La 27enne Francesca Giusti impiegata di Avezzano ad “Affari Tuoi” porta a casa 15mila euro dopo una partita entusiasmante

ROMA – Non è bastata una partita entusiasmante a Francesca Giusti, impiegata di Avezzano, per portare casa dalla trasmissione “Affari Tuoi” condotta da Stefano De Martino, un bottino più consistente.

Dopo una partita a scacchi di una mezz’ora, infatti, Francesca ha portato a casa l’offerta del “Dottore” di 15mila euro.

Francesca, da 18 puntate rappresentante per l’Abruzzo, questa sera è scesa in campo come giocatrice. Al suo fianco il padre Giovanni che, nell’economia della partita è risultato decisivo tanto che il conduttore della trasmissione televisiva della Rai, Stefano De Martino, l’ha definito un cecchino.

E in effetti, dopo qualche tiro andato in territorio rosso, costato a Francesca la perdita dei pacchi da 100mila e 300mila euro, con l’aiuto di papà Giovanni, apprezzato ispettore della Polizia Stradale, ora in pensione, che l’ha sempre invitata a rifiutare le offerte dei cambi del “Dottore”, è arrivata al rush finale con soli pacchi rossi.

Ultimi tre tiri con premi da 10mila a 100mila euro. Quindi Francesca ha sfilato il pacco 15 che conteneva, purtroppo, l’ultimo pacco maxi, quello da 200mila euro.

Il “Dottore” ha quindi riproposto un cambio pacco. Giovanni e Francesca, dopo una breve consultazione, hanno rifiutato l’ennesimo cambio.

Quindi padre e figlia hanno sfilato il pacco 19: destino avverso visto che nel pacco 19 erano custoditi i 75mila euro. Francesca ha quindi preferito andare fino in fondo e non andare alla lotteria della “Regione Fortunata”.

In ballo, per l’ultimo tiro, i pacchi da 10mila e 20mila euro. Proposta del dottore di 15mila euro per chiudere la partita. Offerta accettata da Francesca che ha quindi portato a casa i 15mila euro.

Nello “spacchettamento” finale si è rivelato il contenuto del pacco numero 7 di Francesca nel quale c’erano 20mila euro, mentre nel 9, ultimo pacco rimasto, c’erano i 10mila euro. In ogni caso congratulazioni a Francesca e a papà Giovanni.