La drammatica storia di una donna e madre spicca al corteo per la Giornata contro la Violenza sulle Donne ad Avezzano

AVEZZANO – Avrebbe subito le violenze caratteristiche, purtroppo, della situazioni a rischio in ambito familiare, ma alla fine le hanno tolto il figlio che non riesce più a vedere.

La vicenda, che è finita qualche anno fa anche all’attenzione della trasmissione d RaiTre “Chi l’ha Visto?”, è tornata di attualità qusta mattina, durante il corteo perla Giornata internazionale controla Violenza sulle Donne, svoltosi lungo le strade di Avezzano.

La donna, qualche anno fa, denunciò violenze varie, anche molto pesanti, e alla fine riuscì ad andar via dalla casa e dalla regione dove si trovava a vivere con la famiglia, per tornare, con il figlio, ad Avezzano.

Ma l’inferno non era finito, anzi, si può dire che forse era appena iniziato. Il compagno si sarebbe fatto ancora più pressante, fino ad arrivare a minacce di un certo peso.

La cosa incredibile è lo stato attuale delle cose. Una sentenza del Tribunale, anche sulla scorta di una Ctu, una perizia tecnico-legale, insomma, decise di affidare il bambino al padre e, da quel momento, la donna afferma di non averlo più potuto vedere.

Lei come anche la nonna e gli altri congiunti della donna. A nulla, stando a quanto raccontatoci dagli interessati, sono valsi gli appelli delle altre mamme a conoscenza della vicenda e le letterine inviate dai bambini che conoscevano il loro coetaneo.

E così, questa mattina, nonna, madre, amiche e bambini, hanno preso parte al corteo di Avezzano e, muniti di cartelli e striscioni, hanno riportato all’attenzione pubblica questa tristissima e sconvolgente vicenda.

Con la speranza che qualcuno abbia la voglia di interessarsene e non catalogarla, come cantava il grande Francesco Guccini, come “Una piccola storia ignobile”.

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