Inaugurato a Collelongo il murale dedicato a Piergiorgio Frassati, il giovane studente che sarà canonizzato insieme a Carlo Acutis

COLLELONGO – Ieri a Collelongo, alla presenza del vescovo, l’inaugurazione e la benedizione del grande murale dedicato a Piergiorgio Frassati, il giovane studente torinese che dedicò la vita a iniziative di sviluppo sociale e di carità verso poveri e malati e che il giorno 7 settembre sarà canonizzato da papa Leone XIV insieme a Carlo Acutis.

Il grande murale è frutto di un progetto che parte da lontano e che ha unito nell’impegno, nella motivazione e nella realizzazione l’intera comunità diocesana. M.L.A.C. e A.C. diocesani, A.G.E.S.C.I., comune di Collelongo, sezione C.A.I. di Vallelonga-Coppo dell’Orso hanno presentato il progetto “Un santo ad arte” per il XIX concorso “Lavoro e Pastorale. Idee in movimento” vincendolo.

Subito è partito il coinvolgimento dell’Azione Cattolica per lanciare un contest sul disegno da proporre come base per la realizzazione del murale e, contemporaneamente, il coinvolgimento del M.S.A.C., con i giovanissimi, per individuare una frase significativa dell’opera di Frassati da inserire nel murale da realizzare.

Poi, nella splendida cornice naturalistica di Collelongo, da cui parte il sentiero già dedicato a Frassati e inaugurato nel 2016, un nutrito gruppo di giovani e di giovanissimi, guidato dall’ispirazione artistica di Chiara Ranalletta che ha tradotto i prodotti dei contest in un progetto grafico per il murale, ha iniziato a lavorare per le strade del paese, aiutato da una splendida collaborazione della gente del posto che lo ha supportato, nutrito, incoraggiato.

LE PAROLE DEL VESCOVO

«Carissimi, il murale che oggi benediciamo – ha detto il vescovo nel suo intervento – non è solo un’opera d’arte, bensì un segno vivente di speranza, fede e bellezza. Nel volto di Pier Giorgio che da queste pareti ci guarda, ritroviamo l’espressione sincera di una giovinezza piena di cielo. Non una giovinezza spensierata o superficiale, ma radicata nella fede, nella ricerca del Vero, nella passione per il bene, e — come ci ricordano le sue stesse parole — nell’amore profondo per le montagne, che per lui non erano solo un luogo fisico, ma una via per salire a Dio.

Collelongo diventa oggi più che mai un luogo di memoria viva, perché qui inizia uno dei Sentieri Frassati, vie spirituali che ci insegnano a salire non solo fisicamente, ma interiormente. Il murale ci indica questo cammino, come un’icona moderna che parla con i colori e le forme della santità giovane, possibile, quotidiana. Pier Giorgio non ha compiuto gesti clamorosi, ma ha trasformato la sua vita ordinaria in qualcosa di straordinario attraverso la carità, l’amicizia, la preghiera, la giustizia. È stato, come spesso lo ricordiamo, “l’uomo delle otto beatitudini”.

Il suo amore per i poveri, per l’Eucaristia, per la montagna, è diventato un inno alla bellezza della vita cristiana vissuta con radicalità e gioia. Questa immagine che oggi benediciamo ci accompagni, ci interroghi, ci incoraggi. Inviti i giovani a credere che si può essere santi anche oggi, che si può amare Dio con tutto il cuore e allo stesso tempo vivere nel mondo, con i piedi ben piantati sulla terra e lo sguardo rivolto al cielo. A te, beato Pier Giorgio, affidiamo i passi di chi percorrerà questo sentiero. Fa’ che ogni passo sia anche un avanzare nello Spirito. E insegnaci, ancora una volta, che “verso l’alto” è l’unica direzione in cui vale la pena vivere. Amen».

Tra i tanti che hanno collaborato alla realizzazione del murale: Francesco di Biase, Edoardo Onori, Benedetta De Bernardinis, Tecla Chicarella, Alessia Mammarella, Lorenza Mammarella, Paolo Buongiovanni, Eleonora Tomei, Maia Ranalletta, Aurora Amicuzi, Donatella Masci, Adele Crescenzi e il gruppo del MLAC, Enrico Michetti e Claudia Di Biase, presidente A.C. diocesana.

Foto di Giuseppe Bianchi

(Fonte Diocesi dei Marsi)