Infanzie negate e adolescenze spezzate: due eventi letterari a L’Aquila e Pescara con la presentazione dei libri di Ilaria Iacoviello e Anna Di Giorgio

Nel pomeriggio del 14 aprile due eventi letterari che confermano il fermento creativo di autrici che affrontano temi e storie dell’oggi.
Due giornaliste che, ognuna con il suo stile, offrono spaccati di vita reale che appartengono a bambini e adolescenti.
Venerdì 14 aprile alle ore 17, presso la Sala di Iorio, presso il Palazzo della Provincia di Pescara, si terrà la presentazione del nuovo libro di Anna Di Giorgio APRI GLI OCCHI per le edizioni Il Viandante, naturalmente alla presenza dell’autrice con gli interventi di Maria Concetta Fallivene, Garante per l’infanzia della Regione Abruzzo e l’editore Arturo Bernava.
Il libro racconta di infanzie negate senza riscatto, narra storie di vite innocenti in cerca di salvezza. Storie che si snodano da un capo all’altro del mondo con unico fil rouge, una scimmietta di pezza che assiste silenziosa e attonita allo svolgersi degli eventi; dallo sfruttamento minorile in terra d’Oriente all’agiatezza corrotta e smaniosa dell’Occidente; dalla tranquillità di un indolente paesino della provincia al drammatico esodo di un popolo precipitosamente in fuga dalla guerra.
L’autrice – Anna Di Giorgio – che vive in Abruzzo dall’età di quattro anni, è nata a Moncalieri e lavora come giornalista professionista e dal 2005 è redattrice presso l’emittente regionale televisiva Rete8. Scrive spinta dall’esigenza di guardar oltre le cose e di guardarsi dentro attentamente. Nel 2011 consegue il Premio Internazionale Città di Penne e nel 2012 conquista il Premio opera prima della Fondazione Pescarabruzzo con il romanzo breve EPIFANIA edito con la casa editrice Tracce. Più recentemente, nel 2019 partecipa e vince il Premio nazionale di letteratura naturalistica Parco Maiella.

Ancora venerdì 14 aprile ma alle ore 18:30 sarà invece Ilaria Iacoviello, anche lei giornalista, a presentare la sua opera prima DUE SETTIMANE, FORSE UN ANNO edito da Giunti editore, presso la Libreria Colacchi di L’Aquila.
E’ l’epidemia a mettere in discussione la vita di Matteo, Luca e Federico, adolescenti come tanti in un momento diverso da qualunque altro, con i suoi isolamenti e le sue fobie che chiede a tutti, soprattutto ai giovani, un esercizio di empatia, un sacrificio importante e un cambio di prospettiva. Così si apprestano ad osservare il microcosmo della propria famiglia e degli amici.
Diversi per carattere e prospettive, i tre ragazzi vivranno le avventure e i momenti importanti tipici della loro età circondati da genitori, compagni di scuola e insegnanti, nei mesi eccezionali del covid.
Tra sorrisi e pensieri più profondi si affrontano temi importanti e delicati. Il romanzo si pone a rispondere a domande pressanti e cogenti che riguardano gli adolescenti della così detta generazione Z: cosa sognano, cosa pensano, cosa li preoccupa, quali sono i loro dubbi, le paure e le aspirazioni? Davvero il mondo dei giovani è tutto racchiuso in un semplicistico paragone con altri tempi e altre generazioni? Come affrontano le sfide e gli ostacoli della quotidianità? L’emblematico titolo ridimensiona e contemporaneamente dilata una categoria, quella del tempo, che le condizioni della pandemia ci hanno costretto a rivedere e rivalutare.
Per la sua professione, l’autrice ha frequentato, indagato e raccontato il mondo degli adolescenti nella loro veste di studenti e studentesse, ma anche quello dei professori riconsiderando il loro difficile ruolo spesso sottovalutato nell’educazione e nella formazione dei giovani anche al di là della didattica, e si è dovuta confrontare con i dirigente scolastici e le incombenze alle quali devono dare risposte.
Il covid, spartiacque tra due modi di vivere, ha ineluttabilmente segnato un prima di vita normale e un dopo di vita straordinaria e pericolosa.
Azzerati i rapporti interpersonali, i contatti umani e la socialità sono stati i giovani a subire di più le privazioni a cominciare dalla perdita del luogo per eccellenza di loro appartenenza: la scuola. Che cosa è successo loro?

Nel dialogo che seguirà la presentazione del libro e a cui parteciperanno l’assessora comunale al Sociale Manuela Tursini, Enrico Perilli, presidente dell’Ordine regionale degli psicologi e docente universitario dell’università dell’Aquila; Mariachiara Sulpizio, psicologa psicoterapeuta e presidente dell’associazione ‘Ideali’; la referente di ‘Ideali’ per l’area ‘adolescenti’ Donatella Tomassi, psicologa psicoterapeuta, la responsabile calcio femminile Fgci-Lnd Abruzzo e la presidente dei giovani imprenditori Confindustria L’Aquila-Abruzzo Interno Laura Tinari, l’autrice sarà impegnata a dare le sue risposte coadiuvata dalla introduzione e dal intervento moderatore della giornalista Marianna Gianforte.
Per ammissione della stessa autrice “il libro DUE SETTIMANE, FORSE UN ANNO è nato dall’esperienza che nel 2021 mi ha visto curatrice della trasmissione ‘Ragazzi Interrotti’, incentrata sulla vita dei ragazzi durante la pandemia.
La presentazione del libro pubblicato in settembre 2022 ha toccato Palermo e poi Bologna, Ravenna, Napoli, Torino, Ivrea, Reggio Emilia, Roma, Fermo e ora, dice l’autrice “finalmente, L’Aquila, città che mi sta a cuore per aver vissuto, da giornalista, tutto il dramma del terremoto e della sua prima fase di emergenza e poi di ricostruzione. Anche il terremoto, come la pandemia, ha creato un prima e un dopo, provocando nei giovani dei territori colpiti uno spaesamento: sono stati privati dei loro riferimenti, delle loro case e delle loro scuole. Molto prima di tutta Italia, hanno avuto una ‘zona rossa’”.