“Io vivo di danza”: manifestazione di protesta a Pescara

Si svolgerà lunedi 02 novembre, alle 10:30 in piazza Italia, si svolgerà in seguito alle disposizioni dell’ultimo DPCM che penalizzano tutto il comparto culturale e sportivo, una manifestazione di protesta pacifica e statica. Come dichiarano gli organizzatori, la manifestazione nasce:”Per rivendicare il diritto ai  lavoro di tutti gli operatori culturali e sportivi, ed il diritto della cittadinanza di fruire del movimento, dello sport, della cultura, dell’arte per preservare la propria salute fisica e mentale.”

Berardinelli Barbara e Taissia Kozina, le organizzatrici locali spiegano come avrà luogo la protesta:”Una protesta fatta nel massimo rispetto delle norme per chiedere a gran voce. I punti che sono all’ordine del giorno nella manifestazione sono:

1- La riapertura delle scuole di danza, dei centri culturali, sportivi, dei teatri, delle palestre e piscine in quanto luoghi dove il cittadino può trovare svago, divertimento sano, nutrimento dello spirito , pratiche salutari per il corpo e la propria salute nel completo rispetto delle regole di distanziamento.

2- Secondo L’Annuario dello Spettacolo della SIAE, nel 2018 (ultimo annuario disponibile), l’attività cinematografica, teatrale, concertistica, l’attività sportiva, di danza, hanno dato vita ad un volume di affari di quasi 7 miliardi di euro solo di bigliettazione, a cui si devono aggiungere tutte le voci che hanno a che fare con l’indotto; altro che attività NON ESSENZIALI!
La chiusura di queste attività ha ripercussioni enormi per la vita dei lavoratori dello spettacolo e dello sport, nonchè dei teatri, dei centri di cultura, delle palestre, per cui si chiede adeguata
considerazione economica, non solo per i danni legati ad affitti e utenze, ma anche per la mancanza di pubblico che ci sarà dopo la riapertura.

3- Sia le attività culturali che quelle sportive sono fondamentali per combattere il fenomeno dell’abbandono scolastico, per cui chiediamo di
essere equiparati alle scuole pubbliche come attività essenziali.”

Concludono infine dichiarando:”Il tutto si svolgerà nel rispetto dei protocolli (mascherina correttamente indossata durante tutta la manifestazione, distanziamento interpersonale) e nel massimo rispetto delle forze dell’ordine. Violenti ed incivili non appartengono al nostro mondo.”

Anche l’Abruzzo si avvicina al mondo delle proteste rivolte al nuovo DPCM, ovviamente speriamo ed invitiamo, nella maniera più pacifica possibile.

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