La Pasqua sulmonese senza i suoi riti secolari
SULMONA – Nessun rito pasquale per la”capitale” della Settimana Santa abruzzese.
Per la prima volta in piazza Maggiore non “scapperà” la Madonna. A regnare nelle case dei sulmonesi sarà la meditazione e la preghiera in un momento dove a regnare è soltanto la speranza di sconfiggere il Coronavirus. Sarà una Città vuota. Senza incontri, quelli di una volta l’anno. Quelli alla quale tutti sono affezionati. Una sorta di giornata, quella di Pasqua, uguale a tutte quelle che stiamo vivendo da più di un mese.
Ma la fede non abbandona la Città ed è per questo che Simona Merolli, 44 anni, scrittrice di poesie ha voluto regalare alla sua Sulmona una poesia in vernacolo, la “Madonna che scappe”, inserita nella raccolta “Diamante”. Una sorpresa nell’uovo di Pasqua inaspettata e che riempie il cuore di un popolo tanto affezionato ai riti di Pasqua: la Processione del Cristo Morto e la “Madonna che scappa”.
Così l’autrice motiva la sua originale e artistica iniziativa: «Il mio è un messaggio di ottimismo e di speranza per il futuro – ha sottolineato Simona Merolli – vorrei che questa mia poesia entrasse nelle case dei miei concittadini per condividere attraverso la preghiera l’attesa di quell’arcobaleno, che tutti conosciamo – conclude – , con su scritto: “E’ andato tutto bene”!».
Una speranza che ci trova tutti uniti nell’attesa di quel nuovo, e speriamo prossimo, abbraccio consolante e liberatorio.