Iniziati oggi i festeggiamenti in onore di Santa Gemma con la storica processione da San Sebastiano di Bisegna a Goriano Sicoli

GORIANO SICOLI – Iniziano oggi i festeggiamenti in onore di Santa Gemma, una festa che coinvolge due paesi: San Sebastiano di Bisegna, luogo natio della Santa e Goriano Sicoli dove da fanciulla ella vi si trasferì.
Santa Gemma nacque intorno all’anno 1375 a San Sebastiano di Bisegna, in Abruzzo. I suoi genitori, di povera condizione sociale e dediti soprattutto alla pastorizia, per migliorare il loro tenore di vita, pensarono di trasferirsi a Goriano Sicoli, nell’odierna provincia dell’Aquila. La fanciulla a causa di un’epidemia rimase orfana di entrambi i genitori.

Lei comunque non si scoraggiò e protetta dalla comare continuò ad accudire il suo piccolo gregge, conducendo una vita tutta lavoro e preghiera. Secondo altre fonti invece Santa Gemma si trasferì a Goriano accolta dalla comare solo dopo la morte dei genitori.
La storia del suo arrivo nel piccolo paese della Valle Subequana è appunto alla base del pellegrinaggio che gli abitanti di San Sebastiano compiono l’11 Maggio di ogni anno proprio a Goriano Sicoli. La casa della comare (nella quale abitò anche Santa Gemma) oggi ospita la confraternita a Lei dedicata.
La sua straordinaria bellezza invaghì il conte Ruggero di Celano. La pastorella però reagì, costringendo il nobile a pentirsi del suo comportamento. Colpito da tanta determinazione, il conte ordinò che si costruisse una comoda stanza adiacente alla chiesa di San Giovanni , affinché la fanciulla potesse vivere più degnamente e dedicarsi alle preghiere.

Da quell’epoca la fanciulla condusse una vita ascetica, dedicandosi allo studio della Bibbia e prodigandosi nell’ assistenza spirituale nei confronti di tanta gente che a lei ricorreva. Secondo altre fonti invece la pastorella visse per 42 anni in clausura assoluta proprio a Goriano Sicoli, appartenente alla Diocesi di Sulmona.

Morì il 13 Maggio 1439. Subito dopo la morte cominciarono a verificarsi numerosi miracoli. Gli abitanti di Goriano allora indussero il vescovo di Sulmona a far riesumare al sua salma che risultò completamente intatta. I gorianesi allora fecero costruire un’urna in legno ed il suo corpo venne collocato sotto l’altare maggiore della chiesa di San Giovanni (poi intitolata a Santa Gemma).
Secondo altri l’anno della morte è più probabile che sia il 1426 in virtù del fatto che Corsignani, vescovo di Venosa, in un’opera, riporta di una visita del Vescovo Benedetto Guidalotti alla tomba di S. Gemma l’anno successivo alla morte; Guidalotti fu Vescovo di Valva-Sulmona nel 1426/27 e morì nel 1429, quindi l’anno della morte 1439 appare improbabile.
Tanti furono i miracoli che si verificarono in diversi luoghi d’Abruzzo, regolarmente annotati nel registro parrocchiale di Goriano e riconosciuti dalle autorità ecclesiastiche, per cui fu innalzata presto agli onori degli altari. Il culto è approvato dal 1890. La Santa è venerata non solo in Abruzzo, ma anche nelle tante comunità di abruzzesi sparse per il mondo.
I festeggiamenti iniziano la mattina dell’11 maggio a San Sebastiano dei Marsi dove una ragazza, vestita in abiti tradizionali (un’ampia gonna di panno rosso e uno scialle azzurro) alla testa di una processione si avvia verso il paese di Goriano Sicoli.
La ragazza porta percorre il tratto di strada a piedi nudi e in mano un grosso cero votivo e la seguono i parenti, gli amici e tutta la gente di San Sebastiano.
Questa sorta di processione ricostruisce il trasferimento della Santa dal suo luogo natale fino al paese di Goriano.
Una volta che la giovane ragazza e l’intera processione arriva nei pressi di Goriano Sicoli viene raggiunto dal corteo – con a capo le autorità religiose e civili – provenienti dal paese stesso: una volta uniti, i due gruppi con grande commozione si salutano e la banda e gli spari aprono i festeggiamenti avviandosi verso il paese.
Arrivati in paese, la ragazza viene accompagnata all’interno della casa di Santa Gemma ove viene accolta molto calorosamente dalla comare: la casa in questione è stata precedentemente abbellita e soprattutto adornata. La casa è inoltre ricolma di pane preparato nei giorni precedenti alla festa dalla comare e dagli abitanti del paese.

Il pane verrà benedetto e poi consegnato alle famiglie del paese: una tradizione simile ad alcuni paesi della Marsica (pensiamo alle panette di Sant’Antonio Abate).

Dopo esser stata rifocillata la ragazza che interpreta la Santa esce, accompagnata da altre giovani del paese, e consegna il pane benedetto.
Il giorno successivo, ovvero il 12 maggio, i festeggiamenti proseguono con la messa e la processione: poi la ragazza riparte per San Sebastiano con un carico di dolci e altre leccornie, che consumerà insieme ai compaesani durante la festa per il suo ritorno.