Juan Carrito, le incursioni e il progetto di rieducazione dell’orso

Ortona – Juan Carrito continua indisturbato a frequentare la Valle del Giovenco, monitorato da carabinieri forestali e guardie del parco che stanno attuando la “Dissuasione” h24 nell’intento di rieducarlo allo stato di “meno confidente”.

Un progetto ambizioso che, se dovesse dare risultati positivi, sarebbe un esempio pilota a livello mondiale. La tecnica della “dissuasione” consiste nel produrre uno stimolo negativo con lo scopo di “insegnare” all’orso ad associare le persone, gli insediamenti umani o le risorse alimentari di origine antropica ad esso, in modo che l’animale tenda in futuro ad evitarle e a non entrarci in contatto (principio dell’apprendimento associativo).

La dissuasione viene attuata con due scopi principali:

  • Allontanare l’orso dal centro abitato per evitare situazioni pericolose per l’orso stesso e per la sicurezza pubblica. 
  • Rieducare l’animale, facendo in modo che esso associ i centri abitati e la presenza di persone a situazioni per lui spiacevoli (condizionamento negativo).
Juan Carrito a Bisegna dei Marsi

A riguardo, se c’è una costante che ha caratterizzato il lavoro del Parco negli ultimi due mesi, questa è di sicuro ben rappresentata dall‘orso Juan Carrito. Come noto a tutti, il giovane orso, uno dei quattro figli dell’orsa Amarena, si è reso protagonista di numerose incursioni ai danni di orti e pollai in alcuni paesi della Marsica Fucense, di poco fuori dai confini del Parco.

Le sue gesta sono state argomento di cronaca ordinaria, come ordinario e, soprattutto, quotidiano è stato ed è tutt’ora l’impegno sul campo di Guardiaparco, Servizio Scientifico e Carabinieri Forestali, nel monitorare ogni spostamento ed ogni comportamento dell’animale.

Dell’orso Juan Carrito (aka JC) sì è parlato molto e spesso, come pure molto e spesso si è parlato di ciò che il Parco ha fatto (o si supponga non abbia fatto) per JC (e per gli orsi in generale).

In un post pubblicato sul profilo Facebook il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ha voluto fare il punto della situazione intorno al giovane orso, facendo chiarezza su alcuni accadimenti e argomenti molto discussi.

“Quella di JC –si legge nel post– è una situazione gestionale altamente complessa: dopo aver agito a lungo, abbiamo deciso di raccontarla. Passo dopo passo, azione dopo azione parleremo di JC con estrema trasparenza, cercando di farvi immergere nel nostro lavoro quotidiano per far conoscere la reale complessità che ruota attorno agli orsi e alla loro gestione, in maniera chiara e concisa, con toni pacati e guidati dalla scienza”

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