualche giorno fa – dice il senatore Michele Fina – , torniamo a chiedere all’assessore Imprudente notizie sull’impianto irriguo del Fucino, opera fondamentale per l’economia della Marsica, le risorse per la cui realizzazione sono state sottratte da questa amministrazione regionale e mai recuperate.

Oggi scade il termine per farlo presentando il progetto per il Contratto istituzionale di sviluppo “Acqua Bene Comune”- incalza – , che era stato indicato come strada maestra per riavere i fondi.

Aspettiamo, in particolare i cittadini abruzzesi e marsicani, gli operatori agricoli, la conferma che l’iter sia andato a buon fine.

Si tratta di una questione troppo importante per l’economia del territorio – conclude Fina – per lasciarla appesa alla furbizia delle false promesse».

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