La vestizione della sposa nella tradizione popolare ottocentesca: evento spettacolo al Museo delle Genti d’Abruzzo

La vestizione della sposa, così come era nella tradizione popolare ottocentesca, rivissuta e riletta in un grande evento che si terrà sabato prossimo, 15 ottobre, con inizio alle ore 18,30, nella sala Favetta del Museo delle Genti d’Abruzzo in via delle Caserme a Pescara.

L’iniziativa è proposta dall’associazione Astra – Amici del Museo delle Genti d’Abruzzo, in collaborazione con la “Fondazione Genti d’Abruzzo”, unite nel promuovere studi e attività dedicate a conoscere e divulgare gli aspetti storici e peculiari dell’antica cultura tradizionale dell’Appennino Centro Meridionale.

L’evento è dedicato alla scoperta di originali antichi costumi e gioielli di quello che un tempo era stato un ampio territorio del Regno di Napoli, gli Abruzzi comprendendo anche il Molise.

Cinque figuranti saranno i protagonisti del racconto spettacolarizzato proposto dallo studioso e collezionista Antonio Scasserra, già direttore del Museo Del Costume e del gioiello molisano.

Abiti e monili della collezione Scasserra sono un patrimonio di eccezionale importanza nella storia del costume italiano.

Le figuranti indosseranno in successione tutti gli indumenti, compresi gli ornamenti, che comprendono l’antico e sfarzoso abito nuziale ottocentesco, accompagnati da intermezzi musicali eseguiti dal M°Piero Ricci (zampogna) e dal M°Ernest Carracillo (organetto).

Il luogo ideale e immaginario in cui si svolge la scena è la camera buona di una casa contadina.

Man mano che procede la vestizione della sposa, seguendo uno schema ben preciso dettato dal rito tradizionale, attraverso i singoli capi di abbigliamento e di ornamento che si susseguono e si sovrappongono, il narratore fornisce informazioni significative ed interessanti non solo sui dati materiali dei singoli pezzi ma anche e soprattutto relative ai significati simbolici, apotropaici, magici, scaramantici e terapeutici che ad essi si attribuivano.

Lo scopo principale è quello di far rivivere il giorno più significativo delle ragazze di un tempo, mettendo in scena quella che era realmente la vestizione di una sposa contadina la mattina delle nozze. Un rituale suggestivo e pieno di significati antropologici che riassume tutta la cultura popolare relativa all’uso dei costumi tradizionali.

Alla buona riuscita dell’evento hanno contribuito con il loro sostegno  l’Ente Mostra di Artigianato Artistico della Majella ed alcune botteghe orafe abruzzesi come Montaldi (Avezzano), Piperni (Trasacco), Di Rienzo (Scanno), Lupo (Pescara), Ferrari (Guardiagrele), che nel corso della serata mostreranno, in apposite  vetrine, le loro migliori creazioni, proposte di gioielli tradizionali  attualizzati nelle forme o nei materiali.

Concluderà l’evento un buffet aperitivo degustando i vini biodinamici “Spiritus Terrae” – Cantina Orsogna 1964. La serata sarà accompagnata da musiche e danze tradizionali.

Contributo € 15 (€ 12 soci ASTRA)

Per partecipare è necessario prenotare entro e non oltre la sera di giovedi’ 13 ottobre ai numeri:

347 7221123 (Adriana Gandolfi)  345 224486 (Valentina Antonelli).

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