La Via dei Marsi, Rozzi: urge chiarezza e trasparente partecipazione.

Avezzano – Come spesso accade ad ogni cambio di amministrazione si tornano a cavalcare progetti ed iniziative, a volte senza la dovuta pre-informazione ed acquisizione della conoscenza tecnica-scientifico ed amministrativa delle questioni. Ed ecco che sentire parlare della Via dei Marsi in maniera superficiale, ignorando il contesto di una strategia territoriale e senza considerare che il progetto si pone come Piano di Strategico di Sviluppo economico, sociale, culturale, ambientale e sportivo della Marsica, può suscitare non poche perplessità sulle modalità di realizzazione e forti preoccupazione sul rischio di banalizzazione di un lavoro ventennale, realizzato attraverso dettagliati studi ed analisi progettuali basati sull’ individuazione di punti di debolezza e rilevanti punti di forza del territorio.

Ma facciamo ordine, sul Progetto de “LA VIA DEI MARSI”.

“La Via dei Marsi” è una proprietà intellettuale, con relative registrazioni, di Sergio

Rozzi e dell’ ERCI team
Onlus&Associazione Il Salviano (www.erciteam.it), che in collaborazione con altre realtà hanno avviato progetti di cooperazione internazionale, presentando il progetto in tutto il mondo e gemellando la rete di cammini con grandi realtà istituzionali internazionali.

Trattando per più delle volte di questioni di rilevanza fondamentale per la salvaguardia e lo sviluppo economico del nostro territorio, ed al di là di fatti specifici, non possiamo che evidenziare l’assoluta assenza, in primis delle istituzioni, di proposte territoriali sostenibili che consistano non tanto in slogan elettorali ma in una vera idea progettuale per il territorio.

In assenza di specifiche direttive (regionali e provinciali), in attesa dell’entrata in vigore della nuova legge urbanistica regionale e che il Comune di Avezzano risolva con la dovuta trasparenza le problematiche legate al P.R.G., l’unica proposta concreta in essere è il Piano di Assetto Naturalistico della Riserva Naturale Regionale guidata “Monte Salviano”.

Non a caso il Commissario Straordinario ha emanato con i poteri della Giunta Comunale la Deliberazione n. 87 del 29.09.2020 di “Indirizzi operativi per la definizione di una strategia di sviluppo turistico integrata della Riserva” – vero e proprio strumento di assetto territoriale sovraordinato (già Progetto di Parco Periurbano del Salviano dell’Associazione Il Salviano, Comitato Parchi e Wwf Italia del 1993).

Il Piano che incorpora anche Poli Straordinari, veri e propri Progetti Obiettivo con specifici interventi nei settori di riforestazione, mobilità e fruibilità; individuando inoltre aree di valenza paesaggistico – ambientale, nonché emergenze monumentali anche fuori Riserva, di pubblico interesse (culturale, sociale e sportivo, da recuperare anche in termini di indotto ecoturistico), quali: l’area dell’ex Zuccherificio di Torlonia e Malterie, la Zona Umida dell’Incile, l’Oasi Palustre la risorgiva “Papacqua”, l’area delle Tre Conche, la Villa Torlonia (con il suo Pioppo Nero), il Centro Natura Marsica (già CEA della Riserva), visto anche come Ufficio di promozione turistico – ambientale, la realizzazione a Cese della sede del Parco Agro-
Ecologico di Cese (contigua ai Comuni di Scurcola Marsicana e di Capistrello x rete dei Piani Palentini) e poi sentieri, itinerari, percorsi di avvicinamento e conoscenza del territorio: La Via dei Marsi.

Questi sono fatti ed atti: progetti ideati, redatti ed approvati, condivisi dalla collettività, per la cui attuazione necessita senso di responsabilità, oltre di conoscenza delle Istituzioni, e sensibilità alle tematiche del territorio. Appare evidente che non esiste confronto tra l’attuazione del P.A.N. della Riserva e le varie proposte calate sul territorio, dal mega impianto di biomassa, ora finalmente bloccato, ai iper-mega mercati e cosi via, sicuramente in termini di investimento, costi e benefici per la collettività. 

Vi sono dei problemi? Certo, il Salviano né racchiude molti, come per esempio:

  • Riordino e reintegra dei beni di uso civico e demaniale.
  • Mobilità e corretta fruizione;
  • Norme e Regolamenti – dalla gestione antenne di Monte Cimarani (interventi di mitigazione per inquinamento elettromagnetico), alla riconversione del Tiro a Volo (incompatibile l’esistenza all’interno o in prossimità di un’area protetta, ma per capirci compatibile alla creazione di un polo ecoturistico-sportivo, area campeggio ecc…), agli incentivi per la creazione di attività ecoturistiche guide ed accompagnatori del “Salviano”.
  • Riordino edilizio periurbano.

E’ necessario far conoscere che esiste un equilibrato e consapevole Piano di Assetto Naturalistico, strumento approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale nel lontano ottobre 2010, che rende chiara e trasparente la situazione. Tutto il lavoro svolto e le reali soluzioni individuate, attraverso un adeguato piano di interventi di recupero e riqualificazione del territorio, da cui generare anche ritorni economici con attività compatibili e sostenibili per una promozione anche internazionale della Città e dell’intero territorio marsicano.

Ecco allora arrivato al punto cruciale della situazione, che rende indispensabile, ora più che mai, fare chiarezza e corretta informazione sulla proposta del progetto “LA VIA DEI MARSI, (Piano di sistema territoriale della Marsica fucense, rete di mobilità delle aree protette marsicane, siti natura 2000, aree periurbane e/o sub urbane ed urbane)”. Occasione unica ed irrepetibile nell’imminente centenario del più antico Parco Nazionale d’Italia, solennemente inaugurato a Pescasseroli il giorno 9 settembre 1922, per sviluppare un itinerario unico pluritematico sostenibile (certificato ISO 20121) di promozione internazionale.

Per non banalizzare un lavoro che ha richiesto uno studio ventennale, abbiamo chiesto a Sergio Rozzi, ideatore e anima del progetto, di raccontarci tutta la storia della  “The Marsican Road”.

“Ritengo che come primo passo del cambiamento serve un confronto per mettere insieme le opportunità, per qualificare il nostro modo di agire dando massima trasparenza e buon esempio, anche perché trattiamo in gran parte di beni di uso civico e demaniale e comunque di tutti”.

Sergio Rozzi

COSA E’ LA “VIA DEI MARSI”?

“La Via dei Marsi”: una rete infrastrutturale di circa 600 Km dedicata principalmente alla mobilità lenta che, riscoprendo sentieri e strade bianche, permette di attraversare a piedi, in bicicletta oppure a cavallo
il territorio dell’Abruzzo Meridionale.
Oltre a rappresentare un itinerario escursionistico si prefigge come obiettivo quello di collegate le emergenze storico culturali ed architettoniche; diffondere l’educazione ed il rispetto per la natura,
salvaguardare gli habitat, promuovere un turismo ecosostenibile, disincentivare il consumo del suolo a favore dello sviluppo di una pianificazione legata al recupero e riutilizzo dell’esistente.
La Rete sentieristica si divide in 4 tipologie di percorso che si differenziano in base alle caratteristiche: PERCORSO PRINCIPALE – PERCORSO SECONDARIO – PERCORSI DI ACCESSO – PERCORSI URBANI.

https://www.youtube.com/watch?v=ekRKRDivVOk
La Via dei Marsi la spina verde marsicana

Il Progetto  “The Marsican Road” nasce nella prestigiosa prospettiva della candidatura UNESCO della MARSICA come futura Riserva della Biosfera dell’Appennino Centrale ed apre la strada al futuro consolidamento di uno dei più straordinari paesaggi europei, che dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e dal Parco Regionale del Sirente Velino, con baricentro nella Riserva Naturale guidata “Monte Salviano” presso Avezzano, e nel bacino dell’antico Lago Fucino, attraversa la Marsica più genuina, tracciando un corridoio ecologico attraverso i Piani Palentini, fino alla Valle Roveto e ai Monti Ernici e Monti Simbruini. 

Un corridoio prezioso per l’Orso marsicano, per il Camoscio d’Abruzzo e la Lince appenninica, in un territorio che è stato teatro di eventi storici fin dall’antichità, dalla battaglia di Tagliacozzo-Scurcola Marsicana al terremoto del Fucino, passando per secoli di avvenimenti e evoluzioni.

Questo territorio oggi è l’epicentro del riscatto di un nuovo rapporto dell’uomo con la terra, in una visione ecologica e geopolitica di autentica speranza per il futuro. Nel cuore dell’Appennino Centrale attraversato un antico itinerario (LA VIA DEI MARSI) denso di cultura, storia, archeologia e straordinari ambienti forestali e montani si intente sviluppare la missione di candidatura Unesco della Marsica come Riserva delle Biosfera (MAB), modello di ecoturismo appenninico per uno sviluppo sostenibile.  

Un comprensorio geografico La Marsica, area dell’Abruzzo interno, di circa 200 mila ettari, con 37 comuni ed oltre 130 mila abitanti, posta nell’ Appennino Centrale, ricco di tesori paesaggistici e naturalistici, nel crocevia tra i Parchi Nazionali ed Aree protette della Regione Verde d’Europa. 

Può vantare un ambiente multiforme e di pregio, con una varietà impressionante ed emozionante di paesaggi, che racchiude un ricchissimo patrimonio non solo naturale, ma anche storico e culturale.  

Si tratta di un piano di scoperta e riscatto della Marsica fucense attraverso una pianificazione territoriale moderna in grado di assolvere le tre funzioni previste dal programma MAB di candidatura RB:

  • conservazione di paesaggi (con un sistema di collegamento dei punti strategici: bellezze architettoniche, archeologiche e paleontologiche, degli ecosistemi, specie, habitat e cosi via); 
  • implementazione di attività economiche e di sviluppo sostenibili (offrendo intense opportunità di turismo culturale, ecologico e sociale, favorendo lo sviluppo di un circuito integrato tra turismo culturale responsabile e di qualità, prodotti locali alimentari e artigianali, incremento delle attività terziarie connesse all’offerta turistica); 
  • supporto per progetti dimostrativi, di ricerca e monitoraggio relativi alla scala locale, regionale, nazionale e globale: con spazi dedicati alla distensione e all’educazione ambientale, con la promozione della mobilità sostenibile e del camminare lento, per orientare la società contemporanea verso la cultura e la pratica della vita attiva e sensibile, migliorando la qualità dell’ambiente, promuovendo il movimento come basilare terapia per tutti, comprese le categorie deboli. 
Pnalm e La via dei Marsi

A tal fine la proposta La Via dei Marsi propone un ritorno alla vita sana e attiva, con motivazioni valide ed efficaci, come quelle che per i bambini sono rappresentate dal gioco. Nelle persone adulte o di età avanzata, lo stimolo è legato a un insieme di fattori: la compagnia, il cibo, la curiosità, l’arte, la musica, lo sport, la cultura [per gli approfondimenti si rimanda al documento di indirizzo “Marsica Riserva della Biosfera dell’Appennino Centrale – La Via dei Marsi” (SIAE deposito contrassegnato dal n. 2017002752 di repertorio, decorrenza dal 06.09.2017 scadenza 05.09.2022 per la candidatura MaB Unesco della Marsica) presentato nel IV Congresso Mondiale delle Riserve della Biosfera, Lima 14-17 marzo 2016].

Quali sono i principali risultati ottenuti e attesi dal progetto?

Il risultato atteso si può individuare in una pianificazione territoriale sia di carattere prettamente ambientale-naturalistico, che di carattere economico e sociale. La prima fase del progetto è stata avviata nell’arco temporale 1997-2009, operando in riferimento alla riqualificazione e recupero ambientale, ha portato alla sperimentazione di nuove metodologie: definizione quadro conoscitivo, visione, strategie, linee di azioni per la riqualificazione paesaggistica e la valorizzazione economica e turistica dei paesaggi locali; realizzazione di una rete di azioni e servizi finalizzate alla pianificazione e gestione sostenibile del territorio. Un programma strategico con orizzonte di medio e lungo periodo (10-15 anni) con la realizzazione di progetti operativi, di attuazione concreta di parte dell’infrastruttura verde La Via dei Marsi, con una spesa complessiva eseguita di circa 1 milione di Euro (Finanziamenti della Regione Abruzzo: 75° PNA e Docup 2000/2006 del Piano PIT-PNA/Marsica fucense e Progetto Cooperazione Internazionale “MARSINCA”, fondi diretti dell’ERCI team Onlus&Associazione Il Salviano e cofinanziamento di enti ed organismi pubblici anche internazionali e privati interessati).

In particolare l’esperienza di buone pratiche è stata applicata nella Riserva Regionale Naturale guidata “Monte Salviano” in sinergia con il Parco Nazionale d’Abruzzo, Comune di Avezzano ed Associazione Il Salviano (cogestione della Riserva dal 1999 al 2004), con la realizzazione del monumento La Creazione della Vita dell’artista Cascella, l’Orto botanico Lapidario, primo tratto del percorso La Via dei Marsi, recupero della Casa del Pellegrino, il Sentiero dello Scoiattolo “percorso del fuoco” nell’area di ricostituzione spontanea del bosco. Dal 2010 con l’approvazione del P.A.N. della Riserva Regionale Monte Salviano (Deliberazione del C.C. n. 85 del 26.10.2010), si è sviluppata la seconda fase del progetto che ha visto La Via dei Marsi, come punto di riferimento nel collegamento naturale, corridoio ecologico di continuità ambientale, tra il Parco Regionale Sirente Monte Velino e Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. I risultati ottenuti in questo secondo periodo (2010-2018) sono legati agli obiettivi cui hanno dato attuazione: creazione del Centro Natura Marsica CEA Il Salviano (via Cesare Battisti anni 2002-2012, riattivato a febbraio 2020 in Via I.G.Amiconi), luogo attivo di coinvolgimento volontario e di responsabilizzazione di tutti i soggetti portatori di interessi, residenti e non, in cui è stato definito il quadro conoscitivo, visione, strategie, linee di azione per la riqualificazione paesaggistica e la valorizzazione economica e turistica del territorio – sono state pensate e operativamente organizzate nell’ambito del processo di Agenda 21 Salviano, azioni concrete di riscoperta e valorizzazione del paesaggio consistenti sia in attività di animazione territoriale che di natura tecnico scientifica. 

Tali attività costituiscono un prezioso patrimonio di progetti – pilota, solida base per una futura programmazione e progettazione paesaggistica e territoriale, con uno sviluppo di un reale processo conoscitivo condiviso con le popolazioni locali, accettato attraverso la stesura di un Piano di Azione Locale, in linea con i processi di A21 Locale avviati dal Comune di Avezzano e dal Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. 

Numerosi gli eventi realizzati di riscoperta del paesaggio che hanno definito innovativi percorsi di visita dei territori, volti alla sensibilizzazione e valorizzazione paesaggistica, alla promozione e sviluppo della conoscenza dei luoghi e di quelle risorse ambientali e culturali (beni comuni), allo sviluppo e sostegno di microeconomie locali, riscoperta e divulgazione di tradizioni e luoghi dimenticati e/o trasformati, paesaggi marginali e/o compromessi, costruzione di percorsi ed esperienze didattiche innovative, sviluppate con numerosi istituti scolastici del territorio di ogni ordine e grado, legate alla conoscenza del paesaggio e dell’ambiente, sviluppo presso alcune amministrazioni maggiormente sensibili e ricettive di una maggiore consapevolezza del ruolo e del valore della risorsa paesaggistica per i propri territori con progettazione di pacchetti turistici legati alla promozione delle risorse paesaggistiche. 

Sintesi degli incontri, seminari, eventi e manifestazioni sportive e culturali, progetti di educazione ambientale sviluppati fino ad oggi: Mostra Insetti Ovunque – Progetto Agenda 21 Salviano – … a Spasso con lo Scoiattolo …- Natura senza barriere – Centro di onoterapia delle Tre Conche” – ECOnetwork – Ogni rifiuto è prezioso – Adottiamo un sito S.I.C. – Monte Salviano: una Riserva di Acqua – Dopo l’incendio ritorna la Biodiversità – Ecorunning – Conoscere la Natura attraverso lo sport – Iniziative di cooperazione ambientale internazionale tra la Riserva Regionale Monte Salviano e i Parchi del Perù – promozione del gemellaggio tra le Città di Avezzano ed Ayacucho (2001-2002) – sei edizioni del Simposio Internazionale Dagli Appennini alle Ande: Le ragioni di un’alleanza, dall’esperienza del Monte Salviano al Bosco di Titankayocc, Convegni La Città del Terzo Millennio (1995-1997-1999-2002-2007-2012) – gli eventi Trekking 75°( 1997, La Via Romana), 90°PNA (2012, La Via dei Marsi Trek90) e Trekking della Misericordia “La Via dei Marsi” del Giubileo (maggio 2016) – Cammino della Bauxite (2018-2019) – Work Shop ed eventi con il DPA Università Chieti/Pescara&Osservatorio dei Tratturi da Ortona dei Marsi a Pescasseroli (27 ottobre/1 novembre 2019) – Seminario in presenza/Conference Call LUNGO IL CAMMINO DELLA BAUXITE, dal progetto “La Via dei Marsi”, all’ipotesi Eco Museo delle Cave e delle Ferriere Marsicane (Centro Natura Marsica 11 giugno 2020) – Seminario Proposta
«Parco Ecologico: Civiltà dell’Albero», Comuni di Ortona dei Marsi e Bisegna (7 luglio 2020) – Corso monodisciplinare d’ambito progetto&Planning/Summer School 2020 PROGETTARE … LIBERA! 2020.
Beni confiscati come strumenti di rigenerazione delle periferie e delle aree marginali interne, Workshop internazionale di indagine territoriale e urbana partecipata, mappatura collettiva, monitoraggio civico, progettazione condivisa di azioni di rigenerazione dei beni confiscati alle
mafie – Conoscere La Via dei Marsi – Scurcola Marsicana 5 settembre 2020 – Trekking Antrosano/beni confiscati/Alba Fucense 06 settembre 2020.

SVILUPPO TERRITORIALE SOSTENIBILE: il Progetto fa parte di una politica per lo sviluppo sostenibile? Contribuisce a rinforzare i valori ambientali, sociali, economici, culturali ed estetici del paesaggio? In che maniera? E’ riuscito a porre rimedio a situazioni di degrado ambientale o urbano? In che modo?

Nel quadro delle strategie sostenibili in grado di coniugare un attento assetto del territorio con le risorse ambientali e le vocazioni turistiche si inserisce in maniera precipua il progetto La Via dei Marsi. Una spina verde ambientale, che collega la Marsica fucense al Parco Nazionale d’Abruzzo, attraverso la Riserva Naturale Monte Salviano. Questa continuità ambientale offre le migliori condizioni per creare un “corridoio” ricco di biodiversità (nel territorio dell’Orso marsicano) e di patrimonio culturale (aree archeologiche, piccoli santuari, borghi rurali abbandonati e molto altro).

La Via dei Marsi è al momento l’unico progetto esistente nella Marsica teso a coniugare la sostenibilità ambientale con la tutela e la valorizzazione territoriale, introducendo equilibrati principi e concrete proposte per una rivitalizzazione sociale ed economica dei centri marsicani montani interni, spesso versanti in condizioni di arretratezza ed abbandono. In questo senso particolarmente significativi risultano, anche per la salvaguardia del paesaggio naturale e antropico, interventi politico-strategici quali: l’Oasi Palustre di Papacqua, vicino l’Istituto Agrario Serpieri [progetto del 1995 redatto tra Associazione Il Salviano e l’ Istituto Agrario, 2° classificato a livello nazionale con la proposta del recupero di una risorgiva naturale in prossimità del centro urbano di Avezzano: dove ancora risultavano presenti popolamenti residuali di gambero di Fiume (Austropotam obius pallipes italicus), specie protetta ed in via di estinzione nel territorio (Allegato II-Direttiva Habitat), potrebbe essere riattivata l’idea progettuale combinando l’azione Riserva-Istituto e PNALM, per studiare eventuale reintroduzione e allevamento]; la riforestazione naturale delle aree percorse dal fuoco, con intervento e ricostituzione ecologica del territorio della Riserva Monte Salviano; la ridefinizione della sentieristica ricadente nel tratto dei Piani Palentini (le successive porzioni risultano già contrassegnate nella rete sentieristica della Riserva del Salviano, del Parco Lucus Angitiae e del PNALM). 

Sempre nell’ambito sentieristico, il primo tratto incrocia l’asse infrastrutturale dell’Autostrada dei Parchi A25: problema non secondario, che pone una barriera nella grande infrastruttura verde; per superare l’ostacolo, l’idea è quella di realizzare un “ponte verde” o “ecodotto”: una struttura, utilizzata in molti paesi del nord Europa, per creare un collegamento naturale tra due parti divise, in modo da permettere anche alla fauna di superare la barriera senza rischi; la postazione a torretta di birdwatching sul crinale di Monte Cimarani al fine di mimetizzare gli impianti di trasmissione radio-televisiva (antenne); l’area attrezzata Teatro della Germinazione, sul Valico Salviano, contenente un’opera scultorea di grandi dimensioni dell’Artista Pietro Cascella e riadattamento di una ex-cantoniera Anas in Infopoint; il recupero, a Lecce nei Marsi, di Casal Marino, antico borgo rurale abbandonato, e trasformazione in un centro polifunzionale diffuso (Museo delle tradizioni montane, Centro visita e documentazione sulla natura protetta).

Importante, nel progetto, è la conservazione della memoria storica. Anticamente il percorso era una delle vie, note come i tratturi della fede, della transumanza, utilizzate dalle popolazioni dell’Italia centrale per condurre a svernare le greggi. Attraverso esso, inoltre, il popolo Fucense portava il pescato dal Lago Fucino a Roma, al mercato di Piazza della Rotonda (oggi Pantheon).

La realizzazione di una serie di corridoi ecologici, regionali e extra regionali, di cui La Via dei Marsi costituirebbe il centro nodale, determinerebbe un rimarchevole indotto occupazionale a carattere stabile e stagionale, oltre, ovviamente, all’occupazione immediata coinvolta nella realizzazione delle opere. Con le strutture a pieno regime si realizzerebbero, infatti, positivi effetti sullo sviluppo socio-economico dell’area interessata e verrebbero coinvolte numerose attività private connesse all’accoglienza e assistenza dei flussi turistici.  La sostenibilità economica del progetto verrebbe garantita dalla nascita di nuove imprese eco-turistiche, anche nel senso di reti di servizi, con nuova occupazione. 

Dal punto di vista dalla sostenibilità ambientale, la nuova imprenditoria favorirebbe la creazione di prodotti a Km 0, determinante per la diminuzione dell’emissione di CO2. Non secondario sarebbe, poi, il processo pascolativo e agronomico a beneficio del ciclo della biodiversità, dell’assetto idrogeologico, della prevenzione degli incendi. La sostenibilità sociale finalizzata al mantenimento delle comunità nel loro territorio, con le proprie tradizioni e culture, ma anche un percorso di educazione ambientale, con rapporti privilegiati con il mondo della scuola, un processo di consapevolezza della biodiversità come valore sociale ed economico. La Via dei Marsi è oggi parte di un progetto politico di sviluppo sostenibile che riscuote, oltre ad un significativo consenso popolare, anche l’adesione della stragrande maggioranza delle istituzioni pubbliche che con vari atti deliberativi appoggiano e si fanno parte dirigente del processo di realizzazione.

ESEMPLARITÀ: il Progetto può essere considerato come un esempio riproponibile in altri contesti territoriali? Perché? Quali buone pratiche ha messo in atto?

Il Progetto La Via dei Marsi rappresenta una moderna strategia di pianificazione territoriale interdisciplinare, fondata su accurati studi e dirette esperienze, che può essere adottata come riferimento in altri comprensori, con gli stessi obiettivi e con analoghe modalità. La realizzazione di questo modello in diversi contesti territoriali costituisce anche ottima divulgazione dei principi di sostenibilità, eco sviluppo, promozione culturale e riequilibrio delle zone interne e marginali, posti alla base di questo metodo. Il nostro Gruppo di Lavoro ha ovviamente tratto idee da altre iniziative simili, come le numerose Green way in Europa e nel mondo, analizzando la struttura del Progetto in ogni dettaglio, e approfondendo le proposte di sviluppo economico dell’area. La preparazione si è articolata in varie fasi: da un primo approccio di analisi dell’area, con individuazione dei punti di forza e di criticità del territorio, alla prima idea delle strategie di intervento e dei finanziamenti necessari, fino alle continue rettifiche e integrazioni: per giungere quindi all’atto conclusivo, con il progetto definitivo e l’approvazione da parte degli Enti interessati, Comuni e Riserva. 

L’esemplarità di questo intervento è confermata dal fatto di contraddistinguersi per i numerosi scenari che abbraccia: dalla conservazione del paesaggio, che assume diversi aspetti, dal territorio pianeggiante e in parte antropizzato di inizio percorso, fino all’immersione diretta nella natura, con recupero e valorizzazione di “paesaggi archeologici” che, nonostante il valore dei reperti, non avevano ancora ricevuto adeguata attenzione.

Il territorio che interessa La Via dei Marsi potrà essere regolamentato con una specifica Legge Regionale, sulla linea guida intrapresa dalla Regione Liguria per la gestione dell’Alta Via dei Monti Liguri, progetto con finalità e scopi simili a La Via dei Marsi. 

Grazie alla Riserva Naturale Monte Salviano di Avezzano ed alle numerose iniziative di informazione e didattica ambientale avviate si è realizzato un incremento della fruibilità del sentiero interessato da parte di liberi cittadini, sportivi e non, con aumento della conoscenza del proprio territorio, che hanno facilitato attività di educazione ambientale e ludico-sportive, con il coinvolgimento del mondo della scuola. A ciò si sono aggiunte iniziative per regolamentare il traffco motorizzato della Riserva, contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO2, in linea con i principi di Kyoto: tanto che il Comune di Avezzano potrebbe instituire nella Riserva aree e percorsi ciclo-pedonali, con processi educativi graduali di realizzazione di aree con limitazione del traffico, della velocità e dell’inquinamento acustico. L’intervento La Via dei Marsi, si presenta come un vero e proprio Piano di Assetto Territoriale di continuità ambientale tra Parchi e Aree Protette, siti SIC e ZPS: una rete di collegamento tra luoghi di particolare valore, non solo ambientale e/o naturalistico, ma anche storico e culturale; 

La Via dei Marsi diventa un corridoio ecologico di collegamento naturale dell’Appennino Centrale, un vero mosaico di biodiversità: la Spina Verde Marsicana.  Il Progetto soddisfa, sul tema del paesaggio, almeno tre necessità (alcune palesi altre meno evidenti): 

  1. Pianificare meglio la tutela e lo sviluppo nel territorio; è abbastanza istintivo e diciamo quasi superfluo – senza sminuirne per questo la grande importanza – ricordare che una corretta pianificazione passa attraverso un’analisi cognitiva delle “risorse” presenti nel territorio, e se per “risorse” in senso lato possono essere intese classificazioni più o meno variabili (influenzati dal mercato e dal tempo o anche da una certa “emozionalità”), certamente la risorsa culturale è quella che, nel mondo civile, subisce meno affievolimenti nell’attenzione del pubblico: i beni culturali, essendo prodotti limitati il cui accumulo è lento, talvolta definiti “giacimenti”, sono comunque “risorse” limitate e preziose che una corretta pianificazione, e quindi un buon uso del territorio, ha lo scopo di tutelare e arricchire;
  2.  La tutela della diversità biologica ma anche culturale dei territori passa attraverso la consapevolezza che l’identità dei luoghi – il “genius loci” – è un bene fondamentale che inscindibilmente si lega all’uomo, alle etnie e alle società: che fa parte, come il linguaggio e le tradizioni, della sua identità. La privazione o la contaminazione del carattere dei luoghi genera ricadute che possono provocare gravi squilibri psicologici nelle persone;
  3. Un’altra necessità che riassume le prime due è la consapevolezza che il carattere e l’unicità del territorio sono attualmente anche risorse economiche; di fronte alla globalizzazione, mondializzazione, “normalizzazione” e massificazione tutto ciò che garantisce “diversità” e “unicità” inimitabili e irripetibili acquista enorme valore. Una ricchezza di cui, negli ultimi tempi, è sempre più consapevole chi vive e opera nei settori dell’economia e del mercato (marchi di qualità per servizi turistici e culturali, prodotti agricoli, artigianali e industriali, sanità e tempo libero).

PARTECIPAZIONE DEI SOGGETTI PUBBLICI: il Progetto ha incoraggiato attivamente la partecipazione pubblica nelle fasi decisionali? In che maniera? Il Progetto è in sintonia con le politiche a scala nazionale, regionale o locale?

La ricchezza e la diversità paesaggistica di un territorio costituiscono un fondamentale fattore di benessere e di qualità per la vita dei cittadini, in quanto offrono la possibilità di godere di un ambiente esteticamente suggestivo ed ecologicamente sano. Al contempo il paesaggio è una risorsa preziosa per creare attività economiche redditizie m a non invasive, e rappresenta un capitale che acquisisce sempre maggiore importanza in termini di competitività e sviluppo sostenibile. Per questo l’area interessata dal progetto La Via dei Marsi è stata coinvolta in programmi di educazione e sensibilizzazione sul valore del paesaggio e sull’importanza della sua salvaguardia, gestione e pianificazione, onde favorire una maggiore consapevolezza e attenzione alla qualità del paesaggio, anche attraverso attività di formazione dei tecnici e di partecipazione delle popolazioni.

Questo coinvolgimento, in particolare della Comunità e della Città di Avezzano per la realizzazione del Parco del Salviano, primo parco perturbano italiano, ha riscosso notevole successo e condivisione, rimuovendo pregiudizi e diffidenze, e abbattendo fraintendimenti, e permettendo di raggiungere un più ampio consenso. L’evidente esistenza di legami culturali, sociali e affettivi con la “Terra dei Marsi” ricca di storia antica, la scoperta del valore di natura, ora e fauna, e la percezione di un paesaggio ampio e spettacolare, hanno fatto crescere la coscienza della necessità di tutelare, difendere e promuovere l’area. 

E’ sorto così il progetto di un Parco peri-urbano, dove l’uomo viene posto al centro, come gestore responsabile di questo delicato equilibrio: facendo sì che, nel giro di un solo giorno, sono state raccolte 8000 firme alla petizione “Salviamo il Salviano”. Il paesaggio del Salviano si è posto così come elemento essenziale ed equilibratore del benessere individuale e sociale, elemento importante della cultura, del tempo libero e della qualità della vita delle popolazioni locali. Nell’ambito dei Forum di A21 sviluppati tra il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e la Marsica Fucense, sono stati redatti Piani di Azione Locale con la Relazione sulla Stato dell’Ambiente, nel Parco d’Abruzzo è stato avviato un percorso di sostenibilità con i primi esempi di contabilità ambientale. 

Di notevole spessore culturale sono risultate le iniziative di certificazione degli eventi sportivi, rendendoli il più possibile sostenibili, il tutto qualificando collaboratori e istruttori con il rilascio del patentino (CSEN-CONI) di Guida Ecorunning, Naturalistica e Sportiva. Notevole anche il coinvolgimento del mondo della Scuola e dell’Università, con la redazione di inventari e archivi urbanistico-edilizi (edifici storici), mappe e beni del patrimonio boschivo e forestale, zone umide e censimenti degli uccelli (nell’area delle vasche dell’ex Zuccherificio Torlonia). 

Si è constatata una partecipazione attiva della collettività nella costruzione degli strumenti di pianificazione e gestione del territorio dal Piano del Parco, al Piano di Assetto Naturalistico della Riserva Regionale Monte Salviano, e ora ai Piani di gestione dei Siti SIC e processi di VIA e VAS. Tale partecipazione, di fronte a episodi e tentativi di aggressione al territorio e consumo del suolo, soprattutto agricolo della piana del Fucino, si è manifestata in modo attivo e sentito, suscitando forti reazioni con la costituzione di comitati a difesa dell’ambiente e del paesaggio (si veda opposizione Associazioni ERCI/Il Salviano al progetto Centrale a Biomasse dell’Incile – 2008). 

La Via dei Marsi quindi costituisce l’ultimo baluardo a difesa contro ogni alterazione e frammentazione del paesaggio e consumo del suolo, diventando presidio della tutela della biodiversità. Il Progetto ha espresso poi un percorso intellettuale con numerose attività di educazione e informazione ambientale nel CEA-Centro Natura Marsica, anche con indagini, interviste e sondaggi al fine di far “Conoscere il territorio attraverso … lo Sport … il trekking” (La Via dei Marsi). Un Centro di ricerca, formazione, consulenza, orientamento, memoria storica e verifica del patrimonio paesaggistico, e per l’individuazione di adeguati strumenti di elaborazione e di proposte di gestione utili negli studi di impatto ambientale, per la redazione di particolari progetti architettonici e di strumenti urbanistici integrati, per la pianificazione economica territoriale e la conduzione razionale di attività agrarie, forestali, sportive, ricreative, turistiche, didattiche o altre ancora, che abbiano forti connotazioni e connessioni ambientali, o che comunque incidano significativamente nell’attuale contesto. 

Riferimento manuale sport e ambiente: http://ecosport.it/wp-content/uploads/2016/07/a-MANUALE-Sport-Ambiente.pdf

Oltre alla Riserva Naturale Monte Salviano, il Parco Regionale Sirente Velino ed il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, hanno aderito al progetto i Comuni di Avezzano, Scurcola Marsicana, Massa d’Albe, Capistrello, Luco dei Marsi, Lecce nei Marsi, Gioia dei Marsi, Pescasseroli, Villavallelonga, Ovindoli ed altri.

SENSIBILIZZAZIONE: il Progetto ha contribuito a rafforzare la sensibilità pubblica verso i valori del paesaggio per quanto riguarda gli aspetti connessi allo sviluppo sociale, all’identità europea e al diritto al benessere individuale e collettivo? In che modo?

L’educazione e l’attività di sensibilizzazione è stata impostata come un processo condiviso di conoscenze in cui lo studente e il cittadino sviluppano ed esprimono personalità, senso critico, volontà e capacità di operare nell’ambiente (inteso come intreccio di ambiente naturale, ambiente costruito e ambiente sociale: “eco-socio-sistema”). Si è operato cercando: il coinvolgimento trasversale delle competenze e dei saperi (la multidisciplinarietà), con lezioni frontali, uscite nel territorio, continui incontri con le autorità, rispetto e valorizzazione delle differenze, promuovendo, altresì, comportamenti critici e propositivi dei soggetti investiti verso il proprio contesto ambientale. Le attività e iniziative mirano a rafforzare la coerenza tra il sapere e l’agire, e per questo sono state ideate ed organizzate numerose iniziative, attività e manifestazione uniche come La Corsa dei Fuochi, il Palio della Città di Avezzano, del Fucino e Palio Studentesco, Zig e Zag per Avezzano per promuovere piste ciclabili, l’Eco Maratona dei Marsi (una corsa a basso impatto ambientale). 

“Lo sport come elemento di promozione, comunicazione, sostegno e solidarietà alle iniziative”, questo è stato e resta lo slogan che ERCI team diffonde nel mondo attraverso la Everest Marathon (difesa e tutela delle montagne), la Biwindi Park Marathon (una corsa per difesa del Gorilla di Montagna), la Marathon de Sables (per la difesa del Deserto), l’Archeo Maratona de Los Incas (per la difesa del Machu Picchu), la Puya Raimondi Eco Marathon (per la difesa e tutela della Puya raimondii e della puna andina). 

Come non ricordare, l’iniziativa non competitiva, “con la saggezza del Grande Orso” attraverso La Via dei Marsi. Si vuole richiamare l’attenzione al progetto di tutela-difesa e promozione ecologica del territorio della Marsica Fucense. Significativamente il sottotitolo recita: “…Dalla Via dei Marsi, itinerario culturale, storico, naturalistico della Marsica, patria di orsi, lupi e linci, alla Val Fondillo, prima riserva naturale italiana, dove fu salvato il Camoscio d’Abruzzo”. 

Percorrendo valli, foreste e montagne tra la Marsica e il Parco Nazionale d’Abruzzo si riscoprono i segni di antiche civiltà, ma anche le tracce di una natura atavica e selvaggia senza eguali. Se si esplorano gli archivi e si scava nella memoria, si ritrovano anche le tracce di un passato straordinario, dove s’intrecciano storie di assalti all’ambiente e battaglie pionieristiche per la sua salvaguardia, di successi e sconfitte nella difesa delle antiche foreste, e infine nella lotta aspra, ma vittoriosa, per la sopravvivenza di animali rari e straordinari, che oggi costituiscono il vanto dell’Abruzzo, e dell’Italia tutta. 

Perché è proprio presso il Monte Salviano e la Val Fondillo che si celano le prove storiche più convincenti della passata presenza della Lince appenninica. Ed è inoltre percorrendo la Vallelonga che s’incontra quella Val Cervara dove si cela la faggeta più antica d’Europa (patrimonio Unesco con la Selva di Moricento di Lecce nei Marsi), che conta la venerabile età di mezzo millennio.

Mentre agli occhi di coloro che, raggiunta la Val Fondillo, scalano le aspre balze dolomitiche del cuore del Parco si svela una profusione di fiori e alberi, erbe e arbusti, funghi e licheni, dove pullulano innumerevoli specie animali, piccole e grandi, di origine glaciale e mediterranea, al crocevia dei remoti fenomeni, movimenti e cambiamenti che lentamente plasmarono e colonizzarono queste terre. Ma non si può dimenticare che il simbolo della montagna magica è, e resta sempre lui, il grande e paci?co eremita vagabondo, l’Orso bruno marsicano: amato e ricercato, ma anche minacciato e perseguitato. E’ proprio alla sua salvezza, e al suo agognato ritorno futuro su tutti i monti d’Abruzzo, che deve oggi ispirarsi il nostro civile impegno ecologico. Lungo l’itinerario si passa in breve tempo dalle pianure e valli carsiche ai dirupi e circhi glaciali, si attraversano steppe e piccoli angoli di ambienti mediterranei, si penetra nel bosco misto, nel querceto e poi nella faggeta: fino a elevarsi su creste e vette ornate di praterie e alti pascoli.

Ma il fatto più straordinario è che qui il paesaggio, certamente emozionante e maestoso, è vivo e pulsante come pochi altri, ricco di vita varia e inattesa, crocevia di faune calde e fredde, orientali e occidentali: vero scrigno di biodiversità mediterranea e montana, dove si rifugiano i più rari endemismi e le più preziose peculiarità del nostro Paese e forse della stessa Europa. 

Chi percorre La Via dei Marsi può incontrare, scorgere da lontano o intuire da mille piccoli e grandi segni, odori e suoni alcuni degli animali simbolo della natura intatta: orso marsicano e lupo appenninico, cervo e capriolo, lontra e gatto selvatico, martora e scoiattolo meridionale, istrice e arvicola delle nevi, camoscio d’Abruzzo e aquila reale, picchio dorso bianco e astore … e molti altri.

Il progetto “LA VIA DEI MARSI” vanta:

  • Menzione Speciale al Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa 2012-2013 in quanto  “L’intervento assume il concetto di museo nel suo più ampio significato: Il fine dell’intervento ricade nell’ambito della valorizzazione di risorse d’interesse turistico, promuovendo un’accessibilità ed un avvicinamento ai luoghi d’interesse culturale ed ambientale con percorsi alternativi. Attraverso la viabilità storica, viene pianificato uno sviluppo ecocompatibile basato sulle risorse ambientali e culturali, proponendo, quindi, al visitatore una diversa chiave di lettura del paesaggio.”  
  • Partecipazione alla candidatura al Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa III Edizione 2012/2013, al “15th Council of Europa Meeting of the Workshops for implementation of the European Landscape Convention (Turchia, Urgup, Nevsehir 30 settembre/3 ottobre 2014),
  • Candidatura al Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa IV Edizione 2014/2015, alla IV Conferenza Mondiale delle Riserve della Biosfera, Lima 14/17 marzo 2016, VI Simposio dagli Appennini alle Ande – Biodiversità e Riserve della Biosfera: le ragioni di un’alleanza (Riserva Monte Salviano – Riserva Bosco di Titankayocc), IILA, Roma 5 dicembre 2016.
  • Candidatura al Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa edizione 2018-2019;
Studentesca sul Valico del Monte Salviano per un evento per LA VIA DEI MARSI

Riferimenti proprietà intellettuale e registrazioni:

Il progetto è una proprietà intellettuale con relative registrazioni di Sergio Rozzi e dell’ ERCI team Onlus con: Associazione Il Salviano/Centro Natura Marsica è promosso dal Centro Internazionale Parchi Roma, dal CSEN (primo Ente nazionale di promozione sportiva) con il Patrocinio delle Ambasciate del Perù in Italia, dell’Italia in Perù per il tramite dell’Istituto Italiano di Cultura, dell’IILA, e la collaborazione delle Università La Sapienza di Roma Dipartimento Ambientale, Università D’Annunzio Chieti/Pescara Dipartimento di Architettura – osservatorio dei Tratturi, il CAMS dell’Università di Perugia.

La Via dei Marsi [La Spina Verde Marsicana: una rete di percorsi per conoscere storia, cultura e paesaggio della Marsica fucense].
  • Portale “La Via dei Marsi”  http://www.abitat.it/viadeimarsi e siti www.lavideimarsi.it –http://www.erciteam.it/it/la-via-dei-marsi?start=4 – www.camminimarsicani.ithttps://www.academia.edu/42402726/La_via_dei_marsi_completa
  • SIAE “Trek90 La Via dei Marsi” deposito contrassegnato dal n. 2012003678 di repertorio, decorrenza 05-10-2012);
  • SIAE filmato “La Via dei Marsi”,  MS opere musicali ad audiovisivo didattico/divulgativo, numero di catalogo  05.12.2016, durata 2’08”;
  • SIAE “Marsica Riserva della Biosfera dell’Appennino Centrale – La Via dei Marsi”, deposito contrassegnato dal n. 2017002752 di repertorio, decorrenza dal 06.09.2017 scadenza 05.09.2022;
  • https://it.wikipedia.org/wiki/Via_dei_Marsi ( L’infrastruttura verde marsicana corridoio di collegamento al Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, dal cuore della Marsica fucense la Riserva Naturale Regionale “Monte Salviano”, polmone verde della Città di Avezzano -, in un moderno programma di sviluppo, lungo un antico itinerario denso di storia, archeologia e ambienti forestali e montani eco-turistico del territorio …); 
  • Articolo scientifico pubblicato on line sul sito ISPRA, nella sezione Periodici Tecnici n. 19/2018 di RETICULA, codice ISSN 2283-9232 Area 08 S(2016);

http://www.isprambiente.gov.it/files2018/pubblicazioni/periodicitecnici/reticula/Reticula_19_2018.pdf/view– www.erciteam.it/it/la-via-dei-marsi , (N.B. – l’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca ANVUR ha classificato ed inserito RETICULA tra le riviste scientifiche di Area 08. Ciò significa che tutti coloro che hanno pubblicato su RETICULA dal 2016, possono aggiornare in termini qualificanti, i rispettivi riferimenti nel proprio curriculum);

Atti, autorizzazioni, approvazioni, adesioni, patrocini e consensi ricevuti nel corso negli anni dai vari Enti ed Amministrazioni coinvolte, quali:

  • PNALM, PIANO DEL PARCO – PIT Deliberazione Consiglio Direttivo n. 2/2001 del 10 aprile 2001;
  • Cofinanziato nel PIT ambito L’Aquila-Avezzano-Sulmona – Progetto “LA VIA DEI MARSI – DOCUP Abruzzo “2000-2006” – Nota prot. n. 6613 del 23.10.2002;
  • Comune di Avezzano, P.A.N. della Riserva Naturale guidata “Monte Salviano”, progetto “La Via dei Marsi”, approvato con Deliberazioni C.C. n. 75 e n. 85 del 05.10.2010 e del 26.10.2010;
  • Evento “La Via dei Marsi  – La Spina Verde Marsicana: Trekking per i 90 anni del Paro d’Abruzzo”  – 5/6/7 e 8 settembre 2012:
  • Patrocinio Presidenza Regione Abruzzo D.P.G.R. n. 86 del 10.09.2012;
  • Patrocinio Provincia dell’Aquila;
  • Patrocinio gratuito del Comune di Pescasseroli e concessione locali ex Scuola Media Deliberazione G.C. n. 55 del 06.09.2012;
  • Comune di Luco dei Marsi (AQ) – Delibera G.C. n. 3 del 07.01.2013 – Adesione al Progetto e patrocinio con delega;
  • Comune di Scurcola Marsicana (AQ) – Deliberazione G.C. n. 11 del 25.01.2013 – Adesione al Progetto come Comune Capofila e delega;
  • Comune di Gioia dei Marsi (AQ) – Deliberazione G.C. n. 60 del 17.10.2014 –Adesione al Progetto e delega;
  • Presidenza Regione Abruzzo con D.P.G.R. n. 10 del 21.10.2014, Patrocinio gratuito alla presentazione del progetto “La Via dei Marsi – La Spina Verde Marsicana: itinerario ambientale, storico, culturale, religioso e turistico”;
  • Comune di Scurcola Marsicana (AQ) – Deliberazione G.C. n. 96 del 30.10.2014 – Adesione al Progetto e delega;
  • Parco Regionale Sirente Velino, prot. 2786 del 30.10.2014, Adesione al Progetto “La Via dei Marsi”;
  • Comune di Capistrello (AQ) – Deliberazione G.C. n. 51 del 24.11.2014 – Capo fila Comuni versante Marsica/Valle Roveto – Adesione Progetto e delega;
  • Comune di Massa d’Albe (AQ) – Deliberazione G.C. n. 85 del 29.11.2014 – Adesione al Progetto e delega;
  • Comune di Pescasseroli (AQ) – Deliberazione G.C. n. 128 del 12.12.2018 – Patrocinio, Adesione al progetto e delega;
  • Comune di Gioia dei Marsi (AQ) – Deliberazione G.C. n. 44 del 09.05.2019 – Patrocinio, Adesione al progetto e delega; 
  • Comune di Bisegna (AQ) – Deliberazione G.C. n. 30 del 11.05.2019 – Patrocinio, Adesione al progetto e delega; 
  • Comune di Collelongo (AQ) – Deliberazione G.C. n. 86 del 25.10.2019 – Patrocinio, Adesione al progetto e delega;
  • Comune di Ortona dei Marsi (AQ) – Deliberazione Giunta Comunale n. 37 del 30.07.2020, Adesione al Progetto “La Via dei Marsi: Ecomuseo delle Cave e delle Ferriere della Marsica – Il Cammino della Bauxite” – Determinazione;
  • Comune di Bisegna (AQ) – Deliberazione Consiglio Comunale n. 3 del 07.08.2020 “Approvazione progetto preliminare La Via dei Marsi: Ecomuseo delle Cave e delle Ferriere della Marsica – Il Cammino della Bauxite” – Determinazione. 
  • Comune di Lecce nei Marsi (AQ) – Deliberazione Consiglio Comunale n. 25 dell’11.08.2020 “Adesione progetto pilota La Via dei Marsi: Ecomuseo delle Cave e delle Ferriere della Marsica – Il Cammino della Bauxite” – Determinazione. 
  • Altri Comuni hanno condiviso il progetto, sono in corso gli atti di formalizzazione.

Eventi Progetto “LA VIA DEI MARSI”:

  • Candidatura al Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa III Edizione 2012/2013- Menzione Speciale;
  • Partecipazione al “15th Council of Europa Meeting of the Workshops for implementation of the European Landscape Convention (Turchia, Urgup, Nevsehir 30 settembre/3 ottobre 2014);
  • 28 settembre 2014 Evento La Via dei Marsi Trekking Alba Fucens, Cunicoli di Claudio, Incile;
  • Candidatura al Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa IV Edizione 2014/2015 – Encomio;
  • “Trekking della Misericordia: La Via dei Marsi” dal 7.05.2016 al 13.05.2016, con Credenziale Giubilare del Pellegrino lungo i sentieri delle porte sante marsicane, da Pescasseroli, Capitale della natura italiana a Roma alla Capitale della religiosità mondiale;
  • Patrocinio Giunta Regionale Abruzzo Deliberazione n. 341 del 24.05.2016;
  • Candidatura al Premio del Paesaggio del Consiglio d’Europa VII Edizione 2018/2019 – Lettera di segnalazione Nota MiBAC IDG-ABAP_SERV VI14 /06 / 20 19 \0016657-p l [01 .10.07/5/2018];
  • 25-28 maggio 2018 Trekking della Bauxite lungo la Via dei Marsi- X Giornata Nazionlae delle Miniere, Presentazione e Conferenza Lecce nei Marsi – Patrocini ed adesioni di tutti i Comuni.
  • 24-25 maggio 2019 Trekking della Bauxite, Presentazione Gioia dei Marsi, Conferenza a Bisegna ed Ortona – Patrocini ed adesioni di tutti i Comuni.
  • 27 ottobre/1 novembre 2019 Work Shop da Ortona dei Marsi a Pescasseroli – Patrocini ed adesioni di tutti i Comuni;
  • Seminario in presenza/Conference Call LUNGO IL CAMMINO DELLA BAUXITE, dal progetto “La Via dei Marsi”, all’ipotesi Eco Museo delle Cave e delle Ferriere marsicane – Centro Natura Marsica 11 giugno 2020;
  •  Seminario Proposta «Parco Ecologico: Civiltà dell’Albero», Comuni di Ortona dei Marsi e Bisegna – 7 luglio 2020;
  • Corso monodisciplinare d’ambito Progetto&Planning/Summer School 2020 PROGETTARE … LIBERA! 2020. Beni confiscati come strumenti di rigenerazione delle periferie e delle aree marginali interne – Workshop internazionale di indagine territoriale e urbana partecipata, mappatura collettiva, monitoraggio civico, progettazione condivisa di azioni di rigenerazione dei beni confiscati alle mafie – Conoscere La Via dei Marsi – Scurcola Marsicana 5 settembre 2020 – Trekking Antrosano/beni confiscati/Alba Fucense 06 settembre 2020.
Sergio Rozzi durante il congresso della Repubblica in Perù

Chi è Sergio Rozzi?

Sergio Rozzi è dei pioneri del “naturalismo sportivo” e di un nuovo modo di interpretare la corsa e lo sport ecocompatibile. Con altri sette atleti rappresenta il team degli atleti storici italiani della ultramaratona e della corsa estrema. Ha nel suo attivo delle “performance”, imprese estreme nel campo della ricerca scientifico-sportivo-naturalistica.
E’ inoltre:
Responsabile del programma di Cooperazione Ambientale Plurilaterale denominato “Millenium Parks Synergy Project”,
Ambasciatore Sportivo del Comitato Parchi Nazionale Italia e Funzionario Tecnico dell’ Ente Autonomo Parco Nazionale d’Abruzzo.
Presidente dell’Associazioni sportivo-ambientali e sociali IL SALVIANO e ERCI team Onlus Italia.
Autore di varie iniziative nel campo dell’educazione ambientale, giornate ecologiche, laboratori territoriali e lezioni all’aperto, attività sportivo educative e campagne di sensibilizzazione;
Ideatore, Co-Progettista e Co-Direttore di numerosi interventi di eco-sviluppo nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Dal 1995 nell’ambito del Progetto “Natura senza frontiere: Salvemos la Naturaleza” è promotore dell’iniziativa di salvaguardia della puya raimondii ed in particolare “combatte” per la creazione della Riserva di Titankayocc di Vischongo (Dipartimento di Ayacucho);
Organizzatore di eventi e manifestazioni ambientali-sportivoculturali basate sul principio della sostenibilità;
Responsabile del Progetto di cooperazione internazionale per lo sviluppo sostenibile del territorio “Conservación, manejo de la Biodiversidad y el fomento del Ecoturismo entre las comunidades campesinas de Chiara y Vischongo (Provincia de Huamanga y Vilcashuamán), departamento de Ayacucho”, approvato dal Fondo Italo Peruviano, 2 aprile 2004.
Dall’anno 2002 è Responsabile del CEA Il Salviano – Centro Natura Marsica, Centro di Educazione Ambientale Marsicano allo Sviluppo Sostenibile e della Riserva Naturale Regionale guidata “Monte Salviano”, C.E.A. IL SALVIANO riconosciuto dalla Regione Abruzzo.
Responsabile Provinciale del CSEN, Ente di promozione sportiva riconosciuto dal CONI e dal Ministero degli Interni.
Responsabile Nazionale del Settore CSEN Ambiente.
Responsabile Nazionale CSEN dell’Educazione, Formazione e Didattica ambientale e dell’Agenda 21 dello Spor e Turismo sostenibili.

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