La cosa interessante delle persone intelligenti è che sembrano pazze alla gente stupida

SULMONA – Di solito il tempo che passo sui social cerco di renderlo produttivo non leggendo le immani stupidaggini promanate dai più col solo fine di renderti più ignorante, bensì soffermandomi su pensieri filosofici ripresi e approfonditi da persone intelligenti come lo è per me la scrittrice Guendalina Middei.
Volendo fare un esempio di lei posso dire che mi è piaciuta molto la descrizione fatta, evocando il pensiero del noto filosofo Schopenhauer, sul come si possa dimostrare il fatto che non necessariamente un pazzo possa rappresentarsi come la voce fuori dal coro, quando a dover essere dimostrato è il valore giusto di quello che accade nel mondo.
Concordo con lei quando afferma che la vita è troppo breve per sprecarla con le persone stupide!
Quando aveva soltanto trent’anni Schopenhauer, uno dei più grandi filosofi di tutti i tempi, era preso in giro da tutti. La gente rideva di lui. «La cosa interessante delle persone intelligenti è che sembrano pazze alla gente stupida». E mentre l’aula di Hegel era sempre affollata, la sua era sempre vuota.
All’inizio il giovane Schopenhauer ne soffriva moltissimo: «Perché sono così taciturno? Più parlano quelli che mi circondano, meno mi viene voglia di dire qualcosa».
In una società di automi che oggi come ieri vuole consumatori, ma non cittadini, soldati ma non pensatori, maschere ma non veri volti, capì che bisogna saper scegliere. Non i posti da trovare, ma quelli in cui restare. Perché ci sono le persone che meritano, il tuo tempo, le tue parole, la tua attenzione, e quelle che non meritano nulla.
Smise di prestare ascolto alle chiacchiere della gente. Ignorò le critiche. Gli insulti. Le maldicenze.
«Di fronte agli sciocchi e agli imbecilli esiste un modo solo per rivelare la propria intelligenza: quello di non parlare con loro».
Alla fine, in tarda età, il mondo iniziò a riconoscere il suo talento. Quel vecchio che tutti credevano pazzo, in realtà era un genio. E tutti quelli che per anni lo avevano deriso, adesso facevano la fila per ascoltarlo!
Un giorno un suo allievo gli chiese: «Per anni tutti ti hanno trattato con disprezzo! Non ti dava fastidio?»
Schopenhauer gli rispose: «Ogni volta che inizi a fare qualcosa di nuovo, tutti ridono di te. Ma quando qualcuno vi dice: “Non vali niente”, ricordatevi che quelle parole riflettono i loro limiti, non i vostri. Non lasciate che i limiti di qualcuno diventino il vostro tutto!
Gli stessi che oggi ridono di te, sono gli stessi che domani vi acclameranno. E ricordatevi: o lasci che sia il mondo a decidere chi sei o scegli tu chi vuoi essere».