“L’aquilone” una poesia di Maria Assunta Oddi si fa simbolo di gioia e pace

Nella poesia della scrittrice dei Marsi Maria Assunta Oddi l’aquilone, oltre a farsi  simbolo di spensieratezza e creatività, evoca con immagini suggestive il sogno umano di volare libero nel vento.

L’aquilone.

Nell’aria cerula e serena

del maggio azzurro l’aquilone

legato al filo tra le mani ansiose

di voli nel gioco s’alza e festoso s’azzuffa

sulle fuggenti dune del vento.

Fino al trapasso del giorno onda

su onda rincorre le rondini

tra le zolle arate per poi

scivolare nel cielo che danza

come fiume d’erba nello sciacquio

d’acquitrino tra i giunchi della baia.

Oh! Intrepido non getta l’ancora

nemmeno al cupo brontolare

dell’improvviso temporale.

Oscillante nella corrente

si gonfia come un calice di fiore

e s’apre al sussulto di brezza.

Sul lastrico sonante delle nubi

ancor risplendere d’accesa frenesia

nelle pupille del fanciullo

stupore di fantasie leggere.

Quando le sinuose frange di velina colorata

s’aprono come ventagli ad abbracciare

l’orizzonte lontano compare

come un ponte a cavallo tra i monti

il cerchio magico dell’arcobaleno

a riparare come luccicante pastrano

le braccia del bambino ali aperte sul prato.